Da insospettabile a troia

Scritto da , il 2023-01-10, genere etero

Sono Silvia, 52 anni, moglie insospettabile di Luca, 56.
Sino a quattro anni fa ero una donna che non aveva mai tradito il marito, neppure con il pensiero. Ma poi, poi mio marito Luca poco alla volta mi ha portato lungo la strada della perdizione, della sessualità, del piacere.
Tutto cominciò una sera quando dopo avere assistito alla proiezione di un film mi portò in un luogo appartato dove, disse lui, potevamo tornare alla gioventù del sesso in camporella. Non fu proprio così perché un paio di guardoni si avvicinarono all’auto mentre ero nuda e il mio Luca mi stava montando con i loro cazzi in vista. Il primo momento fu di spavento ma subito Luca mi calmo e mi disse di non temere e di fare come non ci fossero. L’idea di farmi montare mentre ero spiata da due uomini si impossessò presto della mia mente e fu un orgasmo dopo l’altro. Mi mostrai poi nuda senza pudore a loro. Aprivo le gambe, mi toccavo e li vidi godere in mio onore. Questa pratica si svolse per altre volte e ogni volta diventavo più libertina. Mio marito allora mi chiese se poteva abbassare il finestrino ed io, come in trance, gli dissi di sì. Fu la prima volta che una mano che non fosse di Luca mi tocco’. Mi toccarono ovunque ed io bagnai le loro mani. L’evoluzione mia continuò perché dopo vari incontri come sopra Luca mi chiese se non mi sarebbe piaciuto sentire come lo avevano duro. Naturalmente gli dissi di sì. Da lì a prenderne qualcuno in bocca e farlo godere il passo fu breve. La prima volta che mi donai come donna, nel senso che lasciai che un uomo mi prendesse, cosa che solo Luca aveva fatto, fu in un prive’ dove mi portò sperando proprio in questo. Eravamo in Francia è quella notte mi montarono in due al prive’, il terzo, mio marito lo deve dopo in camera. Naturalmente al prive’ nelle volte successive lasciai che mi inculassero e provai anche la doppia. Entusiasmante fu la prima doppia in figa! Vi giuro che persi la testa dal piacere! Ecco da allora sono una troia, come mi chiama mio marito, in senso buono, non dispregiativo, in quanto non mi pongo limiti e non pongo limiti al mio piacere. Credo che in questi quattro anni avrò provato e avranno provato la mia figa decine di cazzi di ogni dimensione e forma, oltre che di colore.
Ogni mattino vado al lavoro, sono insegnante, e osservo le colleghe e mi chiedo cosa penserebbero di me se sapessero quanto sono troia dentro ma insospettabile fuori. Mi prendo cura del mio corpo, lo voglio senza un pelo, voglio sentirmi completamente nuda. Oggi, appena possiamo, andiamo lontano da casa e qui mi trasformo e divento una vera mangiauomini al punto di chiedere a mio marito di portarmi alla monta che ho voglia di cazzo. Oggi Silvia e’ così, ed io la amo!

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