Le giostre

di
genere
sentimentali

Mi è passata per la testa una strana idea. Ormai portare la Manuela a riconoscere le stelle del firmamento al quasi buio del parco è ripetitivo, protrebbe stancarla. Le telefono e le dico se viene fuori con me e in pantaloni. Mi chiede il perchè dei pantaloni, ma io dico solo che si tratta di una sorpresa. Alle nove sente rombare sotto casa la mia 500 abarth e scende giù. Sale, mi accorgo che ha dei pantaloncini corti e una camicetta bianca. Fa la sua bella figura, se non altro per le gambe lunghe e ben fatte, tutto il resto è da immaginare. Cerca di capire che ho per la testa...da parte mia solo omertà, cambio discorso e mi metto a parlare della sua amica Margherita che mi ha delegato di bagnarle i fiori, in sua assenza. La vacanza da sola mi suona strana, ma la Manuela mi dice quello che sospettavo. La donna vuole trovare un ragazzo che le faccia da accompagnatore durante la permanenza in centro america. Anche secondo la Manuela (che trova la donna molto cambiata rispetto a tempo fa), la sua amica farebbe una vacanza in nome del sesso. Molte donne di una certa età, ancora belline vanno in quei paesi per divertirsi. Il paese più ricercato in tal senso è il Brasile, ma ormai il fenomeno si sta espandendo in tutte quelle zone... complice la povertà. Ragazzi di poco più di 20 anni, per soldi, si accompagnano a donne mature e si comportano come fidanzati, sia in giro, che a letto. Sono quotati quelli con i piselli grandi e spesso neri. Molte milf fanno indigestione di piselloni dopo anni di carestia e ci ritornano ogni anno. Manuela mi chiede se oltre a tagliare i peli del pube alla Margherita ho avuto altri tipi di contatti. Ho detto prontamente di nò e che pur essendo una bella donna, non mi interessa. Avessi detto la verità sarebbe scesa subito dall'auto e mi avrebbe piantato, seduta stante. Intanto che parlavamo di queste cose siamo arrivati in periferia, dove ci sono le giostre. Mi reco dal mio amico di bevute Toni che ha gli autoscontri. La Manuela vuole defilarsi, dice che si vergogna e che se la vedesse per caso un suo alunno di liceo, sarebbe sputtanata. Lei che va sugli autoscontri come i ragazzini : no e poi no. Insisto, Tony non vuole che paghi nulla, fa i complimenti alla bella signora e poi finalmente la Manuela si decide. Mi sembra un pò contrariata, proprio lei che gode della fama di essere una tutta d'un pezzo, con regole di ferro, una perfetta zitella. Ma ci mettiamo a girare per la pista. I ragazzi vedendo due matusa come noi si divertono a scornarci ed è tutto un bagliore di scariche elettriche perchè ci vengono contro. Di colpi, ne prendiamo tanti, ma per fortuna la gomma che avvolge l'autoscontro ammortizza gli effetti. Mi sento un pilota, ma dopo mezz' ora capisco che devo smettere, siamo bersagliati da tutti questi ragazzi e ragazze che ci danno la caccia. Ringrazio Toni, lo ripagherò con una bevuta di birra. E'rimasto affascinato dalla Manuela e tanto per fare una battuta ci dice che una donna così è troppo per me. Per fortuna la Manuela non è un pavone, altrimenti avrebbe aperto la coda. Torniamo a casa... troppo presto. Mi fermo al parco ed abbracciato a lei mi metto in una zona poco frequentata, con le staccionate in legno e non coperta dalla telecamera. Prendo in braccio la mia compagna, le tolgo i pantaloncini corti e gli slip. Fa poca luce, si vede poco, ma negli ultimi periodi porta slip sempre più stretti. Dovrò decidermi di regalarle quelli con lo spacco davanti, in prossimità della vagina, comodi e pronti per l'uso. Mi calo leggermente i pantaloni e le dico di guardare che non arrivi qualcuno . Se dovesse accadere, in un attimo ci possiamo ricomporre e a lei basta poco perchè la camicia apparentemente fà la funzione di gonna. Le sfilo il reggiseno e lo metto in tasca. Il pisello è sotto tensione, sembra quasi io faccia da palo ad una rapina, quindi è fiacco. Le si abbassa, se lo mette in bocca e mi fà un delicato, dolce o meglio zuccherino pompino. Saranno le sue calde labbra, sarà la saliva che ci mette assieme all'impegno, ma il pisello diventa lungo e grosso. La sua bocca lo fa entrare quasi tutto e per un momento si mette a tossire quasi stesse per soffocare. La alzo di peso e la metto con il culo nudo sulla staccionata, la tengo perchè non cada all'indietro e quindi le infilo il pisellone. Sarà per la novità o per altro, ma la sua vagina all'interno è tutta lubrificata ed il mio palo entra ed esce che è una meraviglia. Lei gode come una matta, faccio presto e in qualche minuto le vengo dentro. Nel frattempo le bacio i seni, sento che si lasciano succhiare che è una meraviglia. Prendo un fazzoletto, mi pulisco dallo sperma rimasto sul pisello. Lei prende delle salviette profumate e praticamente si lava la vagina. Le chiedo che tipo di profumo hanno le salviette e mi fa avvicinare il viso alla la vagina, con le mani lo spinge contro. E' profumo di lavanda, apre vergognosamente le gambe ed io le lecco il clitoride, la mia lingua sembra volere penetrare e per quasi un centimetro si rifugia dentro il suo piccolo buco. Con le mani continua a stringermi la testa contro di lei, sento che gode e sta per avere un orgasmo, con tanto di sospiri e movimenti eccitanti. Poi ritorniamo perfettamente rivestiti. E' contenta perchè ha provato più piacere del solito. Siamo come due ragazzi che hanno appena rubato le caramelle e si sentono soddisfatti di avercela fatta. Mano nella mano come due colombi ritorniamo all'auto e la porto sotto casa. Mi invita a salire. La ringrazio, ma domani mattina mi devo svegliare presto, sarà per un'altra volta. Mi dice che se vogliamo tutto sabato e parte della domenica possiamo andare dalla sua amica farmacista. Ci sarà anche la fidanzata di lei, sempre che questa ultima non abbia il turno in ospedale. Dico subito di sì. Dice anche che ci sono due camere e che la fidanzata dell'amica è solo lesbica, non va con gli uomini e neppure con i ragazzoni cresciuti come me, quindi abbiamo la notte solo per noi due: io e lei. Le altre dormono in un'altra camera. Il bagno è unico e non devo andarci quando ci vanno loro e magari sono in vasca da bagno a farsi le coccole. Una occasione per passare assieme alla Manuela una oretta in acqua. Vuole che sia io a passarle la schiuma sul corpo e sulla passerina. Aggiunge che devo moderare la mia fantasia...troppo facile trovare tre donne a mia disposizione e casualmente con le gambe aperte. La cosa mi va bene, perchè magari durante un passaggio al bagno è facile che possa vederle passare. Meglio se passano davanti nude, tutta luce per i miei occhi. Se poi mi invitassero ad insaponarle pure loro, Manuela permettendo, farei anche quel sacrificio.
La Manuela deve salire, mi bacia con trasporto, sono finiti i tempi in cui ci davamo timidi baci sulle guance. A lei non glielo dico, ma mi fermerò qualche minuto al bar sport. Chissà che la barista si decida di farmi vedere qualcosina in più rispetto al poco che ho sempre visto ed ammirato. Delle cosce inimitabili. Dato che ha l'indole della crocerossina, mi devo inventare qualcosa perchè si commuova...una maniera già collaudata per attirare la sua attenzione. A momenti è affettuosa, anche se quella cosà lì, quella cosa pelosa tra le gambe, non me l'ha mai data e non me la darà mai, come da sua affermazione. Una sera che le ho dato un passaggio a casa sua, convinto di dare conforto al mio pisello, sono andato invece completamente in bianco, ricevendo per compensa solo un bacio sulla fronte, come ai bambini che si sono fatti la bua. Non pretendevo tanto, ma se ci scappava un bacio sul pisello mi avrebbe almeno pagato la benzina per portarla a casa. Alla fine ci ha perso lei, se si fosse concessa l'avrei scarozzata tutte le sere a casa, avrebbe avuto l'opportunità di familiarizzare con il mio uccello ed assieme sarebbero andati avanti felici e contenti, cinguettando, come nellle fiabe a lieto fine.
di
scritto il
2023-07-31
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