Puttana si ma affettuosa madre e moglie speciale.

Scritto da , il 2022-09-26, genere tradimenti

"Sono convinto morirò sulla tua figa" "Io voglio morire col tuo cazzo nella figa" "Ora ti sborro in bocca" "No sborrami nella figa, vengo anch'io e poi mi lecchi la raccogli e mi baci". Queste sono solo alcune frasi che provenivano dalla camera dei miei genitori. Ero distrutto dalle seghe, il mio cazzo non ne voleva sapere di tranquillizzarsi, più seghe mi facevo e più ne dovevo fare. Era una tortura. Non vedevo l'ora di avere una ragazza a disposizione per fracassarle la figa. E' difficile crederci, avevo sentito < Se vedi una stella cadere esprimi un desiderio che si può avverare> Una sera vidi una stella cadere, era luminosissima ricorrendo a quel ricordo il desiderio lo espressi veramente -Vorrei avere subito una ragazza da sposare- Non passò neanche una settimana che una ragazza di un paese vicino, bellissima, che lavorava come colf presso una famiglia di avvocati mi avvicinò per conoscermi. Io lavoravo da quelle parti, ero da solo quindi accettai di buon grado la sua compagnia. Non pensavo assolutamente al desiderio. Il giovedì pomeriggio, giornata libera per le colf, volle che andassi nella sua cameretta a visitarla perché i suoi datori di lavoro non sarebbero rientrati prima di mezzanotte. Io avevo fame di figa, ma lei aveva fame di cazzo, mi scopò lei e le sborrai nella figa, non rendendomi conto di quello che stavo facendo. Da ragazzi solitamente si cerca di vantarsi con gli amici dell'occasione capitatami. Le risposte più numerose furono "Anche tu". Questo voleva dire che anche altri l'avevano scopata. I commenti meno volgari erano riferiti alla sua voglia di cazzo "E' una puttana, scopa con tutti" "Sentite ragazzi io vado con una donna perché voglio scoparla, se scopa con gli altri non mi interessa, basta che scopa anche con me" Dopo un paio di mesi "Sono incinta" "O cazzo questo non lo avevo messo in conto" Una domenica fece scendere i genitori dal paese, gente alla buona, mi chiesero che intenzione avessi "Voglio riconoscere il bambino e voglio sposarla" Il commento della madre "Si vede che sei un bravo ragazzo" i miei genitori quando vennero a conoscenza della situazione, senza porsi domande mi intimarono di riconoscere il bambino e sposarla. Alla buona ci unimmo in matrimonio, nacque il bambino bellissimo come la mamma. I miei amici non si capacitavano di come fossero andate le cose. Vivevamo a casa dei miei ed una sera mi disse" Mi sono rotta il cazzo a vivere qui, mi sento controllata, io voglio stare nuda in casa, voglio fare l'amore con te ogni momento, mi piace il cazzo e vorrei scopare anche con altri. Qui mi sembra di essere in carcere. Io da quanto mio zio mi ha fatto conoscere la bontà del cazzo non posso farne a meno, io vorrei scopare col mondo intero". Era vero quello che dicevano i miei amici, ora però ci legava il bambino. Anche con l'aiuto dei suoi genitori riuscimmo a prendere un piccolo appartamento in affitto ed iniziammo la convivenza. Le proposi "Anna ascolta a te piace il cazzo a me la figa quindi potremmo vedere se ci bastiamo l'uno con l'altro" "Mi sta molto bene, ed ora tutte le volte che voglio mi devi scopare. La mia non è un sentimento è solo una necessità di avere un cazzo nella figa altrimenti mi manca il respiro e mi vengono le convulsioni" Cominciammo col suo sistema, quando stavo a casa la scopavo io ma quando lavoravo la scopavano gli altri. Le imposi la pillola almeno non faceva altri figli. Cercavo di darmi da fare il massimo consentito dalla mia salute ma dovetti recedere altrimenti le convulsioni sarebbero venute a me. Colpevolizzai i miei genitori che mi avevano portato alla necessità di scopare a forza di sentirli. Presi una decisione drastica "Anna scopa con chi vuoi ma lasciami stare, anzi guarda facciamo così: il bambino rimane da me , tu fai come vuoi se non hai un bagno per lavarti o un letto per dormire, questa è casa tua, il bambino lo puoi avere quando vuoi" La mattina successiva andò via e non la vidi più per un mese. Tornò una domenica mattina, voleva baciarmi ma evitai, prese il bambino che cresceva benissimo e per poco non lo mangiava. "Ti voglio fare un regalo" mi disse e mise sul tavolo un pacco di soldi, non c'era ancora l'euro. "Ho accumulato questi, sono per le spese per il bambino". "Voglio fare l'amore con te in modo appassionato come l'ultima volta, con gli altri scopo solo col preservativo e non sento nulla di affettuoso, è solo una mossa meccanica che mi soddisfa il cervello non la figa, quella me la soddisfi solo tu" Controvoglia mi prestai a quella prova, riuscì a godere mille volte, mi faceva pena "Anna questa è casa tua puoi fare quello che vuoi". Aveva messo a frutto la sua bellezza, era ricercatissima. Trovammo un compromesso, andava in quella casa due ore per sera e rientrava prima di mezzanotte. L'aspettavo in piedi per scoparla-senza preservativo naturalmente- Comprammo un appartamento. Poi scemò quella sua necessità, divenne una moglie affettuosa ed una madre speciale. Ripenso al desiderio, scopiamo tanto perché mi eccita da morire col suo corpo, con la sua bellezza e con la sua esperienza in fatto di cazzi

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