La soluzione per la famiglia 3 - Che meraviglia regalare la mia verginità al papà.👩🏻‍❤️‍👨🏻

Scritto da , il 2022-11-17, genere incesti

Il padre di Alice infoiato come un animale, pareva confuso sul da farsi mentre la mamma della ragazza le pennellava la fica gocciolante ma ancora vergine, con l'enorme glande del padre manovrato come fosse un grosso pennello.

L'uomo stringeva i fianchi della figlia con entrambe le mani percependo perfettamente il tremore che le scuoteva il corpo nell'attesa che il sogno finalmente si compisse.

Il padre, incerto sul da farsi, confuso ed inebriato dal forte afrore di sesso proveniente dalla fica della figlia, con un gesto brusco aveva allontanato la mamma e contemporaneamente aveva portato la testa all'altezza del sesso della figlia le cui alette esterne erano già ben aperte mentre il taglio delle piccole labbra appena dischiuse, gli appariva come una ferita rossa e profonda.. eccitante come la muleta rossa di un torero.

Le sue reazioni oramai scomposte dalla lussuria, l'avevano spinto a portarle le mani sulle ginocchia per aprirla completamente alla sua bocca ed alla guizzante voracità della sua lingua.

L'aveva leccata con l'avidità di un affamato mai sazio facendola esplodere come non le era mai successo, in una serie di devastanti orgasmi senza tregua se non il breve lasso di tempo per riprendersi tra una esplosione e l'altra:

-Papà così mi fai morire.. prendimi ti prego.. prendimi.. fammi tua.. ti prego papà chiavami.. chiava la tua bambina e falla impazzire di piacere!-

A quel punto, anche l'uomo in preda ad una eccitazione al limite di un collasso, non potendosi più trattenere, le era montato sopra e tenendola sollevata con le braccia sotto l'attaccatura delle ginocchia, l'aveva puntata e con una poderosa spinta pelvica, emettendo un grugnito animale, l'aveva penetrata lacerandole l'imene e strappandole un urlo di dolore prima di accasciarsi priva di sensi.

Mentre tutto si compiva, tutt'intorno i componenti della famiglia erano impegnati a rendere il più possibile piacevole quel momento per la ragazza.

La mamma le baciava la fronte tenendole stretta una mano e nel contempo, godeva lei stessa col figlio che da dietro la montava come una cagna.

La stessa cosa faceva la zia (Il papà castrato) che mentre l'accarezzava e le succhiava un capezzolo, veniva inculata da Marco (lo scultore) sempre eccitato dal fatto che quella bella milf così troia non era altro che il marito castrato della mamma di Alice.

Un po' appartata ai piedi del letto, la moglie del dottore (ex veterinario) si dilettava con uno dei suoi cani rimanendone attaccata come una cagna col nodo gonfio dentro la fica.

Al grugnito del maschio accompagnato dal lacerante urlo di dolore della ragazza, tutti si erano staccati per dare sollievo alla ragazza che a fatica riusciva a respirare.

(Naturalmente, non tutti si erano separati giacché il nodo impediva al cazzo del cane di sfilarsi nel momento in cui la stava riempiendo di sborra per "ingravidare" la sua cagna.)

Il padre spaventato da quella imprevista situazione, era rimasto immobile come paralizzato dentro il corpo martoriato della figlia e tremante e col cuore che pulsava come impazzito, le si era coricato addosso riempiendola di baci e chiedendole scusa con un filo di voce.

Quando grazie alle cure della mamma (che la bagnava con una spugnetta umida) e della zia che le tirava piccoli schiaffi incitandola con parole dolci a riprendersi la ragazza aveva riaperto gli occhi, il suo sguardo si era diretto subito verso il padre:

-Grazie papà.. ti amo.. grazie e ora.. fammi l'amore.. chiavami e fammi godere.-

Da quel momento, l'ambiente si era trasformato in una bolgia in cui solo il piacere di quei corpi eccitati trovava spazio.

La ragazza si scuoteva, si contorceva, urlava.. incitava il padre a chiavarla più forte e farla godere di più e godeva.. godeva.. godeva al punto che prima ancora che il padre le spruzzasse dentro i suoi potenti fiotti di sborra, il letto era stato trasformato in un lago dai suoi umori che scaturivano come da una fonte ad ogni suo orgasmo e dal sangue che aveva perso.

Legati oramai come un unico corpo, la ragazza gli aveva stretto le gambe dietro la schiena per sentirselo tutto dentro mentre lui, con la voce roca stentava a dirle qualcosa:

-Bambina.. amore di papà.. sto per venire.."Godi papà.. godi.. riempimi col tuo seme.. ridammi una nuova vita come hai già fatto.. godi.. godi.. godo.. godooooo!" Sborro.. sborro.. oddio..oddio.. sborrooooo!-💘

Mentre il padre scaricava i suoi bollenti fiotti nella fica della figlia, il fratello e Marco, si erano masturbati spruzzandole col loro sperma, il viso, i capelli ed i seni prontamente ripuliti dalle lingua dalla mamma e della zia.

Il programma prevedeva che dopo il papà, anche il fratello l'avrebbe montata aggiungendo il suo seme a quello del padre.

La ragazza però, ancora ansimante gli aveva detto:

-Scusami Marco, ma non me la sento di fare l'amore anche con te adesso.

Ho troppa voglia di papà questa notte e vorrei trascorrerla tutta da sola insieme a lui tu puoi stare con la mamma e la zia e ti giuro che domani manterrò la mia promessa.

Erano passati 5 anni da quel giorno.

Erano stati anni felici e colmi di soddisfazioni in famiglie, negli studi (i due ragazzi si erano laureati in medicina e mentre studiavano, facevano esperienza nello studio del papà) e nel lavoro che riscuoteva sempre più successo tra le mogli dei cornuti.

La ragazza aveva voglia di avere dei figli dal papà e si poneva il problema di cercare un marito al quale addossare la paternità.

Fortunatamente, il loro lavoro li metteva in contatto con numerosi maschi potenzialmente adatti nel ruolo di cornuti e dunque, non rimaneva che scegliere tra la numerosa schiera di "maschietti" idonei.

Alice aveva già in mente un ragazzo coetaneo (col quale aveva già un ottimo feeling) con la mamma che aveva sempre desiderato avere una figlia e che nell'impossibilità di realizzare quel suo sogno, aveva cresciuto il figlio come fosse una ragazza ed era per quel motivo che aveva cominciato a frequentare quel posto dove si effettuavano interventi così particolari e adatti al cambio di sesso.

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