Il figlio dei vicini

di
genere
etero

Estate. Ore 14 di lunedì 8 agosto.
Io in ferie. Mio marito al lavoro fino a domani compreso e rientrerà stasera e poi mercoledì partiamo.
Sono in terrazzo. Sul lettino. Il mio microkini bianco a pancia sotto reggiseno slacciato e appoggiato a terra. Il mio calice di bianco e.... sudata mi volto supina. Sento i capezzoli scottare al sole. Sono delicatissima di pelle io.
Allora passo il calice freddo sui seni.... brividi e i capezzoli diventano turgidi.
E ripasso e ripasso.... gradevolissima sensazione.
Occhiali da sole.
Bevo e..... poi allungo il bicchiere sopra il microkini. E facccio cadere gocce di vino sul tessuto che diviene freddo. E il vino cola fino alla clito e lo sento freddo sulle grandi labbra.
Mi tocco piano sopra il tessuto.
Passo il dito lato al tessuto e lo infilo sotto tra le labbra vaginali. Ho praticamente un orgasmo immediato e forte che porto le cosce al petto. Divaricandole e esponendo la vagina al sole.
“ si Santa pace che meraviglia” esclamo ansimando.
Poggio i piedi e bevo ancora finendo il vino.
Allora entro a casa e lo riempio di nuovo.
E torno sul lettino. Sdraiata e mi volto e Alessandro il figlio dei vicini dietro la tenda. Mi fissa. Ed è nudo. Pene eretto che si masturba... sorrido. È un caro ragazzo appena maggiorenne. Presa degli ormoni. E non ha neanche una fidanzatina. Ed è comunque messo bene in quanto ad attributo. Ecco
E allora da stronza quale sono... insomma lo stuzzico... per almeno due ore.
Poi mi alzo entro in casa.
Doccia e metto shorts di jeans attillati e magliettina bianca. Niente sotto. Le zeppe alte bianche. Di sughero. Balcone e faccio di tutto per sporgermi e chinarmi per farmi guardare dietro ed esibire i miei piccoli seni verso di lui.
Lo vedo ancora pene in mano dietro la tenda e lo saluto facendo la vaga
Si dilegua...
Mattina dopo. Alle 8.45 io in balcone al sole. An ora in tanga nero però senza il reggiseno e bevo il mio vino sdraiata. E lo noto li ancora che si masturba fissandomi.
Allora io sfilo il tanga. E mi tocco leggera.
E devo ammettere che ho un orgasmo leggero e dolce. Poi lo rimetto. Mi siedo e metto una canottiera. Altro vino. E annaffio le piante.
“ signora Veronica buongiorno.”
“ caro. Buongiorno a te! Tutto bene? E i tuoi?”
“ bene grazie. Sono al lavoro rientrano stasera”
I calzoncini rivelano la sua eccitazione. Che ammetto essere di belle proporzioni.
“ ah allora sei solo. Gradisci del vino?”
“ magari.”
Ne verso e gli porgo un calice.
E brindiamo.
Parliamo del più e del meno. Lui fissa sempre i miei capezzoli sotto la maglietta e quando mi volto te naturalmente il bacino che sporge indietro, sento e noto che strabuzza gli occhi. E sospira.
E io ancheggiando vado da lui e gli offro altro vino.
Faccende domestiche e alle 12 andando ancora in terrazzo lui li.
“ Alessandro ascolta. Se io ti preparo un piatto di pasta tu potresti scenderete prenderei una cassa d’acqua e due bottiglie di vino bianco? Naturalmente la mancia è d’obbligo. Lo faresti?”
“ Certo signora.
Peroyposso fare una doccia prima?”
“Ale certo.... allora questo sono 50 euro. Acqua e due bottiglie di ribolla. E le sigarette.
Grazie.” E lo carezzo sulla guancia.
“Allora ti aspetto per le 13 va bene?”
“Assolutamente si signora Veronica”
Mi sdoccio. Metto la camicia corta bianca di cotone traforata stretta che arriva a metà coscia e allaccio solo 3 bottoni. Lascio slacciati i primi due sotto e gli ultimi 4 sopra. È aperta fino a sotto il mio stomaco.
E metto le zeppe bianche altissime.
E niente sotto.
Preparo degli spaghetti al pomodoro e basilico e apparecchio fuori in terrazzo.
Alle 13 suona alla porta
“ prego Ale entra vieni dai dai.” lo abbraccio stretto e il ginocchio lo spingo tra le sue gambe.
Lui in calzoncino verde e maglietta bianca. Sneakers. È alto almeno 185 è pienotto ecco. Peserà almeno 100 chili. È un ragazzone.
Pranziamo e beviamo. Ridiamo al sole. Io seduta di lato a lui gambe accavallate e lui fisso lì con gli occhi. Come sull’apertura della camicia che sicuramente rivela i capezzoli sotto il tessuto.
Mi alzo “ sparecchio ora.” Gli sorrido mano sulla sua spalla.
“ la prego vedono a lo faccio io. Lei è stata così gentile.”
Mi chili e gli do un bacino tenero sulla guancia soffermandomi chinata spalla sinistra chinata che il tessuto scivola oltre il braccio. E lui lo vedo deglutire. E la coda del mio occhio nota prima la sua erezione sotto i calzoncini poi il mio seno totalmente fuori la camicia.
Siedo mentre lui sparecchia.
E apro l’altra bottiglia. Riempiendo i calici in piedi chinata gambe tese. E sento il tessuto della camicia salire e scoprire i miei glutei. E rimango ferma così chinata mentre lui torna e mugugna tipo “ che culo oh”
Mi volto sorridendo “ cosa?”
“ nulla signora nulla”
“ ah ma tua mamma sa che sei qui?”
“ ah non non l’ho avvertita.”
“ chiamala dai magari sta in pensiero. Anzi poi passamela.” Brindiamo.
“ ciao mamma. Mi sono scordato la signora Veronica mi ha invitato a pranzo e sono qui adesso. Appena finito. Si mamma. No no ma dai. Certo..... bene si mamma si... te la passo. Ciao mamma ciao.”
“ Gloria ciao. No. Nessun disturbo anzi. È sceso anche a farmi della spesa. Caro lui. Si. Si certo. Ciao Gloria ciao”
Brindiamo ancora.
“ che afa signora Veronica.... si schiatta dal caldo...”
“ guarda mettiamoci sui lettini e dai levati la maglietta mica ti vergogni! Giusto?”
“ ah no no ... “
“ ecco bravo. Io mi metto un costume e ci sdraiamo un pochino al sole. “
Camera mia. Metto il brasiliano bianco mentre “ Ale scusa. Vinoooooooooo”
Slaccio la camicia e aggiusto il brasiliano
“ ehhhmmm signora Veronica? Il vino.”
“Ah grazie dai andiamo al sole....”
Ci sdraiamo sui lettini.
“ santa pace Alessandro. Sono una idiota. Sul letto in camera. Il reggiseno del costume. Lo prendi per favore?”
“Ah si sì”
Sul letto ho lasciato sia il costume che un completino verde lucido di seta in merletto. Tanga e reggiseno. Che bastarda sono.
“Scusi Veronica sul letto ci stavano sia questo che questi. Io .... quale dei due ?”
Lui fianco a me.
“ oddio scusa Ale... il reggiseno bianco.”
Me lo porge.
Occhi sul completino verde.
“ lo posi sul letto il verde? Che mi serve dopo.”
La
Mia mano sulla Sua coscia.
Ferma.
“ s...si.. io.... cioè.... questo verde è... oddio scusi è...”
“ si meraviglioso. Solo che non è cioè non è un costume. “
Mi alzo.
“Ti piace? Io lo adoro”
“Bellissimo. Anche mio marito ama vedermelo addosso.”
I miei capezzoli come i seni escono dalla camicia aperta.
“Tu ce l’hai la fidanzata? Cioè devi regalarle un capo intimo così. Credimi. Si concederà totalmente.”
“No... io non.... cioè non ce l’ho.”
“ tu bello come sei non hai nessuna a cui regalare un completino intimo così.... sexy?”
Mano sul petto.
“Eh... no...”
“Mannaggia però. Quindi... Cioè sì insomma niente? “

Cosa?”
“ sesso. Il sesso...”
“Eh no... io.... insomma ecco... io...”
“” oh oh santa pace... scusa. Io... oddio mi spiace non volevo farti sentire... insomma non volevo prenderti in giro. Quindi tu non hai ancora fattto sesso....”
“N...no”
“Ma niente niente? Cioè neanche... si insomma qualche mano qui o lì... magari che so... qualche bacio o leccatina li...”
“ mai signora Veronica.”
“ Oddio che stronza che sono. Scusami. Non volevo... Dai quando su capiterà sarà davvero eccitante. Peró stai attento. Usa un preservativo.
Che se non ti controlli e qualche gocciolina esce dal prepuzio mentre sei dentro e lei non prende neanche la pillola la metti incinta. Per esempio io la prendo. Ecco. Dai al sole cinnnnnnn”
Lancio il completino sul suo lettino e beviamo. Ci sdraiamo mentre io levo la camicia e metto il reggiseno.
“Mmmmmm caldissimo oggi. “ dico mentre la mia mano si poggia sulla sua coscia. Fremito.
Beviamo ancora e io mi assopisco.
Apro gli occhi.
Lui dorme al sole.
Siamo sudatissimi.
Il mio costume intriso di sudore.
Mi volto. Dai calzoncini slacciati il suo.... glande in vista. Gonfio. Pene eretto.
La Mia mano scivola sotto il braasiliano. La
Punta del mio indice tra le labbra. Fino a scivolare sulla uMargheritina posteriore. Intrisa dei miei umori.
E piano lascio scivolare il dito spingendolo e penetrandomi l’ano.
“ mmmmggghhhhhooooouuuaaaaa” mugugno mentre esplodo di piacere.
Sono impazzita. Siedo. E appoggio la guancia sui suoi addominali. Naso che quasi lambisce il glande.
Lui mugugna nel sonno e si contrae. Ubriaco. Che sembra russare.
Mi accomodo meglio e muovendo piano le dita... sposto il suo pene sotto i calzoncini. Che pulsa e si contrae e il prepuzio mi tocca la punta del naso. E rilascia liquido.
Soffio sul suo glande. Socchiudo le labbra e palmo che si muove su e giù sulla base del suo pene lascio scivolare il glande in bocca e le labbra si appoggiano delicate intorno. Respiro con la nocca sul suo glande. Lui si agita e sento che si contrae e si gonfia...
“ m...m...ma che che... io ioouuughhhhhhhhhh”
Contrazioni del pene che riempiono la mia bocca di sperma in quantità industriale. Ingoio e ingoio a bocca socchiusa Respirandomi sopra mentre eiacula a getto. Ferma a bocca socchiusa assaporando quella enorme eiaculata. E rimango ferma. Respirandoci sopra mentre sento che si rilassa.
Mi sollevo piano. E mi sdraio sul mio lettino. Sapore di sperma in bocca. Mi addormento.
Apro gli occhi...
Lui di stropiccia i suoi.

Oddio... ho fatto un sogno.... che... oddio...
Sorrido. “ hai sognato cosa?”
“ Oddio io... cioe... io..”
“Sai Alessandro non era un sogno. Ho ingoiato il tuo sperma. Ed era tantissimo. Adesso mi metto il completino verde e mi raggiungi in camera. Poi ne ribevo “





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scritto il
2023-07-04
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