Mia madre mi vuole

Scritto da , il 2022-08-21, genere incesti

Mia madre mi vuole

Ero nella vasca da bagno e pensavo a mia madre seminuda davanti a me che mi stuzzicava. Era entrata in bagno (io non chiudevo mai a chiave la porta) e si era seduta sulla vasca. Indossava una minigonna trasparente ed era senza slip. I miei occhi non si staccavano dalla sua figa rasata, poi vagarono verso l’alto e incontrarono le sue magnifiche tette coperte solo sa un microscopico reggiseno che lasciava quasi vedere tutta l’opulenza della sua quarta misura. Il cazzo si gonfiò quasi subito e mia madre se ne accorse.
“Cosa ti piacerebbe farmi?” -mi chiese senza mezzi termini- “Di tutto e di più” -le risposi-. Lei ribattè: “Per esempio?”. “Prima di tutto vorrei asciugarmi e trovare una posizione più comoda: ad esempio un letto. Andiamoci e poi ti dico tutto”.
Era un pomeriggio molto caldo e afoso. Mia madre si alzò dalla vasca, prese il mio accappatoio e iniziò a infilarmelo. Nel frattempo, mettendomi una mano sul cazzo mi chiese come mai fosse così gonfio, grosso e duro. Le risposi che non c’era bisogno che le rispondessi visto che si era presentata nel mio bagno seminuda ed io avevo subito pensato che aveva una voglia matta di uccello. Lei mi prese per mano e si diresse verso la sua camera. “Sdraiati. Ho voglia anche di fare qualche giochino”. Me lo prese in bocca e con la lingua iniziò a solleticarmi la cappella. Poi mi disse di menarmelo mentre lei mi guardava e mi chiese cosa pensassi in quel momento. Le risposi che pensavo alle sue tette e alla sua figa. Mi sarebbe piaciuto leccarle tutte quante. E subito dopo ficcarle il cazzo nella figa calda e bagnata. "Ma che gran portone che sei" -mi rispose- chinandosi e prendendomelo in bocca. "Ho una vogflia pazza della tua figa" -le dissi- "ma anche delle tue tettone". "Mettimelo un po' nel culo prima e fammi una bella sborrata dentro". Feci mettere mia madre a pancia a terra, le feci divaricare bene le gambe, le spalmai un po' di vaselina sull'ano e piano piano la penetrai facendo su e giù con il cazzo. Lei mugolava e godeva dicendomi di spingerlo di più dentro, sino alle palle che sentiva le sbattevano sul culo. E intanto mi diceva: "Come mi piacerebbe avere un altro cazzo in bocca e due altri cazzi nelle mani... "Ehi mamma, non ti facevo così porca!". Mi rispose: "Non badare a quello che dico perchè quando godo non mi rendo conto di parlare a vanvera e di dire quello che non penso". "Adesso toglimelo da culo e passiamo alle tette. Vuoi che ti guidi io?" "Sì, amore mio bello, mia magnifica figa, dimmi cosa devo fare". "Prima di tutto inizia a leccarmi tutte e due i capezzoli e intanto fammi un bel ditalino che prepariamo anche la figa per quello che faremo dopo. Le misi tre dita dentro e intanto le dicevo: "Dimmi che sei la mia grande troia, a mia puttana, la mia bagascia, la mia zoccola e che voi il mio cazzo": E mia madre ripeteva ogni mia parola.
Ed era giunto il momento ormai della grande chiavata finale. Il cazzo mi tirava di nuovo e volevo finalmente scoparmi mia madre. La misi supina e iniziai a leccarle e a succhiarle il collo. Mi disse che le avrei lasciato dei segni e le risposi che era sufficiente un foulard leggerissimo per nasconderli. Poi, mentre le accarezzavo e le strizzavo leggermente le belle tettone, le appoggiai il cazzo sulla figa bagnatissima che entrò nello splendido buco come se lo avessi cosparso di olio. Mia madre gemette e disse solo: "Che gran bel cazzo che hai. Dammelo tutti i giorni".

Questo racconto di è stato letto 1 1 1 6 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.