Teresa ma che combini…

Scritto da , il 2022-05-18, genere tradimenti





Luca - Ti vengo a prendere? La macchina la recuperiamo domani?

Teresa - No tranquillo tanto è tutta autostrada, tu riposati che domani hai una riunione importante.

Luca - Sicura? A me non costa nulla.

Teresa - Davvero amore mio, l’addio al nubilato di Irene sta per finire tu riposati.

Saluto Luca e riprendo con l’ennesimo brindisi, la festeggiata e le altre ragazze sono ormai disinibite dall’alcol, penso che forse sarebbe stato meglio accettare l’offerta di Luca, ma senza dubbio tra tutte sono la più lucida e comunque la serata ormai è finita. Prima di andare via vado in bagno, sento gli sguardi fissi su di me, indosso un vestito nero con la cerniera lungo tutta la parte davanti, le calze nere a rete, e dei tacchi rossi che mi rendono molto appariscente.
Mentre faccio pipì sento Irene con un’altra invitata che ho visto per la prima volta questa sera, che entrano nel bagno accanto.
Non sento però rumore di pipì ma di mugolii, tra me e me penso “ecco fatto si stanno lasciando andare”, appena esco dal bagno sento loro due baciarsi intensamente ed Irene propone alla ragazza di tornare in auto con lei, “chissà in quale vicolo si fermeranno” penso.

Prendo la mia Smart, saluto le altre e mi dirigo verso casa, la musica di Mengoni a tutto volume mi fa compagnia, il telefono mi ha abbandonato, come al solito non l’ho ricaricato prima di uscire, ed il caricabatterie è in un’altra borsa a casa. Luca per questa mia superficialità mi bacchetta sempre.
L’autostrada lunga davanti a me con qualche lampione spento e l'ebbrezza dell’aria umida di Aprile mi piace e mi rilassa, la mia mente torna al momento in cui sento quella troietta di Irene che si sta leccando con la sua amica, quella bella mora dalle labbra pronunciate, che sinceramente guardavo pure io quella sera, era molto eccitante, forse domani mi farò raccontare la loro notte di fuoco.

La spia della benzina è accesa da giorni, anche per questo Luca mi riprende sempre, ma in lontananza vedo un'insegna di un distributore di benzina così decido di fare rifornimento perché penso che con quella riserva non riuscirò ad arrivare a casa.

Entro al distributore e scendo dall'auto, mi accorgo però che l’automatico, con la mia solita fortuna è fuori servizio, inizio ad avere un attimo di panico, l‘esercizio commerciale è chiuso, intorno a me il nulla, vedo solo nel parcheggio poco distante alcune macchine ed un tir fermo, probabilmente qualche camionista si starà riposando, perché i finestrini sono abbassati e si intravedono delle luci colorate accese, magari mi potrà dare una mano.
Mi avvicino con passo lento i tacchi risuonano sull’asfalto nero.

Teresa - Scusi? Signore?

Alla mia frase urlata nel bel mezzo del niente, vedo due teste sollevarsi, mentre i due camionisti scendono dal tir penso che forse non ho avuto una bella idea. Ma non ho alternative…

Uno dei due mi chiede se ho bisogno di aiuto, capisco dal suo accento che non sono italiani.
Uno è più maturo sulla cinquantina d’anni, barba e capelli bianchi, l’altro è più giovane sui 35 anni magro e alto.
Mi fissano come una preda.

Maturo - Ti serve aiuto?

Teresa - Salve, spero di si, ho finito la benzina ma il distributore è fuori uso. Per caso avete qualche tanica di riserva?

Entrambi mi fissano il seno, l’abbigliamento, l’orario e il luogo non sono adeguati, lo so bene.

Maturo - Si certo.

Teresa - Vi pago ovviamente

Apro la borsetta per prendere il portafoglio.

I due si guardano intorno e poi si fissano sorridendo, quello più grande si appoggia al tir con le mani dietro la schiena e mi dice con aria spavalda:

Maturo - Tesoro guarda che da te non vogliamo soldi.

Mi paralizza la sua risposta. I due sorridono.

Maturo - Se vuoi la benzina prima devi farci compagnia per un po’.

Conclude la frase indicando con la mano la direzione da prendere, verso il tir. Io sempre in silenzio sono in un conflitto psicologico, se Luca sapesse in che casino mi sto cacciando, ma soprattutto non avrei mai pensato di tradirlo così.
Allo stesso tempo dopo una serata passata a quella festa tra alcool e argomenti piccanti, la scena del bagno, sono un lago in mezzo alle gambe e l’idea di trasgredire mi eccita davvero tanto, così prendo un bel respiro e decido di salire sul tir.

C’è un odore di chiuso, foto di donne nude ovunque, un lettino abbastanza grande per due con un lenzuolo e due cuscini, le luci a led blu illuminano il tutto.

Il ragazzo che non aveva detto nemmeno una parola fino a quel momento mi aiuta a salire sul tir tenendomi saldamente dal culo, nella mia testa penso che presto mi pentirò della mia scelta...

Salgono anche loro

Maturo - Datti da fare!

L’uomo maturo incita il ragazzo che annuisce sbottonandosi i jeans e capisco che è notevolmente eccitato visto l’asta dura che si intravede sotto gli slip.

Mi sorride con arroganza, mi prende dalla nuca e mi forza a prenderlo tutto in bocca, affonda il suo cazzo nella mia gola, lo sento tutto entrare e toccarmi le tonsille, quello più maturo si gode la scena.

Pompo quel cazzo con il tempo della mano del ragazzo che non mi fa prendere fiato, ho gli occhiali da vista un po’ appannati, il pompino continua così per circa 20 minuti, poi mi ferma, mi apre la cerniera del vestito sfilandolo completamente.

Mi toglie il reggiseno ed il perizoma, mi lascia addosso solo le calze,i tacchi e gli occhiali, passa il perizoma all’amico, che, toccandolo nota quanto sia umido dei miei umori.

Mi prende con forza e mi mette a pecora sul materasso

Teresa - Per favore non così, dovete mettere il preservativo!

Maturo - Zitta troia! Tu non decidi nulla.

Mi infila il cazzo lungo la mia fica umida, sussulto ad ogni colpo, le mie grida di godimento sorprendono l’autista maturo che con decisione si toglie i pantaloni.

Resto colpita alla vista di quel cazzo notevolmente più grande di quello del ragazzo, è già molto teso. Mi prende con decisione e lo pianta per qualche minuto nella mia gola, in quell’istante mi rendo conto di essere la troia di due sconosciuti.

La mia figa cola di umori ed avverto il primo orgasmo della stessa intensità di quello provato durante l’orgia con Edoardo e Paola.

L’autista esce il cazzo dalla mia bocca piena di saliva che scende lungo le mie labbra, forse vuole sostituire il giovane, invece il ragazzo si distende sotto di me tenendomi le mani dietro la schiena, sono spalmata con la testa sul suo petto, il suo cazzo dentro la mia fica che continua a grondare umori ad ogni affondo, non vedo cosa sta facendo l’autista maturo.
Ma ad un certo punto sento l’uomo puntare la sua grossa cappella anch’essa nella mia fica

Teresa - Noooo! non ho mai preso due cazzi insieme nello stesso momento.

Ma l’uomo mi prende dai capelli

Maturo - Adesso ti allargo la fica come una vera troia!

E con un colpo deciso affonda tutto dentro me.

Il mio urlo misto tra dolore e piacere risuona tra le pareti del tir, siamo tutti e tre sudati, i respiri affannati sento i colpi dentro di me accelerare, capisco che stanno per venire entrambi, così inizio a gridare

Teresa - Noooooooo, vi prego nooooooo, dentro nooooooooo… Noooooooo

Luca - Ehi amore, sveglia.

Spalanco gli occhi, sono tutta sudata, sono le 7:45, Luca si sta abbottonando la camicia è pronto per andare in studio.

Luca - Tutto bene? Hai avuto un incubo?

Tra le gambe ero un lago.

Teresa - Si.

Luca - Stasera sei all’addio al nubilato di Irene? Hai deciso che vai da sola? Hai fatto benzina?

Ho un momento di dejavu.

Teresa - La farò prima di andare al locale tranquillo.

Luca - Va bene, ci vediamo per pranzo a lavoro da te?

Teresa - Si tu vai io mi faccio una doccia con calma e poi esco anche io.

Luca mi bacia con passione e mi saluta uscendo, mi è rimasta una voglia con quel sogno… credo che mi masturberó prima di fare la doccia ed iniziare la giornata.

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