Sensazioni senza barriere
di
Barbiegirl27
genere
prime esperienze
"Fermati"
"Che c'è?"
"Puoi toglierlo"
"Che cosa??"
"Non farmi pentire di quel che ti ho detto"
"Quindi posso anche..."
"Sì, vienimi dentro, domani mi arriva il ciclo"
Così sfilò subito il preservativo senza farselo ripetere. Ero sul sedile anteriore inginocchiata con il volto rivolto verso il bagagliaio, lui con la pancia appoggiata alla mia schiena. Timidamente, avvicinò il pene alle grandi labbra. Erano incredibilmente morbide, umide, sfregava dolcemente la cappella contro l'ingresso del canale vaginale. Sussurrò "grazie", mentre faceva scorrere il pene dentro di me, dolcemente ma con decisione. Le pareti erano strette, avendo preso solo da un mese la verginità, ero calda e bagnata, sapeva che non sarebbe resistito a lungo. Iniziò a darmi dei colpetti con delicatezza per infilarlo a fondo, il piacere era straordinario senza il preservativo, e a dire il vero gli piaceva pensare di potermi mettere incinta. Continuò a montarmi più energicamente, sentiva il mio nettare a contatto con il cazzo durissimo, gemevo di più a ogni colpo deciso. Stava perdendo la testa, accelerava sempre più per potermi venire dentro. Non resisteva sentendomi gemere e chiedere di riversarmi dentro il suo seme. "Ti prego, non resisto più, riempimi". Alla richiesta, fece pressione contro me, mise il mio collo nella piega del gomito stringendo, soffocandomi, e con l'altra mano iniziò ad accarezzarmi il clitoride. Non capì più nulla, iniziò a sbattermi forte, le mie gambe cedevano sotto quei colpi violenti, ma lui mi forzava alla posa per scoparmi e non farmi togliere. "Apri la gambe, così, fatti fottere e sborrare per bene dentro la figa, oggi te la devasto". In pochi secondi, un po' sofferente sentii un getto caldo, potente e abbondante di sperma invadermi la vagina. Lui gemeva e mi teneva per i fianchi in modo da trattenermi e rilasciare tutto lo sperma dentro, senza sprecarne nemmeno una goccia. Quando ebbe finito, sfilò il pene soddisfatto e mi mise a sedere tenendomi le gambe aperte con una leggera forza. Il liquido seminale iniziò a fuoriuscire lentamente, e lui infilò piano due dita dentro la mia figa sfinita per spingere all'interno il suo stesso sperma e massaggiarmi nuovamente dolcemente
Storia realmente avvenuta
"Che c'è?"
"Puoi toglierlo"
"Che cosa??"
"Non farmi pentire di quel che ti ho detto"
"Quindi posso anche..."
"Sì, vienimi dentro, domani mi arriva il ciclo"
Così sfilò subito il preservativo senza farselo ripetere. Ero sul sedile anteriore inginocchiata con il volto rivolto verso il bagagliaio, lui con la pancia appoggiata alla mia schiena. Timidamente, avvicinò il pene alle grandi labbra. Erano incredibilmente morbide, umide, sfregava dolcemente la cappella contro l'ingresso del canale vaginale. Sussurrò "grazie", mentre faceva scorrere il pene dentro di me, dolcemente ma con decisione. Le pareti erano strette, avendo preso solo da un mese la verginità, ero calda e bagnata, sapeva che non sarebbe resistito a lungo. Iniziò a darmi dei colpetti con delicatezza per infilarlo a fondo, il piacere era straordinario senza il preservativo, e a dire il vero gli piaceva pensare di potermi mettere incinta. Continuò a montarmi più energicamente, sentiva il mio nettare a contatto con il cazzo durissimo, gemevo di più a ogni colpo deciso. Stava perdendo la testa, accelerava sempre più per potermi venire dentro. Non resisteva sentendomi gemere e chiedere di riversarmi dentro il suo seme. "Ti prego, non resisto più, riempimi". Alla richiesta, fece pressione contro me, mise il mio collo nella piega del gomito stringendo, soffocandomi, e con l'altra mano iniziò ad accarezzarmi il clitoride. Non capì più nulla, iniziò a sbattermi forte, le mie gambe cedevano sotto quei colpi violenti, ma lui mi forzava alla posa per scoparmi e non farmi togliere. "Apri la gambe, così, fatti fottere e sborrare per bene dentro la figa, oggi te la devasto". In pochi secondi, un po' sofferente sentii un getto caldo, potente e abbondante di sperma invadermi la vagina. Lui gemeva e mi teneva per i fianchi in modo da trattenermi e rilasciare tutto lo sperma dentro, senza sprecarne nemmeno una goccia. Quando ebbe finito, sfilò il pene soddisfatto e mi mise a sedere tenendomi le gambe aperte con una leggera forza. Il liquido seminale iniziò a fuoriuscire lentamente, e lui infilò piano due dita dentro la mia figa sfinita per spingere all'interno il suo stesso sperma e massaggiarmi nuovamente dolcemente
Storia realmente avvenuta
8
voti
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valutazione
2.8
2.8
Commenti dei lettori al racconto erotico