Febbraio 2011. La "zoccolona" ritorna ad essere la puttana del paese.

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tradimenti

E dopo inevitabile interruzione dei precedenti racconti arriviamo ad aggiornare quel periodo del 2011 che portò l’insospettabile panettiera del paese a iniziare una nuova vita da vacca da monta.
È lei stessa a dirlo chiaramente: “In quei tre giorni ho capito che ero tornata la zoccola che ero stata da ragazza, anzi, molto, molto di più!!!” Per chi si è perso le puntate precedenti e non ha voglia di andare a leggerle (e farebbe male), una breve sintesi.
Ritrovo su internet ex ragazzina puttana del paese alias la Regina dell’ingoio. Ora è sposata e ha due figli ed è riuscita a rifarsi una verginità di immagine lavorando addirittura nella più importante panetteria dello stesso paese dove fece la puttana decenni prima. Io sono uno dei tanti che se l’era scopata ma lei non si ricorda di me. Ha preso troppi cazzi per ricordali tutti!
Appena glielo rivelo facciamo sesso telefonico mentre lei è in vasca con il maritino e i figli ignari a pochi passi. Mi confida che impazzisce dalla voglia di tornare a fare la puttana che è stata. Anzi, vorrebbe provare molto, molto di più, perché il marito in venticinque anni non è riuscito nemmeno a romperle il culo.
Dopo due giorni, con un pretesto, lei si libera del marito e ci ritroviamo a Venezia. Scopiamo immediatamente come porci quindi la sera lei replica con un altro porco che ebbe modo (anche lui decenni prima) di scoparsela durante la sua carriera di ragazzina puttana.
La vacca rientra a casa dal cornutone del marito e dopo pochi giorni si trasferisce dalla anziana madre. Così è più libera. Ci rivediamo una seconda volta e scopiamo come porci. In un momento di pausa ci iscriviamo come coppia in un sito di scambio.
Dopo altre due settimane sono io a raggiungerla facendole una sorpresa in panetteria e facendomi servire dal cornutone. Andiamo in albergo e scopiamo come ricci quindi le propongo di andare in un club privé e lei accetta ( è la prima volta ovviamente per lei). Oltre al mio ci sono solo tre cazzi da prendere e non se ne fa scappare nessuno di questi.
Ovviamente è una super sintesi. E ora proseguiamo.
Dal nostro terzo incontro accade che poco alla volta appariva chiaro ad entrambi potessimo essere qualcosa di più di due porci complici. Questo è un sito di racconti erotici quindi attenzione viene spostata sugli episodi ma poi esiste anche la vita “normale “. E questa vita era sempre presente tra me e la zoccola. Ora con il pretesto che viveva a casa di mamma ci sentivamo con maggiore libertà e (immancabile sesso serale a parte) lei si confidava sui problemi chiedendomi consigli e io ricambiavo.
E poco alla volta lei iniziò a salutarmi non più semplicemente con “ciao “ ma con “ ciao amore “.
Cominciò con cautela a parlare di me alle amichette, le quali dapprima erano incredule che una come lei potesse avere una relazione parallela. Le amichette ignoravano ovviamente che razza di vacca fosse la loro amica! Qualcuna addirittura arrivo a segnalarle che io essendo distante avrei potuto avere altre storie e lei non lo avrebbe mai saputo.
La troia sorrideva e con fare rassegnato diceva:” Sì, però io sono già innamorata di lui!”
Nel frattempo, dal sito arrivano le prime offerte di monta. Peccato che fosse prevista la mia presenza. E peccato che io non potessi raggiungerla da lì a chissà quanto tempo.
Un mattino vengo a contatto con un toro della zona della troia. Dopo i primi messaggi ci sentiamo al cellulare. Lui si offre per scoparla insieme a me. È più giovane della puttana di una decina di anni e dal profilo è sufficientemente referenziato per essere credibile e discreto.
Il porco è simpatico e solare, per niente cerebrale, che la puttana sia impegnata o meno per lui è solo una donna da scopare per godere insieme a lei. Si era offerto per la sera stessa ma quando viene a conoscenza che io sono lontano mi dice che sarà per un'altra volta. Io gli dico che avrei comunque chiesto alla puttana se fosse stata disponibile ad uscire da sola con lui e lui mi replica che non lo ritiene possibile in quanto è in questo mondo da anni e non ha mai conosciuto una troia che esca da sola al primo incontro senza il “paracadute” del suo uomo. Io, comunque, lo lascio dicendo che avrei fatto un tentativo anche se io stesso avrei scommesso una grossa cifra che lei non avrebbe accettato.
Appena riuscii a sentirla (cioè nella pausa caffè per non farsi vedere dal maritino) le spiegai velocemente ipotesi e conclusi con un “ Sicuramente non te la senti.” Come risposta ho un lungo silenzio tanto che mi chiedo se abbia sentito. Ha sentito! È solo un modo per farmi capire che lei sarebbe disponibile ad uscire anche da sola.
E me lo conferma con una serie di retoriche premesse fatte da “ma se tu sei accordo ovviamente “.
Avrei dovuto quindi richiamare il tipo e se dovevo farlo tanto valeva che gli dicessi orario e luogo e quello poteva stabilirlo solo lei. Sull’ orario optò per le ventuno. Si poneva ora il luogo di incontro in considerazione che lei non guida non era un problema di poco conto.
La puttana propone immediatamente il parcheggio della posta. A pochi metri da casa! In realtà per raggiungerlo ha due opzioni. Uscire dall’ ingresso principale e in quel caso il tragitto e parecchio più lungo oppure da un cancelletto secondario e in quel caso con meno di trecento passi sarebbe arrivata. Secondario non significa riservato in quanto comunque sarebbe passata davanti a molte case e appartamenti. E lei ha optato per questo!
Mi disse: “Io non voglio nemmeno sentirlo prima. Tu accordi tu con lui e quando è arrivato con un SMS così non insospettisco la vecchietta (la madre) e mi dici che auto ha così salgo senza dare nell’occhio!” Io le ribatto che sarebbe estremamente pericoloso così vicino a casa e che forse sarebbe meglio fare altrove.
La troia mi risponde di stare tranquillo e che sa cosa sta facendo. “Nessuno si insospettirà di me! Stai tranquillo. Poi chi mi conosce sa che non guido e se qualcuno mi dirà qualcosa nei prossimi giorni avrò già la scusa pronta” quindi abbassando la voce chiuse l’argomento e tornando ai tori mi disse:” Ricordagli che mi piace bere la sborra e che voglio trattamento da puttana. Non voglio fidanzatini!”
All’ epoca non sapevo che quel parcheggio sarebbe diventato, successivamente, “ Il parcheggio delle corna”. È ancora vicino a casa. In questo momento sto correggendo lo scritto prima di postarlo e se allungo la testa vedo parte di quel parcheggio!
Richiamo il porco e riferisco. Lui mi dice che non sarebbe la prima volta che, a parole, certe troie sono decise e determinare e poi, alla prova dei fatti, si tirano indietro, anche in presenza del marito. Si poteva immaginare lei, al primissimo incontro di quel genere, già quarantatreenne con figli e un marito. Conosciutissima in paese. Teoricamente, praticamente impossibile!
“Vedrai che ti chiamiamo da un bar mentre stiamo bevendo un caffè!” così il toro chiuse la comunicazione. Infatti mi ero accordato con la troia che non le avrei dato alcun tipo di pressione ed eventualmente e comunque fosse andata mi avrebbe chiamato lei.
Io invece feci una telefonata appena dopo cena, cercando di convogliare il discorso su altro. Il motivo che mi spingeva era capire come stesse vivendo quel momento. La voce della puttana era tranquilla e serafica e fu lei a interrompermi dicendo:” Amore, ora devo andare a prepararmi. Inviami tu messaggio quando lui è al parcheggio “.
Il toro mi inviò il messaggio di arrivo (con descrizione tipo di auto e colore) che mancava qualche minuto alle 21. Io lo girai alla troia la quale mi rispose con:” Vado amore, a dopo “.
Giusto per ricordare il contesto, la troia possedeva un Nokia con tasti quindi niente smile, le foto erano quello che erano e l’audio non è lontanamente paragonabile a quello di ora.
Mi siedo sul divano e accendo la TV ma il mio pensiero non è certo sui programmi tanto che abbasso audio. Il toro aveva detto che se le cose fossero funzionate la avrebbe portata in un motel della zona distante sei- sette chilometri dal punto di ritrovo.
Ho memorizzato il momento esatto in cui avevo inviato SMS alla troia mentre improvvisamente squilla il mio cellulare ed è una sua chiamata. Realizzo che sono passati poco più di venti minuti dal mio avviso e mi dico che sicuramente è accaduto quello che aveva previsto il porco: saranno in un bar a bere un caffè.
Rispondo e …stanno scopando!!
L’ audio non poteva essere un granché ma non c’erano dubbi. La puttana stava scopando con un toro con non aveva mai visto né sentito prima del momento di salirci in auto.
Poco alla volta realizzai che la voce ansimante del porco diceva:' Prendi troia…prendi!”
Chiusi la telefonata e non richiamai più. Mi gustai quel momento di incredulità. Un’ora dopo circa mi arrivò un SMS che diceva “sto rientrando ti chiamo io dopo. Bacio “
Quindi la successiva chiamata:” Scusa amore, sono a casa ma volevo essere sicura che mia madre fosse e letto e dormiva…io sono sotto le coperte(dando intendere che si stava masturbando)…e tu? Non vuoi sapere come è andata?’
Mi spiego che appena salita in auto e vide il porco lo trovo molto carino tanto da dire che se lo sarebbe fatto comunque anche senza questo contesto. Lui pareva indeciso ed era evidente che non ritenesse possibile andare subito in motel tanto che le chiese se avesse voluto prima bere un caffè.
La troia rispose con un:” Meglio di no! “
Lui gli indicò Il motel a cui erano diretti e le chiese se lo conoscesse.
“Mai stata in un motel in vita mia!” fu la risposta della troia.
Io avevo il cazzo in mano e mi arrivava la voce ansimante che mi descriveva il tutto.
Il tempo di spogliarsi e già lo aveva in bocca. Lei seduta ai bordi del letto e lui in piedi. Lo ha divorato con tale voglia da farlo sborrare immediatamente! Opinione della puttana era che eccitazione della sorpresa di avere di fronte una troia simile aveva contribuito a questo e il porco lo confermerà successivamente. Inoltre, al maiale non pareva vero di avere tra le mani una puttana che beveva così avidamente la sborra. Ok, ne aveva conosciute altre ma c’era sempre anche un poco di ritrosia. Lei “pareva bevesse una birra, ha bevuto tutto quella puttana, tutto!!”
La troia era delusa dall’ esito ma continuo imperterrita operazione (che diventerà consueta con centinaia di cazzi diversi) di pulizia. Spesso si chiude in quel modo ma talvolta ha effetto di farlo tornare immediatamente ancora duro: come in quel caso!
Quindi iniziò la vera monta e appena lui le fu sopra fu lei a prendere il cellulare e a fare la chiamata.
“ci ha dato dentro quel porco…prima sopra…poi alla pecorina e alla fine ho cavalcato. Mi ha fatto divertire quel maiale…mi ha fatto godere “e mentre lo diceva stava venendo e lo stesso stavo facendo io nell’ asciugamano rosso . Un asciugamano che, da lì a poco avrebbe eccitato anche la zoccola, come descrivo nel racconto:” Una nonnina perversa. Oltre che vacca.”
Solo, in seguito, mi dirà che appena chiudemmo la telefonata il pensiero della troia andò al maritino che da lì a poche ore le avrebbe offerto la collaborazione e le avrebbe chiesto cosa avesse fatto la sera prima e ricominciando a corteggiarla come si vecchi tempi.
E io toro? Il mattino successivo era già arrivato il suo entusiasta feedback e sul blog apparve un suo commento che diceva:”, Ragazzi a questa comunità si è unita una vera zoccola da paura! Tutta da provare!”
Qualche mese dopo avremmo ricevuto un invito per una gang, gang da farsi con vari tori e con un'altra coppia. C’ era opportunità di invitare qualche bull fidato per aumentare il numero e la vacca pensò a lui. Il motivo? Non certo perché non ne avesse conosciuti nel frattempo altri ma il motivo era molto più porco: “Quando ho scopato con lui ero ancora vergine di culo e volevo farglielo provare!!!”
Comunque sia il feedback sia il blog ebbero immediata e grande risonanza. Fin dal mattino successivo! Ma questo lo vedremo nel prossimo racconto.
Assolutamente imperdibile, tanto che ancora oggi (dodici anni dopo!) al solo ricordo la vacca si eccita da impazzire!



di
scritto il
2023-02-01
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