Un papà per amico 3

Scritto da , il 2022-11-15, genere incesti

Dopo quel primo bocchino ce ne sono stati altri... prima molto più diradati nel tempo, ma poi era diventata quasi una pratica giornaliera. Ci piaceva scambiare il nostro affetto e quel masturbarci a vicenda era un segnale del nostro amore... Dopo circa un mese e mezzo da quella prima volta nella mia testa c'era il desiderio o forse la consapevolezza di essere pronta a fare quel passo in più. Papà da tempo voleva scoparmi la figa, ma si era sempre fermato perchè non voleva mettermi fretta: sapeva che prima o poi se la sarebbe presa. Quando praticavamo le nostre pratiche orali, spesso negli ultimi tempi, mi capitava di avere il suo cazzo appoggiato nella fighetta...una sua tecnica per farmi sentire la presenza e farmelo desiderare. Stava funzionando spesso mi chiedevo come fosse avercelo dentro: sicuramente bellissimo, ma non so il perchè non mi sentivo ancora pronta. Forse mi sarebbe piaciuto che papà mi avesse detto così da propormi da fare quel passo. Se me l'avesse chiesto avrei detto si, ma essere io la fautrice mi intimoriva.Finito il bocchino giornaliero: "Noemi, più giochiamo insieme e più ti trovo calda e vogliosa...ogni giorno sei migliore""Ad ogni bocchino ho sempre più voglia, papà""Anch'io faccio sempre più fatica a trattenermi, sei troppo invitante""Papino...""Avere la tua fighetta lì umida e vogliosa è troppo invitante per il cazzo duro...non vorrei mai prenderti senza il tuo consenso""In verità anch'io mi sogno di essere scopata da te, ma poi quando ti sbocchino non ho il coraggio di chiedertelo""Allora preparati: una delle prossime volte lo facciamo""Sarebbe fantastico, papà"
Il giorno dopo tornata da scuola, trovo papà a casa: "Cosa ci fai?""Ho preso un giorno di ferie. Dopo ieri ho troppa voglia""Sei troppo dolce papà - gli salto addosso - fammi tua...sono pronta e carica oggi""Se anche tu non puoi aspettare, andiamo a letto"Mi accompagna in camera sua. Entro le luci erano spente e la tapparella abbassata, ma c'era luce. Una luce soffusa di 4 candele accese ai lati della stanza. Un profumo di rosa riempiva l'aria. Rimango lì spiazzata all'entrata. Che figata penso e che carino papà ad aver preparato tutto questo, tutto questo per me. "Wowww, papà""Ti piace tesoro?""E' bellissimo, non me lo aspettavo...""Adesso però andiamo sul letto: oggi è il gran giorno"
Ormai grazie agli insegnamenti di papà ero diventata esperta a sbocchinare, lui diceva che avevo una dote naturale. Mi inginocchio davanti a lui, gli abbasso i pantaloni, vedo già che ha il cazzo duro sotto e glielo tiro fuori. Lo prendo in bocca vogliosa; cerco di riempirglielo bene di saliva per facilitare l'operazione e quando lo è aumento il ritmo. Avevo imparato a tenere la bocca in modo che facesse rumore, a ogni pompata facevo cloh cloh e papà godeva... da quando l'avevo imparato papà era andato in visibilio. Volevo imparare a mettermelo tutto in bocca a mo' di gola profonda ma non ci riuscivo. Lo faccio entrare per 3/4 e provo a farmelo spingere tutto dentro, ma il solito stimolo di coniato e di soffocare mi aveva bloccato. Mi toglie la maglietta e il reggiseno lasciando le mie tette, che a lui piacevano tanto in bella vista. Mi aveva promesso che quando mi sarebbero cresciute un po' di più mi avrebbe insegnato a fare delle belle spagnole. Continuo a segarglielo e a sbocchianarlo normalmente. "Noemi, lascia che ti scopi la bocca" mi tiene ferma la testa e comincia a pomparmi dentro il cazzo. Lo adorava. Si fermava per lasciarmi prendere fiato e poi ricominciava "Ti piace tesoro?""Si papi! Scopami la bocca" e ricomincia... Quando "finiamo" il bocchino, come succedeva spesso, avevo le tette sporche di saliva che era colata durante la pratica... 
Mi fa alzare, con la lingua comincia a leccarmi tutta una tetta, mentre l'altra con una mano la palpa, poi inverte le protagoniste. Passa poi ai capezzolini duri stimolandoli con le dita o piccoli morsetti. Mi fa sdraiare supina sul letto, mi toglie i pantaloni: "Guarda Noemi, ti sei bagnata le mutandine...""Oggi mi sverginerai, la mia fighetta, lo sa e non vede l'ora" mi toglie le mutandine"Lo desideri proprio tanto, amore?""Sì, fin da quando ho scoperto cosa fosse il sesso mi sono sognata questo momento e...oggi potrà realizzarsi."Non mi risponde, mi allarga le gambe e ci infila in mezzo la testa. Comincia con delle leccate ampie dal fondo alla cima della mia fighetta. Me la stava leccando per bene, assaporando i miei umori che ne fuoriuscivano e incrementando la mia eccitazione. Con due dita me l'allarga e continua a leccare... sentivo la sua barba farmi prurito in modo piacevole "Papi sei fantastico" lui continuava a leccarmi, con le mani che saltuariamente andavano a palparmi le tette... con le dita comincia a stimolarmi leggermente dentro senza penetrarmi. "Sei bagnatissima, non vedo l'ora di sentirti da dentro quanto sei buona""Papà sono pronta, ti prego scopami""Non sei ancora pronta, ti voglio portare al limite dell'orgasmo prima"In quel frangente ho preso un po' di fiato perchè ansimavo, e papà aveva ricominciato a leccarmi, stimolarmi con le dita e succiarmi. Avevo la fighetta tutta rossa. "Ora si che sei pronta""Si papà, ti prego...""Noemi, vuoi che ti scopi?" mi aveva appoggiato il cazzo sulla figa, mi guarda fisso negli occhi. La cappella era quasi entrata. Era il momento che desideravo di più... volevo quel cazzo dentro: volevo che papà mi prendesse, lui mi avrebbe dato quello che i miei coetanei non sarebbero stati in grado di darmi: una scopata indimenticabile piena di desiderio e passione. Ero elettrizzata perchè esere sverginata lo puoi essere solo una volta nella vita e poi ti rimane impresso. Quel punto era l'arrivo (e la partenza) di anni di corteggiamento. Avevo un po' di timore, ma chiudo gli occhi un istante e lo dico: "Non posso più aspettare, se non sono pronta ora non lo sarò mai di più!"
Mi apre bene le gambe, prende del lubrificante e se lo passa sul cazzo e sulla mia fighetta. Appoggia la sua cappella tra le mie labbra. Ero pronta, fremevo dal desiderio: stavo per essere sverginata, cazzo, siii finalmente! Mi avrebbe sverginata l'uomo che amavo: papà! Lo spinge piano dentro, sentivo uno strano piacere: qualcosa che mi allargava e entrava... ad ogni centimetro il piacere aumentava, anche se sentivo che facevo un po' di resistenza, lui entrava lentamente e doveva allargarmi "Cazzo Noemi sei strettissima"Non capivo benissimo cosa volesse dire "E' un male, non sono brava?" dico ingenuamente"No, sei bellissima, mi fai godere tanto così" entrava piano "ahhhh" era fantastico sentirlo entrare... "ahi..." sento qualcosa opporsi un po' al suo entrare e poi rompersi e lui si fermaMi guarda negli occhi soddisfatto, non era ancora entrato tutto dentro "Amore, sei appena stata sverginata!""Grazie papà! Ora scopaaaami - entrava ancora - si così - e lo vedo tutto dentro - è pazzesco!" ora ce l'avevo tutto dentro, sentivo il piacere iniziare dal mio interno e diffondersi violentemente in tutto il mio corpo. Mi lascia qualche secondo con tutto il suo cazzo dentro e poi lentamente esce, la mia vagina si contrae, si ferma appena prima che la cappella uscisse e poi rientra. Ansimavo dal piacere che aumentava sempre di più. "Noemi hai una figa che è una favola da scopare, a te tesoro sta piacendo?""Papà, tu non smettere che sei fantastico""Vuoi che provi ad andare un po' più forte?" faccio un segno di assenso. comincia ad aumentare il ritmo...chiudo gli occhi e mi aggrappo alle coperte "ahhhh, siiii papi!!! goooodoooooooooooo"
"Tesoro cambiamo posizione?""Si proviamo, come vuoi che mi metta?""A pecorina..." Mi toglie il cazzo da dentro di me e io mi metto a carponi."Papi ti prego fammi godere ancor..... ahhhhhh siii così lo adoro" avevo appena fatto in tempo a mettermi a pecorina che papà mi era già entrato dentro. Lui si teneva sulle mie gambe e me lo pompava dentro, ora a ritmo sostenuto, poi rallentava, mi palpeggiava culo o tette e poi ricominciava. 
Mi fa mettere, poi, di nuovo supina sul letto, mi allarga le gambe e lui si mette sopra di me. Sentivo il peso del suo corpo su di me, il suo cazzo che mi scopava, la sua bocca sulla mia a baciarmi. Non potevo muovermi, ero sua. Questo non mi dava fastidio, ma mi faceva sentire più voluta. Mi scopava, desiderandomi, mi scopava come una donna. "Tesoro sto per venire, posso sborarti dentro?""Sborami papi, riempimi del tuo amore" non ci penso alle possibili conseguenze, tanto presa ero dal sesso.Papà si irrigidisce e poi in un gemito mi riversa tutto il suo sperma in me. Lo sento travolgermi, urlo, sale in me finchè non mi raggiunge le mie ovaie. 
Quello fu l'inizio della passione / perversione tra me e papà. Ora sono passati circa quattro anni da quel giorno, con maggiore consapevolezza di quello che vogliamo e desideriamo dall'altro. Ci amiamo a vicenda di un amore diverso del essere fidanzati: forse dovuto dal nostro legame di sangue, ma se all'inizio è cominciato come una cosa sporadica, nel tempo si è concretizzato e ora condividiamo lo stesso letto soddisfando i desideri dell'altro. Questo non ha influito sulle mie relazioni: quando mi sono trovata dei ragazzi, facevo sesso con loro, papà mi dava dei consigli e mi lasciava casa libera, ma non smettiamo di scopare (lo facevamo meno frequentemente)... idem quando torna a casa mamma. La nostra relazione è diventata una sana droga del corpo dell'altra e voglia di far provar piacere al compagno.

Un bacio da Noemi ;)

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