Serata noiosa

di
genere
etero

"Aspetta, fermati" le afferra il polso e la porta con sé dietro l'angolo, nello spazio tra le due cabine sulla spiaggia. Luca, il dj si era annoiato fino a quel momento. L'ingaggio per quella cena aziendale glielo aveva trovato un'amica. Dopotutto suonare era la sua passione e la stagione estiva era ormai giunta al termine. Quindi questo lavoro capitato a metà settembre, non lo poteva proprio rifiutare. Dopotutto si trattava di suonare a una cena aziendale sulla spiaggia, giusto mezz'ora, visto che la cena e le conferenze a tema commerciale erano durate anche troppo. Andrea si annoiava, era stato messo al tavolo con l'ufficio marketing, il tavolo dei creativi. Si trovava in mezzo a persone dal look stravagante. Qualche ragazza carina si, ma nulla di speciale in confronto alla sua amata che lo aspettava a casa. Continuavano a scriversi , tuttavia ogni tanto lo sguardo si posava sullo spacco della sua vicina. Vestita con un vestito un po' troppo stretto, il seno morbido quasi spuntava dalle coppe, gli sembrava anche di intravedere un'areola ogni tanto. Il vestito aveva uno spacco vertiginoso, non adatto alla sua fisicità burrosa e evidentemente non era abituata a portare vestiti del genere e spesso si lasciava andare aprendo un po' troppo le gambe. Non belle gambe un po' troppo in carne ma comunque abbronzate e sode. Complice la noia iniziarono a scambiarsi qualche informazione personale, non si sa come finirono a parlare della morte della mamma di lui, del futuro, del lavoro, delle loro rispettive coppie. Lei gli mostrava i luoghi in cui era stata da poco in vacanza e anche il suo fidanzato.
Luca iniziava a essere intrigato da questa storia e dopo alcuni bicchieri di vino gli sembrava di avere dei flash e la immaginava spettinata e sudata mentre godeva mostrando le clavicole abbronzate. Aveva il naso aquilino ma più aumentava la complicità più gli sembrava bella e a fatica mentre parlavano distoglieva lo sguardo dal suo seno che luccicava di illuminante, distrattamente pensava a come sarebbe stato toccarlo, a che profumo si potesse respirare lì in mezzo. Gli squilló il telefono e se ne andò toccandole una spalla per scusarsi. Lei si sentí pervasa da una scossa e forse solo in quel momento si rese conto che si stava creando una certa attrazione. Cerco di distrarsi e per iniziativa dell'azienda si iniziarono a distribuire dei pennarelli fluo con cui decorarsi il viso. Lei si muoveva tra i colleghi etero e non che flirtavano scherzosamente con lei facendo battute sulla sua scollatura esagerata, chi sulle gambe troppo in mostra. Su un ragazzo palesemente gay, Alberto lo aveva sentito chiamare, si era comodamente seduta e gli disegnava fantasie tribali sfiorandogli il viso con il suo viso. Ridevano del fatto che se l'altro fosse stato un uomo etero l'erezione sarebbe stata assicurata. Luca inizió a arrossire all'idea di sentire il suo sedere largo appoggiarsi al suo pene e qualcosa si stava svegliando in lui. La desiderava senza dubbio. Lei tornando a sedersi al suo posto al fianco di Luca, inizió a scherzare anche con lui. "So che vuoi un disegno anche tu!" "Dappertutto ma non in piena faccia, ti prego!" Gli disegnò una fantasia di fiori e foglie sul collo e facendolo gli sfioró il collo con le lunghe unghie creandogli dei brividi ovunque. Rideva ormai completamente brilla. Luca doveva sforzarsi molto per mantenere un contegno.
La serata procedeva e il turno di Luca per suonare non arrivava mai. Emma, così si chiamava, aveva scoperto da poco, si alzò per andare in bagno spinta dallo stimolo e dal troppo vino e con i tacchi leggermente affondava nella sabbia. Fu lì che lui la seguì e la portó nello spazio tra le due cabine. Le afferrò il polso e il contatto con la pelle delicata dell'interno fu abbastanza per accendere la scintilla. Schiacciati nello spazio tra le due cabine, al buio lui sentiva il corpo caldo e strizzato nel corpetto sintetico del vestito. Aveva un odore sensuale, profumava ancora di appena docciato ma al tempo stesso aveva un odore carnale di calore e eccitazione. Lei era schiacciata dal grosso corpo di lui già leggermente eccitato. La sua leggera erezione le sbatteva all'altezza della pancia e lo sentiva chiaramente visto che il corsetto era così stretto e aderente. Emma glielo liberó subito slacciando la zip e il bottone dei pantaloni, lo tirò fuori dalla tasca dei boxer senza abbassarli. Lui fece altrettanto con il suo seno, era bella e oscena con le tette appoggiate fuori dal corsetto. Le bastò toccarlo perché diventasse durissimo.. avevano iniziato a baciarsi con foga senza capire bene in quale momento e luogo e dimensione spazio-tempo si trovassero, in un momento senza tempo e quindi senza conseguenze, si suppone. Solo carne desiderio e vino. Lei continuava a segarlo con una mano ma mantenendoselo stretto sulla pancia e strusciandolo contro al corsetto e sul seno.. intanto lui le aveva messo una mano in mezzo allo spacco, aveva trovato le sue mutandine che erano un lago, aveva impregnato il pizzo delle mutandine, le infilava le dita nella figa calda, probabilmente già eccitata dal gioco scherzoso col collega e dalla tensione che avevano costruito man mano quella sera. Ondeggiava sensualmente con i capelli cortissimi tirati indietro come una ballerina di tango, gemeva così tanto che dovette tapparle la bocca con l'altra mano. "Girati perché se continui a segarmi così ti sporcherò tutto il vestito." Le prese i fianchi e lei abilmente si girò e aveva già l'inclinazione giusta perchè potesse scoparla, coi pantaloni abbassati alle ginocchia. Cercava di afferrarle i capelli un po' più lunghi sulla nuca e intanto sbatteva sul suo culo che ballava vistosamente. Era oscena eppure così intrigante. Durò tutto molto poco, ma l'impressione per entrambi era che fosse solo un bel finale per una noiosa serata. Uscirono dalle cabine uno alla volta ricomponendosi, lui pulendosi la bocca dal rossetto, lei raccogliendo con un fazzoletto lo sperma che le colava tra le cosce. Quando tornò al posto qualcuno andò a congratularsi con lei per quanto stesse bene quella sera con la gonna. Per Luca invece era il momento di iniziare a suonare.
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scritto il
2022-09-05
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