La penitenza di Teresa - Prima parte

di
genere
dominazione

Non riuscivo a togliermi dalla testa di aver visto e sentito Teresa e quel manutentore che scopavano, si è fatta scopare pure forte, i suoi gemiti erano di vero piacere, poi la mia reazione istintiva quando ho visto la faccia beffarda è soddisfatta di lui mentre si allacciava il bermuda è stato scontato dargli un pugno dritto sul suo sorriso scaraventandolo in piscina.

Il giorno dopo lasciammo l’agriturismo ma Edoardo e Paola insistettero per fare una gita fuori porta prima di tornare a casa, evidentemente sapevano che tra me e Teresa non tirava una bell’aria e serviva un pò di tempo in più.

Passeggiando sul lungomare ci arrivò una mail aziendale sia a me che ad Edoardo, che comunicava che il giorno seguente ci sarebbe stata una riunione straordinaria nella nostra città con tutti i responsabili delle altre città, al termine della riunione era programmata una cena in un ristorante che noi frequentavamo abitualmente, accompagnati dai relativi partner.

Tornati a casa Teresa cercò di aprire il discorso per chiarire ma io mi rifiutai, ero ancora troppo incazzato… Così presi le mie cose e andai a correre, pensai alla linea che aveva oltrepassato Teresa, avevo bisogno di stare a metabolizzare quello che era successo, la sera stessa non mi sentivo di dormire con lei nello stesso letto, così decisi di dormire sul divano.

Il giorno seguente andai a lavoro, mi fermai al bar prima di entrare in studio, incontrai Edoardo che mi chiese come andava con Teresa, gli raccontai tutta la storia mentre prendevamo il caffè, nel mentre entrò Marilena, una nostra ex collega d’ufficio che poi si trasferì al nord Italia.

Marilena è una di quelle donne che pur volendo noti, capelli castani quasi sul biondo, occhi scuri e penetranti, scarsa di seno una seconda a stento, ma ricompensa con un culo sporgente e sodo.

Si avvicinò a salutarci, scambiammo quattro chiacchiere e poi ci disse che doveva scappare ma che ci saremmo rivisti alla riunione e poi alla cena, mostrando un sorriso un po’ malizioso.

Edoardo mi guardó e mi disse senza giri di parole -quella ti vuole scopare lo sai, vero?
Io lo guardai e risposi che con tutti i casini che avevo per ora in testa, non era il mio pensiero, ma lui controbattè dicendo -beh sai come funziona di solito, chiodo scaccia chiodo.

Finita la riunione, durante la quale ci fu uno scambio di sguardi molto intenso tra me e Marilena, tornai a casa per cambiarmi, Teresa era ancora con il viso dispiaciuto, ci preparammo e andammo alla cena, Teresa si mise un vestito che mi faceva eccitare, un abitino corto fino a metà coscia verde petrolio che esponeva vistosamente il suo seno prosperoso, delle dècolletè blu notte laccate, capelli mossi, ed un trucco delicato sotto i suoi occhiali da vista.

Era sexy, molto sexy, mi veniva voglia di scoparmela li all’istante, ma avevo voglia di capire se il limite che aveva oltrepassato nel nostro rapporto potessi superarlo, non ho mai creduto nel “chiodo schiaccia chiodo…” mi cambiai pure io, misi un vestito nero, ci guardammo negli occhi, Teresa dopo un silenzio assordante mi disse -scusami! Non accadrà più!

Io stetti in silenzio qualche secondo poi risposi - Non ti preoccupare, poteva capitare anche a me! Ma avrai una penitenza da pagare, non sai nè quando, nè come, dovrai solo subire.

Teresa a queste parole sì zittì immediatamente, sapeva che ero molto serio e che avrei fatto tutto quello che magari prima d’ora mi ero limitato solo a pensare, perché ci eravamo promessi di non superare determinate soglie.

Arrivammo al locale, costeggiava la spiaggia con un panorama dello stretto non indifferente, la luna illuminava il mare che sembrava olio, era una serata di settembre dove l’aria era ideale per stare all’aperto, i tavoli erano da sei, nel nostro eravamo seduti con Paola e Edoardo, più Marilena e un altro collega di Torino conosciuto personalmente quella giornata.

Il locale non era riservato a noi, vicino alla zona dei bagni c'era una tavolata di ragazzi che stavano festeggiando un addio al celibato, e notai che osservano tutte le ragazze che passavano, in particolare notarono Teresa.

Durante la cena notai gli sguardi tra Marilena e Teresa che si sentiva messa da parte, si alzò e andò in bagno, così notai i commenti su di lei dei ragazzi, in sua assenza Marilena mi sfioro la mano e mi disse - ehi perché non passi da me stasera in albergo?

Io gli sorrisi ringraziandola ma avevo altri piani quella sera, così mi alzai e andai fuori nella veranda seguendo tre ragazzi della tavolata dell’addio al celibato. Usciti fuori gli feci un’offerta alla quale sapevo che non avrebbero mai rifiutato… scoparsi Teresa, gli diedi tutte le indicazioni del posto dove vederci e cosa potevano farle.

Al termine della serata Marilena ci chiese uno strappo verso l’albergo dove alloggiava così accettai senza chiedere a Teresa il parere, mentre eravamo lungo la statale, eravamo in perfetto orario, arrivati presso il primo parcheggio di sosta entrai e come immaginavo c’era l’auto con i ragazzi della serata ad attenderci, Teresa e Marilena si chiesero cosa facevamo lì ed io risposi che adesso l’avrebbero scoperto.

Scesi dalla macchina e si avvicinò uno dei cinque ragazzi, parlammo qualche secondo e poi andammo insieme verso la mia macchina aprii lo sportello ed invitai Teresa a scendere, lei capì cosa stesse accadendo mi guardò e mi disse -non accadrà più. Ed io risposi -ne sono certo, perché te la ricorderai questa serata.

Il ragazzo la prese per mano e la portò verso la loro auto, Marilena scese dalla macchina chiedendomi spiegazioni e le risposi che questa notte si sarebbe divertita nel vedere Teresa all’opera…

continua…
scritto il
2022-10-18
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