Io tu e il flamenco (Starman & Flying Kitty)

Scritto da , il 2022-08-12, genere etero

Io tu e il flamenco (Starman & Flying Kitty)

*** Scritto da Starman & Flying Kitty ***

* Flying Kitty *

Ho le castañuelas nelle mie mani, la femmina nella mano destra, il maschio in quella sinistra, per produrre il classico ticchettio secco, rapido, insistente di questa musica gitana.
Il movimento del mio corpo seguirà il ritmo della chitarra e della cantaora, con il suo canto profondo, facendo uscire tutti i suoi sentimenti trasmettendoli agli spettatori.
Starò in mezzo alla sala, col mio vestito nero a pois, aderente lungo il mio corpo fino alla caviglia, adornato con le faralaes posizionate sulla gonna e sulle maniche e la lunga bata de cola che struscerà sul pavimento.
A coprirmi le spalle il classico Mantón de Manila.
La scollatura non è troppo ampia, ma tanto basta per fare intravedere la generosità del mio seno.
I capelli a crocchia raccolti, orecchini da zingara, labbra rosse.
Gli occhi degli spettatori saranno tutti su di me, senza distinzione tra uomini e donne, la musica, il canto ed il ballo sono una calamita che non lascia prigionieri.
Tocca a me, le balze della gonna frusciano a tempo di musica, i miei tacchi hanno iniziato una danza infernale.. ritmica, lenta, frenetica,lenta...
Magnetica.
Ti afferra, come una calamita, ti cattura , scopro le caviglie sottili segnate dal cinturino delle scarpette.
Scatti felini, mille ricami disegnati nell'aria dalle mani...
Io, la musica, il violino stridulo, il tam tam... il silenzio.
Il mento alto a sfidare la platea ammutolita...
Il battito delle mie mani... il flamenco la fa da padrone.
Lo spettacolo finisce... la sala scura si svuota, solo una luce ad illuminare il centro, lì in mezzo sono seduta, ancora accaldata, sudata, piccole gocce di sudore colano dalla tempia, lungo il trago ed il lobo, seguono verso la parte posteriore della mandibola, per scivolare lungo il collo per poi dirigersi verso la scollatura e sparire tra i miei seni.
L'emozione dopo ogni ballo è quasi paragonabile a quella sensazione dopo un amplesso.
Nell'oscurità della sala sento il tuo sguardo su di me, hai memorizzato ogni mio movimento delle mani, ogni ritmico tocco del taconeo dei miei tacchi.
Mi alzo, volgendo lo sguardo verso di te. Lentamente mi avvicino, mettendo le mani dietro la schiena riesco a fare scendere la zip del mio vestito che lentamente scivola giù ad ogni mio passo, fino alle caviglie.
Tolgo la peineta che teneva i miei capelli che cadono sulle mie spalle.
Faccio un  rapido movimento con le scarpe per fare riecheggiare per la sala vuota il classico taconeo.
Vieni verso di me, deciso, mi abbracci e mi guardi deciso negli occhi.
Poi osservi l'ennesima gocciolina di sudore che compie lo stesso percorso dalla tempia fino a dentro il reggiseno, ma prima di scomparire con la lingua la fermi, e procedi facendo il percorso inverso, dalla scollatura, sullo sterno, sul collo, sulla mandibola, fino all'orecchio.
Ti soffermi sul lobo come se fosse il labbro inferiore della mia bocca, lo  succhi e lo stuzzichi delicatamente con i denti.
Infili gentilmente la lingua nell'orecchio, percorri i solchi con tenerezza. Mormori un soave "Mi fai impazzire".
Nel silenzio  della sala si sente il soffice rumore del reggiseno che cade sul pavimento di legno. Immergi il tuo viso nella mia scollatura, imperlata di sudore, annusi profondamente l'odore della mia pelle, con le mani afferri i miei seni.
Li accarezzi in modo graduale,  partendo dalla parte più esterna, per poi raggiungere il capezzolo.
Movimenti circolari leggeri, sia con le mani che con la lingua, cominciano a stimolare il piacere, la tua saliva rende lucide le areole, i capezzoli sono irti e non perdi tempo a strizzarli e succhiarli. 
Piccole scosse di piacere mi attraversano, la stimolazione del capezzolo arriva nell'area del cervello che controlla l'eccitazione, la stessa area che si accende quando il clitoride è  stimolato, le due aree sono connesse.
Sento inumidirmi tra le cosce, sento un forte odore di sesso, lo senti anche tu, la mano destra abbandona il seno e scivola nello slip per controllare il mio stato d'eccitazione.
La mano non incontra resistenza, due dita scivolano dentro, un soffocato mugolio di piacere esce dalla mia bocca, mentre mi mordo il lato superiore del labbro.


* Starman *

Da quel giorno che ti ho vista su quel palco, sei diventata "la mia ballerina di flamenco", la tua grande passione e che hai fatto conoscere anche a me.
Il flamenco che può esprimere sofferenza e malinconia, ma anche energia, passione e sensualità.
Tra poco ti raggiungerò staremo insieme, anche se per poco tempo, momenti meravigliosi, rubati alla nostra routine quotidiana delle nostre vite separate.
Come sempre, mi accoglierai indossando il tuo vestito da ballerina di flamenco e ballerai per me, sì solo per me, perchè sai che amo vederti ballare.
Con il tipico sottofondo musicale, salirai sul tavolo e inizierai a danzare su quel ritmo prima lento e poi sempre più incalzante, accompagnato dal battito delle tue scarpette.
Già, le tue scarpette nere con quel cinturino che mi piacciono da impazzire e non ti faccio mai levare, neanche quando sei completamente nuda.
Tu lo sai e il picchiettio sul tavolo, prima lento e poi più veloce, per attirare la mia attenzione sui tuoi piedi e sulle tue caviglie, ora appena scoperte.
Continui nella tua frenetica danza sensuale e lentamente e maliziosamente sollevi la gonna, lasciando alla mia vista le tue bellissime gambe.
Il tuo sguardo serioso e intenso su di me, quasi a sfidare la mia volontà di resistere, alla voglia di prenderti.
Resisto, mi sforzo, ma poi cedo e ti prendo in braccio per adagiarti sul letto.
La musica in sottofondo continua e inizio lentamente a spogliarti, ora sei nuda davanti a me, in tutto il tuo splendore.
Ora le nostre labbra s'incollano in un lungo e appassionato bacio.
Ti bacio sul collo e poi piano piano più giù, ora mi soffermo sui tuoi morbidi seni, succhio avidamente i tuoi capezzoli, mentre le tue mani scompigliano i miei capelli, stringendo la mia testa a te.
Sento il tuo respiro farsi sempre più ansimante, mentre continuo a scendere baciando il tuo ombelico.
I tuoi gemiti aumentano di intensità e le tue mani ora scorrono sulla mia schiena, lasciando qualche dolce graffio.
La nostra eccitazione è alle stelle, continuo a solcare la tua calda e profumata pelle e la mia bocca scende ancora più in basso , sono tra le tue cosce.
Ma che ora si è fatta? Diavolo, devo andare al lavoro.
Mi sono perso, nei ricordi dei nostri meravigliosi incontri.
Ora sei lontana e non ci vediamo da molti mesi, ognuno imprigionato nella sua quotidianità.
Ho tra le mani le tue nacchere e continuerò a pensare alla mia "ballerina di flamenco!

https://youtu.be/5BN8Rjeb02U

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