Abbiamo un problema
di
LilyLuna87
genere
masturbazione
So bene di cosa ho bisogno. Lo sento chiaramente.
Leggo un racconto mentre sfrego la mano destra sui capezzoli che prontamente rispondono. Mi pizzico dolcemente fino a farli diventare duri, sensibili. Faccio scendere la mano per lasciarla esplorare lentamente sotto gli slip.
Con un respiro profondo Lui si sveglia e malauguratamente si accoccola al mio fianco. Non so che fare. Una mano negli slip, l'altra regge il telefono con un racconto sconcio... Fanculo che male c'è?
"Tesoro... Voglio fare l'amore."
Un sospiro e poi :"Lo so."
"... Hai voglia di ...Farmi venire? O dovrò pensarci da sola." Sussurro ammiccante.
Sospira mentre si gira dall'altra parte chiedendo silenziosamente un grattino sulla schiena. Lo accontento... Dopotutto che male c'è? Magari si sveglierà penso innocentemente.
Dopo qualche istante il suo respiro torna regolare.
Un'onda di delusione mi pervade per l'ennesima volta.
Fanculo.
Mi allontano e continuo da sola. Sono gonfia, umida.
Il racconto mi porta con la testa proprio dove volevo.
Scoppio in pochi minuti non preoccupandomi di controllare le contrazioni del mio corpo.
È un'orgasmo amaro che sa di solitudine ma me lo godo ugualmente.
Lentamente faccio risalire la mano intrisa di umori. Una traccia umida che da di lussuria dalla mia fica fino al mio viso. Mi assaggio. Mi annuso. È una cosa che adoro fare subito dopo essermi masturbata, ho sempre avuto un buon sapore.
Mi giro verso di lui che continua a dormire.
Mi alzo e vado in bagno per darmi una sistemata.
Mi osservo nello specchio. Una fitta tra le gambe mi fa trasalire. Sono ancora gonfia, umida, bisognosa, pronta. Potrei toccarmi un'altra volta. Dopotutto è appagante anche se so bene che non è questo che cerco. Dall'altra stanza arriva il suono di un leggero russare.
Forse domani... Forse in settimana... Magari nell'arco di questo mese riusciremo a fare l'amore.
Lo specchio spietato mette a nudo i miei pensieri più crudi e veri. Forse domani faremo l'amore, ma non è di questo che ho bisogno.
Penso a unghie che graffiano, mani che non chiedono ma prendono, capelli tirati, braccia bloccate da una cintura di cuoio, seni pizzicati e martoriati, un dito che si insinua nel mio culo senza chiedere, una mano che mi prende il collo, uno schiaffo sul sedere mentre un bel cazzo mi prende da dietro facendomi gemere e finalmente godere.
Decisamente c'è un problema. E non è detto che il problema sia solamente nel letto a russare.
Leggo un racconto mentre sfrego la mano destra sui capezzoli che prontamente rispondono. Mi pizzico dolcemente fino a farli diventare duri, sensibili. Faccio scendere la mano per lasciarla esplorare lentamente sotto gli slip.
Con un respiro profondo Lui si sveglia e malauguratamente si accoccola al mio fianco. Non so che fare. Una mano negli slip, l'altra regge il telefono con un racconto sconcio... Fanculo che male c'è?
"Tesoro... Voglio fare l'amore."
Un sospiro e poi :"Lo so."
"... Hai voglia di ...Farmi venire? O dovrò pensarci da sola." Sussurro ammiccante.
Sospira mentre si gira dall'altra parte chiedendo silenziosamente un grattino sulla schiena. Lo accontento... Dopotutto che male c'è? Magari si sveglierà penso innocentemente.
Dopo qualche istante il suo respiro torna regolare.
Un'onda di delusione mi pervade per l'ennesima volta.
Fanculo.
Mi allontano e continuo da sola. Sono gonfia, umida.
Il racconto mi porta con la testa proprio dove volevo.
Scoppio in pochi minuti non preoccupandomi di controllare le contrazioni del mio corpo.
È un'orgasmo amaro che sa di solitudine ma me lo godo ugualmente.
Lentamente faccio risalire la mano intrisa di umori. Una traccia umida che da di lussuria dalla mia fica fino al mio viso. Mi assaggio. Mi annuso. È una cosa che adoro fare subito dopo essermi masturbata, ho sempre avuto un buon sapore.
Mi giro verso di lui che continua a dormire.
Mi alzo e vado in bagno per darmi una sistemata.
Mi osservo nello specchio. Una fitta tra le gambe mi fa trasalire. Sono ancora gonfia, umida, bisognosa, pronta. Potrei toccarmi un'altra volta. Dopotutto è appagante anche se so bene che non è questo che cerco. Dall'altra stanza arriva il suono di un leggero russare.
Forse domani... Forse in settimana... Magari nell'arco di questo mese riusciremo a fare l'amore.
Lo specchio spietato mette a nudo i miei pensieri più crudi e veri. Forse domani faremo l'amore, ma non è di questo che ho bisogno.
Penso a unghie che graffiano, mani che non chiedono ma prendono, capelli tirati, braccia bloccate da una cintura di cuoio, seni pizzicati e martoriati, un dito che si insinua nel mio culo senza chiedere, una mano che mi prende il collo, uno schiaffo sul sedere mentre un bel cazzo mi prende da dietro facendomi gemere e finalmente godere.
Decisamente c'è un problema. E non è detto che il problema sia solamente nel letto a russare.
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