Occhio che non vede immagina ed è pure peggio

Scritto da , il 2022-08-14, genere voyeur

A quel tempo potrò aver avuto si e no 16 anni. Dunque la mamma nemmeno 40. Eravamo stati a trovare dei parenti in campagna tutti quanti: padre, mamma, sorella di anni 7. Normalmente c'erano campagnoli e campagnole abbastanza "buzzicotte", quel giorno c'era una coppia dove lei avrebbe fatto arrapare pure un morto. Una quarantenne moretta, nagrolina, frizzante come la frizzina, poggiata sul tavolo della cucina campagnola e inarcata col culo in fuori, dove la gonna tendente al mini conformava 2 natiche con una morfologia mozzafiato. Solo a guardarle non poteva essere trattenuto il pensiero di tirar su la gonna, abbassare le mutande e far entrare un grosso cazzo nello sfintere anale di quell'incantevole culetto. Io 16 enne stavo andando in visibilio a guardare quella 40 enne atteggiata con disinvoltura in posizione "pecorina". Mi sono accorto chre anche mia madre non poteva non guardare quel culo e anche con un senso di invidia. Mio padre lo fissava con occhi che sembravano essere diventati un teleobbiettivo. Il marito di quella bonona se ne stava per i cazzi propri, forse proprio perchè imbarazzato da quello spettacolo che stava dando la moglie. Il tutto è durato non poco e la bonona passava dallo stare alla pecorina sul tavolo al sedersi sulla pietra del cammino, ostentando 2 cosce mozzafiato aprendole in modo fulmineo, dimodoché si vedesse e non si vedesse il fondo, dotato di mutande nere. Mi sono accorto che mia madre era tentata di emulare la sfilata sexi della bonona. Tanto che non si è fatta mancare un momento che si è poggiata sul tavolo con la pancia e tutto sommato in quella sorta di pecorina, usciva arrapante anche lei. C'è stato un momento che anche la bonona è tornata ad accasciarsi languida sul tavolo e non si sapeva più quale culo guardare, perchè nel loro genere erano arrapanti entrambi. Quello della bonona per via della corta gonna sexi e della maestria con cui metteva in evidenza i due glutei. Quello di mia madre perchè era l'esibizione di una donna casalinga, tipicamente casta, che quel giorno con fare malizioso uscitava anche lei il desiderio di tirale su la gonna, abbassarle le mutande e di proseguire sodomizzandola selvaggiamente. Anzi la considerazione che feci fu questa: inculare una come la bonona è scontatissimo. E' presumibile che lei lo prenda in culo disinvoltamente, come se stesse mangiando il gelato, mentre mia madre con un supercazzo, come quelli che si vedevano sulle riviste hard di allora, me la sono immaginata implorante di torglierglielo dal culo, che non ce la faceva a continuare a prenderlo. Tutto sommato più arrapante mia madre. Questo pensiero quel giorno mi è girato ossessivamente nella testa. dal momento che lo ho pensato. Anche in macchina, tornando a casa, non potevo non pensare a mia madre alla pecorina su quel tavolo della cucina campagnolo. Ecc... Ecc...
Ho anche pensato che mio padre pure non poteva non aver fatto certi pensieri vededno mia madre in modo "inedito". Sono sicuro che l'avere in macchina me e mia sorella costituiva una gran rottura di cazzo, dacchè se fosse stato solo con mia madre, si sarebbe infrattato in campagna per scopare di brutto mia madre. E anche mia madre deve aver pensato che i figli in macchina erano una bella rottura di coglioni, dacchè è supponibile che la fica le stava grondando di liquido atto alla lubrificazione.
Io da parte mia non vedevo l'ora di andare a "dormire" per spararmi una poderosa sega.
A raggiungere casa c'è voluto poco. Era tardissimo. Si era consumata una cena in piedi a base di salsicce allo spiedo e finalmente è capitato che mia madre si sedesse sul camino con la bonona. Si sono viste per molti minuti un paio di cosce accavallate da sturbo. E questa volta non erano quelle della bonona. A me gli occhi mi si sono messi a roteare.
La bonona faceva scorgere le mutande fulmineamente. Mia madre allargate le cosce, ha dato spettacolo duraturo. Un pittore avrebbe avuto il tempo di farci un quadro ad olio.
Arrivato il momento del letto, spenta la luce. Silenzio totale.
Io non sapevo decidermi sull'ispirazione per la poderosa sega. Avevo il cazzo che esplodeva. Il dilemma era: penso alle cosce e al culo della mamma o alla bonona?
Iniziavo la sega concentrato sulla bonona che veniva inculata selvaggiamente e di colpo la mia mente saltava di palo in frasca, immaginando mia madre inculata selvaggiamente. E l'ultima opzione era quella che di più mi faceva indurire il cazzo. Tanto che mi sono tolto di mente la bonona ed ho realizzato che tutta la sega sarebbe stata ispirata dalla mia mamma. Senza più tornare indietro con le immagini "immaginate".
Nel frattempo si erano fatte le tre di notte. La mia sega arrivata ad un ritmo che ero lì li per venire e nella mia mente avevo chiarissimamente configurato mia madre su quel tavolo da cucina campagnolo distesa a pancia addosso al tavolo e atteggiata a 90°, nell'attimo che da sola si tirava su la gonna, sono stato interrotto bruscamente. Un urlo acutissimo ha squarciato il silenzio della notte. Della durata di un attimo, ma con una timbrica acutissima. inequivocabile. Urlo tipico della donna sodomizzata, che urla nell'attimo della dilatazione dello sfintere. Io non potevo vedere cosa stesse succedendo in camera. Potevo solo immaginarlo. Da 2 anni avevo "preparato" una presa elettrica adiacente la camera da letto, in basso nella mia cameretta. Avevo grattato via il muro, fino alla carta di frangia della camera matrimoniale e ci avevo piazzato dentro un microfonino professionale sensibilissimo. Il secondo "frutto" della presa elettrica era una presa coassiale tipo TV e i fili del microfonino li avevo saldati proprio in tale presa TV. Dimodochè collegandoci l'amplificatore col "maschio TV" il segnale del microfono già sensibilissimo, amplificato tantissmo, portava in cuffia tutto quel che si sentiva in camera. Una fedeltà HI FI.
Ho collegato tutto con cura maniacale e seduto al buio nella scrivania dove studiavo, ho regolato volume e potenziometro acuti o bassi, emozionatissimo. Dall'urlo acutissimo di mia madre non era passato più di un minuto, che tutto l'aggeggio stava funzionando. Ho pensato: sarà tutto finito lì e non sentirò più un cazzo? Non era tutto finito lì. Come avevo visto sulle cassette porno, l'introduzione in sfintere fa urlare letteralmente la donna. Poi una volta entrato la donna fa scena gemendo come se la stessero scannando. Però alle 3 di notte mia mamma doveva essere silenziosa. Infatti gemeva silenziosamente. L'inculata è durata una ventina di minuti e si è capito che era andata in orgasmo al momento dell'eiaculazione dentro all'intestino. Un orgasmo lunghissimo dove ho sentito gemere mia madre in un modo che mi ha scioccato. Ricordo che sudavo freddo. Ricordo anche che la sega non me la sono più sparata, perchè quell'ansimare di donna mi aveva letteralmente sconvolto.
Ho dormito perchè morivo dal sonno, ma avevo la bocca secca dallo sconvolgimento. Il giorno dopo era domenica. Mia sorella l'è venuta a prendere la zia. Mio padre se ne è andato in azienda, come faceva anche la domenica.
Quando mi sono svegliato intorno alle 9 volevo finalmente spararmi la sega, ma ero ancora sconvolto da quel gemere sensuale in modo estremo, di mia madre. Ho dovuto abortire la sega, nell'attimo che ho risentito nell'orecchio l'urlo acutissimo. Perchè la mano mi ha cominciato a tremare, immaginando quello che non avevo ovviamente potuto vedere.
Le ho immaginate tutte le opzioni. Che mio padre avesse iniziato a farle un fisting dolorosissomo in vagina o che glielo avesse messo nel culo, spingendo dentro arrapato dalle scene di campagna con quella quarantenne bona in modo disumano. Tutte le opzioni mi turbavano così tanto da farmi abortire la sega partita benissimo.
Comunque quella sega dovevo farmela altrimenti sarei diventato pazzo trovandomi di fronte mia madre in vestaglia, come è solita stare. E con la coscia che spunta fuori. Dopo quell'esperienza campagnola e quella nottata da "urlo" se avessi visto una coscia, avrei dovuto spararmi una sega all'istante.
Mentre mi preparavo a spararmela sento bussare sulla mia porta. Mia madre ha chiesto di entrare. Che le dicevo di no? Lo sappiamo che "giustificatio non petita colpa manifesta".
Mia madre nientedimeno voleva giustificare lo strillo acutissimo che aveva squarciato il silenzio della note fonda. Non capisco perchè, ma sentite cosa si è inventata:
- Marco, stanotte hai sentito lo strillo, vero? Prima che rispondessi si o no, come volevo rispondere, dicendo che dormivo profondamente, ha continuato: - sai nel letto c'era un mio orecchino aperto e la spilla mi si è piantata tutta quanta sul petto mentre mi giravo.
Io avevo il cazzo dritto come mai ce lo avevo avuto.
Senza pensare a quello che stavo facendo minimamente ho tirato via il lenzuolo ostentando alla mia mamma un cazzo super arrapato e le ho detto: - mamma, dopo quello strillo il cazzo mi è diventato così e non mi si è più mosciato. Non venirmi a raccontare che dopo quella scena della bonona mora in campagna, alla pecorina sul tavolo della cucina, tuo marito non ha avuto voglia di mettertelo nel culo? Altro che spilla dell'orecchino che ti ha fatto urlare. Inventane un'altra mamma. Al che lei mi ha chiesto se anche a me avesse fatto effetto vedere quella donna china sul tavolo. Ho risposto: - come faceva a non farmi effetto? Però mi ha fatto più effetto quando ti ci sei messa tu china sul tavolo. Lei: - la mamma ti fa effetto? Io: - a mà, sei un pezzo di sorca da paura. Lei compiaciuta: - tra la mamma e quella signora, chi sceglieresti? Io - Mamma, mi stai fecendo una domanda del cazzo. Io non ne posso più, il cazzo mi sta scoppiando. Se non mi faccio una sega subito mi scoppia sul serio. Vattene via mamma, per favore, che mi faccio sta sega. Lei: - che ti vergogni a fartela davanti a me? Io: - me la farei pure davanti al papa in questo momento. E ho cominciato a menarmelo, mettendoci la saliva sulla cappella. Dopo parecchio su e giù non accadeva un cazzo di che. Quando mia madre ha cominciato a dirmi che l'urlo era dovuto al dolore della penetrazione dietro, il ritmo è aumentato. Poi ha cominciato coi particolari: tuo padre mi ha fatto uscire le lacrime. Duro come quella sera che ha visto la mora bonona in campagna, non ce l'ha avuto mai. E stavo lì lì per eiaculare. La ciiliegina sulla torta è stato quando languida mi ha detto che ... le è uscito tanto sangue. A queste parole è stata un'esplosione di sborra, che ho inondato il letto.
Non ho osato dirle che avevo sentito tutto il suo orgasmo dall'amplificatore, collegato col microfono affondato nel muro fino alla carta di frangia della camera da letto.
Anche perchè dopo la sborrata, istantaneamente mi è passato tutto il fremere sessuale con oggetto mia mamma. Anche quello con oggetto la bonona quarantenne, a dire il vero.
Mi ha sorpreso la malizia di mia madre col particolare delle lacrime e del sangue che le era uscito. Ricordo che una puttana sessantenne, a casa della quale ero stato, per farmi fare un sega, ricorse proprio a questi particolari per farmi venire. Mi disse che quando la inculava il marito la faceva piangere con le lacrime e che quando lo tirava fuori, veniva giù tanto sangue. L'argomento fa presa sempre. Anche la mia donna delle pulizie attuale, spesso mi stuzzica con questo argomento, cha fa presa sul maschio. Non parla di lei, ma della sua amica. Mi si è messa a dire: - mm! conosci no Franca? Io glelo avevo detto di stare attenta con tutti quei maruani, con cui lei si mette a ballare. Sere fa li ha fatti salire 2 in casa e ancora si torce. Se la sono fatta uno davanti e uno dietro e si è ritrovata che le è uscito tanto sangue, che voleva andare al pronto soccorso, sia dalla vagina che da dietro. Io ho subito traslato il discorso verso lei. A te Marilena ti capitano queste cose? Lei: - mi capitavano quando ero ancora a tiro. (Oggi è quasi settantenne). Quelli dell'età mia ce l'hanno talmente moscio, che per metterlo dentro ci vorrebbe la gru. Quelli giovani figurati se mi farebbero uscire il sangue a me? Al che io l'ho buttata là: - senti Marilena il mio amico che ti ha vista, quando eri venuta due settimane fa a pulirmi casa, l'hai fatto arrapare. Glielo posso dare il tuo numero? Lei: meglio di no. Che è quello che mi dicevi ce l'ha enorme e ha fatto i soldi con le donne ricche? io: - si è lui. Ti si farebbe molto volentieri. Ti pagherebbe pure. Lei: - poi i soldi che mi dà non mi bastano per andare dal ginecologo a farmi rimettere a posto.
Mentre mi diceva questo mi sono sparato una sega. Davanti a lei.
Ho saputo che il mio amico l'ha fatta venire a casa sua, con la scusa delle pulizie e che quando ha visto quanto ce lo avevo grosso e lungo, non se ne è fatto niente. Di cazzi ne aveva presi così tanti e grossi, che aveva già subito la plastica della vagina e un intervento per lacerazione del retto.
In seguito me lo ha confidato lei stessa e anche quell volta ci è scappata una sega, che ho dovuto farmi, perchè mi raccontò cosa provò quella volta della lacerazione del retto.
Le femmine sono tutte uguali: Mamme, donne dele pulizie, puttane. Sanno cosa ci turba e non si lasciano scappare l'occasione di turbarci.

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