Solo per una sera
di
Delice
genere
bisex
"Sei l'unica donna a cui salterei addosso" Marco finiva sempre col dirglielo e Sofia rideva sguaiatamente ormai visibilmente brilla. Andavano alle serate gay in fondo per lo stesso motivo, trovare compagnia e dello stesso sesso. Eppure a fine serata Marco finiva sempre avvinghiato a Sofia, scherzando le mordeva il collo spostandole i lunghi capelli castani. Il suo profumo maschile da lesbica alla conquista lo confondeva non poco. Lei rideva e gli accarezzava i riccioli chiari. Chiudeva gli occhi e si godeva quel brivido che le dava la bocca di lui sul collo. Sofia era troppo ubriaca per rendersi conto che in quel momento erano completamente soli in una sala con sopra il cartello "riservato" e non ci sarebbe stato motivo di fare quella che di solito era una scenetta divertente per attirare l'attenzione di ragazzi e ragazze in sala. "Sofia non mi fare andare in bianco anche stasera" le mette le mani nello scollo a cuore del vestito e le tira fuori il seno appoggiandole il cazzo duro tra le natiche. Sofia danza a ritmo di musica gli occhi chiusi, quasi inconsapevole che ha le tette fuori, ma le piace così tanto la sensazione di libertà le dita di lui che le strizzano i capezzoli, sente chi si sta bagnando a dismisura e chissenefrega che sua un uomo, una donna. " Che profumo che hai, sognavo di toccarti le tette da così da tanto tempo" lui la culla con le parole per non farle pensare che sono amici che sono gay che forse non si ricordano nemmeno come fanno sesso un uomo e una donna. Sono due corpi che si desiderano e sanno già tutto. "Sei così bella...." Le prende i capelli in una coda e la fa camminare fino a una consolle di vetro con davanti uno specchio e la spinge a reclinarsi, tirandole i capelli. Marco ama i giochi di potere, li fa anche con i suoi amanti. Costretta a guardarsi nello specchio con le tette spiaccicate sul vetro faccia a faccia con se stessa, le alza il vestito e le abbassa le mutandine. " Che peccato che tu abbia la figa Sofia.." "Sei un coglione" protesta lei, mentre con una mano gli tira fuori il cazzo e inizia a segarlo... "Sto scherzando, vai piano però, altrimenti ti inondo subito, prima che ti scopi. Ecco a me piace il culo e il tuo è bello stretto" Sofia si mette le dita nella passera bagnata, la guancia schiacciata contro lo specchio, le tette che strusciano sulla consolle la stanno facendo impazzire. "Scopami e non farla tanto lunga"
Marco glielo infila nella figa e la sbatte, una due tre quattro cinque volte, e alla sesta mira il culo e forzando appena entra. Sofia urla e continua a toccarsi piegata in avanti, il vestito viola sollevato, le mutande abbassate, oscena, troia. Durano pochi minuti ebbri di desiderio represso , frustrazione accumulata. Marco le viene nel culo, Sofia si alza e si abbandona all'indietro quasi in lacrime continuando a masturbarsi. Lui la sorregge aspira il suo profumo maschile, le bacia i capelli, la avvolge tra le braccia, lei viene ancora una volta tremando, l'ultima, la foga diventa tenerezza. Fino a quando qualcuno non inizia a sforzare la maniglia della porta per entrare nella stanza. Per un attimo rimangono congelati fissandosi negli occhi, poi si ributtano nella mischia della sala principale del locale ricomponendosi velocemente. Ridono sguaiatamente rilassati e complici più che mai "Ora basta fare il macho però, fatti offrire il prossimo giro"
Marco glielo infila nella figa e la sbatte, una due tre quattro cinque volte, e alla sesta mira il culo e forzando appena entra. Sofia urla e continua a toccarsi piegata in avanti, il vestito viola sollevato, le mutande abbassate, oscena, troia. Durano pochi minuti ebbri di desiderio represso , frustrazione accumulata. Marco le viene nel culo, Sofia si alza e si abbandona all'indietro quasi in lacrime continuando a masturbarsi. Lui la sorregge aspira il suo profumo maschile, le bacia i capelli, la avvolge tra le braccia, lei viene ancora una volta tremando, l'ultima, la foga diventa tenerezza. Fino a quando qualcuno non inizia a sforzare la maniglia della porta per entrare nella stanza. Per un attimo rimangono congelati fissandosi negli occhi, poi si ributtano nella mischia della sala principale del locale ricomponendosi velocemente. Ridono sguaiatamente rilassati e complici più che mai "Ora basta fare il macho però, fatti offrire il prossimo giro"
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