Mamma e figlio - Allievo e maestra 12 " Luca, voglio un bambino da te!"

Scritto da , il 2022-12-27, genere incesti

Le due donne abbracciate ed unite in un bacio carico di passione e lussuria, sentivano sotto di se gli stimoli provocati dallo stesso maritino di Nancy l'americana.

Anna sentiva la lingua del cornuto penetrarle l'ano reso aperto dai numerosi cazzi che aveva preso e scivoloso dalla sborra che aveva ancora dentro.

Quella stessa lingua che insieme alla bocca le leccava la clitoride e le labbra della fica causando sciacquii ed eccitanti risucchi di sperma che le finivano direttamente nel cervello eccitandola ancora e facendola guaire come una cagna.

Nancy per contro, per accentuare il suo piacere perverso, roteava il bacino sul pube del del suo cornuto stringendo tra le grandi labbra della fica i suoi minuscoli testicoli ed il cazzetto eretto che sentiva duro come fosse il semino di un dattero.

Nello stesso momento, il maritino senza smettere di far godere con la bocca la sua amica, strizzava i capezzoli della moglie aumentando così il suo piacere perverso.

Agli occhi stupiti degli spettatori (Il marito ed il figlio di Anna - La baby sitter sborrata anche lei dentro e fuori il suo giovane e sensuale corpo e gli ultimi stalloni coi cazzoni penduli ed ancora gocciolanti) appariva l'incredibile spettacolo dei corpi delle due donne che tremavano e si contorcevano su quello del "maschietto" sotto di loro che si prodigava al massimo delle sue capacità per farle godere ancora.

Il respiro affannoso del cornuto, lo schiocco della sua lingua sulle sorgenti di sperma e umori vaginali di Anna, i gorgoglii del cazzetto immerso nei fluidi della fica della moglie ed i gemiti delle due donne creavano un'atmosfera davvero lussuriosa e surreale.

L'orgasmo delle due donne, esploso quasi in contemporanea, era stato accompagnato dalle loro urla di godimento assai simili alle grida alla fine di una battaglie vittoriosa.

Per concludere la lunga notte d'amore senza freni, le tre donne sudate e cariche di residui di sperma, avevano dato spettacolo godendo ancora in un incredibile e libidinoso intreccio saffico.

Infine, per soddisfare appieno il desiderio di autoumiliazione del cornuto, interrompendo la baby sitter che stava per rimettergli la gabbietta di castità, la moglie lo aveva autorizzato a masturbarsi e tra gli insulti ed i lazzi degli altri, rimanendo in posizione supina, si era fatto una sega e miagolando come un micio mentre godendo si bagnava il pelo pubico con goccioline liquide e biancastre.

Al mattino mentre il marito ed il figlio di Anna preparavano i bagagli, Nancy aveva voluto completare il racconto dell'incontro tra lei e il marito:

-Ci eravamo conosciuti ad una festa alla quale ero stata invitata da sua moglie.

Sin dal primo momento avevo capito che tipo fosse e lui, come magnetizzato da me, aveva fatto subito del tutto per confermare le mie sensazioni.

Alla prima occasione che si era presentata nella confusione del ricevimento, gli avevo preso una mano e me l'ero portata sulle tette la stessa cosa aveva fatto lui prendendo la mia per appoggiarla sulla sua patta dei pantaloni per farmi sentire il vuoto che vi era sotto.

Devo dire che me lo aspettavo anche se, era davvero impressionante mettere la mano tra le gambe di un uomo ed avere l'impressione (Che conoscevo bene essendo bisex) di toccare una donna tra le cosce.

Quel primo approccio aveva subito gettato le basi per il nostro rapporto futuro.

Il giorno successivo mi aveva convocata nel suo ufficio e mi aveva assunta come segretaria particolare.

Già quella prima volta mi aveva fatta sedere su un divano e mi aveva leccato la fica che gli avevo offerto già nuda.

(Ero troia già allora e volendo essere pronta ad un'inattesa situazione favorevole, con la gonna non indossavo mai le mutande.)

Era bravissimo con le mani e la lingua e mi aveva fatta godere due volte senza mai chiedermi di toccarlo.

Dopo un mese circa dall'assunzione, aveva chiesto il divorzio dalla moglie liquidata con una montagna di dollari.

Per tutto il periodo prima del matrimonio, aveva continuato a leccarmi in ogni parte del corpo compreso il buco del culo facendomi provare le stesse sensazioni che mi davano le donne con le quali facevo l'amore.

La prima volta che gli avevo visto il pisellino è stata quando la moglie aveva lasciato definitivamente casa ed io avevo dormito nel suo letto.

Era la prima volta che lo vedevo nudo ed incredibilmente, sotto il ciuffo di peli pubici, pareva non esserci niente.

Sino ad allora non lo avevo mai toccato ed anche in quella occasione non lo avevo fatto però curiosa di sapere cosa c'era sotto, lo avevo fatto depilare scoprendo che al posto del cazzo aveva una specie di mignolo di bambino con una capocchietta rossa e sotto un sacchetto avvizzito che pareva vuoto. "Amore.. mi fa impressione e non ho il coraggio di toccartelo" gli avevo subito detto. "Non preoccuparti Nancy, a me basta farti godere con la lingua e quando saremo sposati, potrai cercarti tutti i maschi che vuoi a condizione che io lo sappia e se vuoi puoi farmi partecipare nel modo che più ti piace".

Quella cosa non l'aveva mai detto neanche alla moglie che lo tradiva da vera puttana.

Ecco era cominciato tutto così.

Dopo il matrimonio avevo assunto per me una bellissima ragazza brasiliana in coppia col fratello.

Tra loro avevano già un rapporto incestuoso e dunque, li avevamo sistemati in una sola camera.

Entrambi erano divenuti miei amanti ed ai nostri incontri singoli o in coppia, facevo partecipare spesso anche mio marito.

Quando in occasione del nostro primo anniversario gli avevo regalato la gabbietta di castità in oro, non avevo avuto il coraggio di toccarlo per farglielo indossare e sin da quel primo momento, quel compito era stato dato alla ragazza brasiliana che si divertiva molto ad ingabbiare il "padroncino" come affettuosamente, lo chiamava lei.

Il seguito già lo conosci, mi divertivo con tutti gli uomini che desideravo da sola o con lui.

Poi lui aveva deciso che dovevamo avere dei figli e da li era cominciata la nostra avventure cogli stalloni di colore dei Caraibi.-

-Che bella storia!-

Aveva chiosato Anna mentre l'amica la prendeva per mano per farla coricare sul letto per un'ultima lesbicata prima della loro partenza.

Mentre la limousine li accompagnava in aeroporto Nancy non aveva saputo resistere e sotto gli occhi del marito, di Anna e il papà, aveva slacciato i pantaloni di Luca e dopo avergli succhiato il cazzo per alcuni minuti, già senza mutande, gli si era seduta in grembo per prendersi l'ultima razione di sperma di quel ragazzino porco e cazzuto che tanto gliela faceva tirare.

-Ci rivedremo presto!-

Aveva gridato Nancy mentre i tre si avviavano verso il gate d'imbarco.

La vita in famiglia era ripresa con la stessa routine di quando erano partiti.

Certo l'esperienza dei caraibi e l'incontro con quella coppia così straordinaria li aveva segnati non poco e quando scopavano che lo facesse solo il figlio con la mamma o con la presenza del padre, il livello di eccitazione era sempre altissimo.

Il fatto poi che il figlio avesse chiuso con la sua ragazza e la mamma avesse smesso di frequentare l'amante fisso, dava loro tutto il tempo e le occasioni per sfogare le loro voglie.

Il ragazzo aveva preso oramai definitivamente il posto del padre nel lettone matrimoniale anche se talvolta vi dormivano in tre.

Nei giorni a seguire il loro rientro, Nancy non aveva mai perso un'occasione per aggiornare Anna attraverso Whatsapp su come scorrevano le sue sexi giornate.

Sinché dopo due settimane, aveva ricevuto la notizia che stavano aspettando: "Wow i'm pregnant!"

La notizia che Nancy fosse gravida, aveva elettrizzato tutta la famiglia dando nuovo vigore ai loro rapporti incestuosi.

A fine settembre il ragazzo avrebbe compiuto 20 anni e per l'occasione la mamma ed il papà avevano pensato ad un regalo del tutto speciale.

Al rientro a casa dopo una magnifica serata trascorsa in un localino romantico fuori città, la mamma si era chiusa in camera lasciando interdetto il ragazzo che già sognava di festeggiare facendo l'amore solo con lei.

Alle inquiete domande del ragazzo il padre rispondeva in modo allusivo cercando di rassicurarlo che forse la mamma gli stava preparando una sorpresa.

Infatti dopo circa mezz'ora, uno squillo concordato con la moglie sul cellulare del padre dava l'avvio al regalo che avevano preparato: " Vai Luca, la mamma ti sta aspettando".

Un rumore di serratura segnalava che la camera era stata riaperta.

Col cuore in gola, il ragazzo aveva socchiuso la porta oltra la quale la stanza era in penombra.

In fondo, accanto al letto, illuminata dalla fioca luce dell'abat jour si stagliava splendente e luminosa, la figura della mamma avvolta nel suo candido abito da sposa.

Un abito bianco di seta e drappi di tulle trasparenti che le lasciavano scoperti i rigogliosi seni dalle areole scure ed i rosei capezzoli sporgenti e turgidi.

I capelli sciolti sulla schiena come faceva ogni volta che voleva fare l'amore.

Un trucco leggero ma sensuale con le tumide labbra verniciate di rosso lievemente dischiuse: "Mamma!" "Luca! Vieni ad abbracciare la tua sposa! Luca.. amore mio.. voglio un bambino da te.. io e tuo padre vogliamo un bambino da te!-

segue

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