Madre troia

di
genere
incesti

Premessa: fatti, luoghi e personaggi sono frutto di fantasia, ogni riferimento a fatti e personaggi sono esclusivamente casuali e non ricercati. Non sono uno scrittore ed è il primo racconto che pubblico, tenetene conto nelle eventuali critiche, grazie e buona lettura.

Mi chiamo Aldo, sono alto un metro ed ottanta, per 85 kili di muscoli rassodati dallo sport che pratico con assiduità, il rugby, sono al quarto anno di liceo, oggi è il penultimo giorno di scuola e come tutte le mattine dopo aver fatto colazione vado a scuola.

Sono figlio unico, mia madre Alessia 42 anni, alta 170 cm, una terza di seno, 65 kili, bionda con capelli a caschetto, casalinga con la passione della palestra. mio padre Sandro, 45 anni, alto 180 cm., leggermente sopra peso, lavora per una multinazionale, e per questo spesso manca da casa per diversi giorni, ed in questo periodo si trova in Scozia e rientrerà fra due settimane, grazie ai suoi guadagni ci possiamo permettere una vita molto agiata, infatti viviamo in una villetta appena fuori del paese.

Giunto davanti all'ingresso della scuola trovo il preside che ci dice che durante la notte ignoti vandali hanno danneggiato moltissime classi, pertanto la fine della scuola viene anticipata ad oggi, poichè si devono fare i lavori di pulizia e ripristino delle aule danneggiate e che ci vogliono alcuni giorni.

E adesso che fare, non ho voglia di bighellonare per le vie del centro, anche perchè fa caldo. Decido quindi di tornare a casa. Alle 9,30 arrivo a casa, e vicino alla villetta vedo parcheggiata una macchina che non conosco, e vedo la l'auto di mia madre è nel vialetto del giardino.

Entro in casa passando dal box, mi affaccio in soggiorno ma è vuoto, ha le tapparelle abbassate, in cucina lo stesso. Salgo le scale che porta nella zona notte e vedo che dalla camera dei miei genitori, dalla porta aperta esce la luce del sole e sento giungere dei gemiti di piacere. Mi avvicino senza fare rumore e guardo dentro e quello che vedo per poco mi provoca un infarto. Sul letto mia madre messa a pecora che viene scopata da un tipo che non conosco.

Prendo immediatamente il telefonino e faccio un filmino di un paio di minuti e dopo vado in camera mia. Non sapevo che fare avevo lo stomaco in subbuglio, e guardandomi in giro gli occhi mi cadono sulla mazza da basebol che tengo appesa al muro. L'afferro ed in men che non si dica sono nella camera di mamma e comincio a colpire l'uomo alle gambe ed alle braccia una due tre colpi dati con violenza fino a quando mia madre cerca di bloccarmi. Il tipo ne approfitta per afferrare i suoi vestiti e darsi alla fuga. Incazzato come sono afferra mia madre per i fianchi e la butto sul letto, nel frattempo il tipo è riuscito ad arrivare alla sua auto e scappare.

Nella fuga gli sono caduti il portafoglio ed il cellulare che raccolgo per sapere chi è e da dove viene.

Nel frattempo mia madre messasi una vestaglia addosso mi si avvicina piangendo, chiedendomi perdono per quello che ha fatto.

M: Aldo perdonami, non avrei mai voluto che tu assistessi a questo, ma ormai è fatta ed io non so proprio rimediare, perdonami.

Io: Sei una troia, mio padre si spacca la schiena per non farci mancare nulla, ti paga tutti i vizi, ti lascia le carte di credito e tu come una volgare troia lo tradisci, e per di più sul suo letto, sei proprio una vacca.

M: Non ti permetto di parlarmi in questo modo, sono sempre tua madre.

Io: Mi dispiace ma non vedo mia madre, ora vedo solo una troia fedigrafa. Meriti tutto il mio disprezzo, ed aspetta che lo verrà a sapere papà e ne vedremo delle belle.

M: Tuo padre non ti crederà mai, gli dirò che è una tua ripicca per non aver ceduto a delle tue stupide richieste, e poi saprei come distrarlo.

Io: ma allora mi credi così stupido. Ho filmato tutto, ho fatto due minuti di video dove si vede chiaramente che tu a pecora ed il balordo che ti scopa in figa, anche il sonoro è venuto proprio bene, credo che questa sera quando lo mando a papà gli verrà un mezzo coccolone così come è venuto a me. Ma adesso vediamo chi è lo stronzo che ti scopa.

Apro il portafoglio e prendo la carta di identità Giuliano S., via Matteotti 3, coniugato.

Bene adesso vediamo di fargli riavere il tutto, magari consegnando tutto alla moglie.


(Tu be continued)
scritto il
2023-03-14
1 6 . 2 K
visite
1 0
voti
valutazione
3.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Madre troia 2
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.