Una vacanza fantastica

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Una vacanza fantastica


Estate 2006, finalmente avevo la patente e potevo guidare la moto nuova che mi aveva regalato mamma, la mia Ducati Monster 400 dark, mi ero anche comprata una tuta nuova in pelle con i pantaloni con una cerniera dietro ed un giubbotto con il para schiena, anche il casco era nuovo, sempre in nero opaco come la moto. Ormai io e Alex ci eravamo lasciati, mi aveva annoiato, era sempre ripetitivo, sempre le stesse cose, mai una novità, mai un’idea per vivacizzare il nostro rapporto, o forse sono io che non riesco ad avere un rapporto duraturo con qualcuno, chissà.
Il risultato dell’esame di maturità non è stato il massimo, 80/100 comunque il diploma è arrivato, l’università ? non ci penso proprio, intanto quest’estate mi diverto poi a settembre vedremo.
Ho detto a mamma che avrei voluto fare una vacanza in moto in giro per l’Italia, all’inizio ha nicchiato un po’, poi ha ceduto, qualche problema per il bagaglio ma poi ho risolto con un borsone sopra il serbatoio ed uno zaino, ho dovuto però eliminare la protezione per la schiena, poi era estate, qualche costume da bagno e poca altra roba, mi fermerò negli agriturismi vicino al mare, sarà, sicuramente, una vacanza fantastica.
15 luglio, 10 di mattina, finalmente parto, mamma mi ha dato una carta di credito e ho abbastanza contanti in tasca, dove vado? Non lo so, intanto verso il mare, ho già il bikini sotto la tuta, prendo, l’autostrada per Genova, ci sono altri motociclisti per strada ma non sono in grado di reggere i loro ritmi, non ho ancora la pratica necessaria per viaggiare in questo modo quindi viaggio da sola, la mia moto è una meraviglia, vedo la gente chiusa in macchina e mi rendo conto di essere fortunata.
Non mi fermo fino a quando non vedo il mare, poi, dopo Rapallo mi fermo sulla strada, è favoloso sono lì con la mia moto, mi sento libera come l’aria, toglierei subito la tuta e mi butterei in acqua, il buon senso mi dice che forse, prima è meglio trovare un agriturismo, ho, comunque, una guida e dopo una mezz’ora trovo una situazione carina in collina che mi confermano avere una camera disponibile, scarico i bagagli e senza aspettare torno al mare a fare il mio primo bagno, non me ne frega niente di quanti mi guardano mentre tolgo la tuta e resto in bikini, mi sento veramente bene.
I miei primi quindici giorni passano così, mare, sole, discoteca, qualche ragazzo carino per una cosa veloce e via, arrivo finalmente in Puglia, ne ho fatta di strada con la mia piccolina che non mi ha dato nessun problema, devo dire che qui il mare è qualcosa di incredibile, sembra di essere ai Caraibi, allora non ci ero ancora stata ma Dio, la televisione la guardavo, soprattutto i documentari che facevano vedere le bellezze e stranezze del nostro Mondo e il mare della puglia sembrava proprio lo stesso.
Ho trovato posto in un B & B, una villetta con tre camere con bagno al piano terra e l’appartamento dei proprietari al primo, un bel giardino chiuso da un’alta siepe e dei padroni di casa simpatici, una coppia con una bambina piccola, lei si occupava della casa e lui, invece era un carabiniere, una bella coppia anche, lei più piccola di me molto carina, formosetta ma non grassa, lui un bel ragazzo con baffi e pizzetto, la bimba poi era un amore, io, come gli altri ospiti, andavo al mare dopo colazione e rientravo nel tardo pomeriggio per poi riuscire la sera per cenare e andare a divertirmi.
Ero già lì da una settimana quando un giorno decisi di tornare in camera nel primo pomeriggio, la sera prima ero stata in giro fino a tardi e trovo la proprietaria, Anna Maria in costume che prende il sole in giardino
- Ciao Anna, ti rilassi?
- Nicole, già di ritorno? Hai bisogno di qualcosa?
- No no, grazie, sono solo un po’ stanca e volevo stare un po’ tranquilla
- Se vuoi c’è un lettino anche per te, stenditi pure qui vicino a me, guarda che nella ghiacciaia c’è della limonata fresca se ne vuoi
- Ok e la bimba?
- Oggi è dai miei, dorme da loro
Prendo un bicchiere di limonata e mi stendo sul lettino vicino a lei abbassando le spalline del costume
- Guarda che se vuoi puoi anche toglierlo, io lo faccio sempre, vedi? Niente segni, non è che ti scoccia se lo tolgo?
- Figurati, ma se viene qualcuno?
- No gli altri ospiti oggi sono a fare una gita fino a Matera, tornano stasera e Salvatore arriva a casa dopo le sei
Salvatore era il marito, comunque ci togliamo i costumi e ci spalmiamo la crema a vicenda, lei ha il seno piò grosso del mio ed una leggera peluria sul monte di venere, io sono tutta depilata, anzi, epilata, l’estetista di mamma usa il laser e non ci pensi più.
- Nicole sei molto bella, chissà la fila a Milano dove vivi
- Non mi lamento ma anche tu non scherzi
- Oh io ho il mio Salvatore e sono a posto così
- Soddisfatta della vita di coppia allora?
- Si molto
Ci facciamo per tutto il pomeriggio un po’ di confidenze, anche molto intime e la cosa, devo dire mi eccita un po’, ogni tanto ci mettiamo ancora un po’ di crema e oltre a limitarci alla schiena ce la spalmiamo a vicenda anche sul resto del corpo, i miei capezzoli, quando mi tocca si induriscono subito e comincio a sentire un certo umidore tra le gambe, penso fosse lo stesso anche per lei perché, come me, indugia parecchio con le mani sul mio corpo
- L’hai mai fatto con una ragazza?
- No mai successo e tu?
- Prima di conoscere Salvatore ero in collegio ed eravamo solo donne e qualche volta, tra noi ragazze lo facevamo
- E com’è?
- A me piaceva
Mentre mi diceva questo eravamo molto vicine ma non successe nient’altro, poi, mentre la salutavo per andare in camera a fare una doccia mi baciò sulle labbra, un bacio leggero, fugace, aveva labbra morbide, calde, ma fu solo un attimo.
Pronta per andare fuori, minigonna di jeans e magliettina corta che mi lascia scoperto il pancino, però sandalini con tacco da 8 cm, in giardino trovo Anna che sta preparando la tavola
- Ciao Nicole, pronta per uscire? Perché non ceni con noi stasera, Salvo è di sopra a fare una doccia
- Perché no? Grazie
- Prendi un po’ di vino mentre aspetti, io finisco di preparare
Mentre aspetto c’è anche la musica : Amy Winehouse - 'Back to black'. Anna ritorna e dopo poco ci raggiunge anche Salvatore. Quando siamo a tavola facciamo un brindisi e poi Salvatore va a prendere di sopra la pasta al forno. Mamma mia che buona, come mi piacerebbe saper cucinare, Anna è davvero in gamba, mangio tutto di gusto ed anche il vino mi piace, un primitivo di Manduria poi chiacchieriamo mentre beviamo il caffè.
- Allora Nicole, mi ha detto Anna che oggi avete preso il sole insieme, lei lo fa spesso anche se non dovrebbe
- Si è stata molto carina, perché non dovrebbe
- Perché potrebbe rientrare qualcuno mentre lei, senza costume, si crogiola al sole
- Lo sai che non mi piacciono i segni del costume
- Si ma se arriva qualcuno?
- Si rifà gli occhi ahahah
- Stupida
- Nicole vuoi vedere casa mia? Tanto qui pulisce Salvo, vero tesoro?
- Certo, come al solito
Andiamo di sopra, un bell’appartamento, il soggiorno con la cucina a vista, la cameretta della bimba piena di peluche, il bagno con la vasca ad idromassaggio e la loro camera da letto, io non sono molto per i letti in ottone ma quello era bello e poi sembrava più grande del solito, poi c’era un armadio tutta parete con le ante a specchio.
- Non è grande ma a noi va bene, abbiamo preferito dare più spazio al piano terra con le camere
Mentre giravamo intorno al letto ci siamo trovate di fronte una all’altra, sarà stato il vino, non lo so, ma Anna mi bacia, stavolta un bacio vero ed io rispondo d’istinto, le nostre lingue s’intrecciano, ci stacchiamo per riprendere fiato e lei
- È da oggi che volevo farlo
E poi mi bacia ancora, ci togliamo i vestiti a vicenda, non mi passa neanche per la testa il fatto che sotto ci sia il marito, ci ritroviamo sul letto e continuiamo a limonare mentre le nostre mani si frugano percorrendo freneticamente i nostri corpi, poi lei si china sul mio pube e, tenendomi la passerina aperta con le dita comincia a leccarmi, è bellissimo, mi lascio andare ma dopo poco lei si sposta e fa in modo che le nostre passerine si strofinino una sull’altra, allora non lo sapevo, quella posizione si chiama “sforbiciata” i nostri movimenti sono gli stessi di quando scopi ma solo nei film porno ti fanno vedere che dopo due minuti hanno un orgasmo, è bello ma ci vuole decisamente di più, poi, finalmente arriva per entrambe, ha la mia stessa passione, ci ritroviamo impegnate, stese su un fianco, in un sessantanove, mi piace il suo sapore, il suo profumo, poi all’improvviso
- Ah ecco dov’eravate, io giù a fare lo schiavo e voi qui a fare festa, siete davvero delle cattive bambine
Col senno di poi penso ne avessero parlato prima e fosse tutto organizzato ma, in quel momento restai immobile come impietrita, ci pensò Anna a sbloccare la situazione
- Beh visto che giù nessuno ci considerava abbiamo pensato di fare da sole, ma se vuoi il posto c’è, vero Nicole
Mi limitai ad assentire con la testa mentre tornavo a suggere le sue piccole labbra ed a leccare il suo clitoride, rumore di vestiti lasciati cadere sul pavimento mani che mi carezzavano, però Salvo presto le sue cure prima ad Anna , mentre io la leccavo lui, prima saggiò la consistenza del suo buchino con le dita lubrificandolo e poi ci appoggiò la punta del suo cazzo e lentamente la penetrò, ne apprezzai, mentre lo faceva, la dimensione, capivo perché ad Anna bastava il suo carabiniere, mi ritrovai a toccare con la punta della lingua la sua asta che andava e veniva nel culetto della moglie che, intanto leccava instancabile la mia passerina, quando lui uscì da lei per schizzare il suo sperma spostai la faccia per riceverne una parte sul viso e poi, famelica, lo presi con una mano e cominciai a leccarlo, ci mise un po' ma poi si riprese, forse aiutato anche dallo spettacolo, poi io ed Anna ci mettemmo una sopra l’altra e lui, democraticamente, pensò a tutte e due, penetrandoci alternativamente mentre noi continuavamo a baciarci e a strapazzarci i capezzoli a vicenda, poi, una volta raggiunto il piacere, lo leccammo tutte e due insieme e poi rimanemmo tutte e due abbracciate con lui tra di noi, la pausa durò per un po’ ma poi ricominciammo, stavolta anch’io riuscì a prenderlo nel mio culetto, era davvero bravo e, soprattutto, resistente, io e Anna, comunque, continuammo a coccolarci. Rimasi a dormire su da loro, scesi in camera mia solo quando Salvo mi svegliò per dirmi che lui doveva andare a prendere servizio. Passai da loro altre due settimane e la bimba restò spesso dai nonni la notte. Poi inforcai la mia moto e ripartii verso Milano non senza essermi fermata ancora qualche giorno in adriatico tra Milano marittima, Riccione e Rimini, l’avevo detto, una vacanza fantastica.
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scritto il
2022-12-16
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