Pacco Amazon

Pacco Amazon appena arrivato. Non vedo l’ora di scartarlo. Salgo in casa, tiro la linguetta ed esco fuori la busta con la mia nuova collezione di slip supercolorati!.
Non sono un particolare fan degli slip, ma da tempo stavo cercando dei micro slip, a vita bassa, che fossero quasi inesistenti.
Li controllo, dalla qualità non mi sembrano un granchè, ma per quello che sono costati penso vadano più che bene.
Scappo in camera da letto, facendo scivolare contestualmente i bermuda così da rimanere già nudo davanti allo specchio.
Tiro fuori lo slip verde, lo indosso; bene il contatto con la pelle, è fantastico, sono così leggere che se scorreggio si sfondano, ma sono contento di questa caratteristica; mi volto per guardarmi davanti e mi rendo conto che le mutande sono totalmente trasparenti!
Eppure il modello in foto non mostrava tanta trasparenza! Poco male, saranno mutande utili e giochi divertenti.
Decido di giocare subito, così indosso quelle gialle, poi i bermuda e scappo al centro commerciale, alla ricerca di un negozio di abbigliamento dove qualche giorno fa avevo notato una nuova commessa, forse appena maggiorenne, timida, del tipo che ci faccio qui, a svolgere quel ruolo solo per racimolare qualcosa con un lavoretto estivo.
Entro e in modo educato chiedo consigli per dei pantaloni chiari.
Ne scelgo un paio e vengo indirizzato al camerino. Entro e al solito mio lascio la fessura nella tenda cosi da dare possibilità di poter sbirciare dentro a chi passa.
Mi spoglio, e scappello il pisello: la cappella non aspettava altro così da richiamare subito il sangue a sè.
Provo il primo paio, preso consapevolmente una taglia in meno, e quando la commessa mi chiede come vanno, non perdo tempo e scosto la tenda, chiedendo a lei cosa ne pensasse.
La guardo attraverso lo specchio e anche lei constata la necessità di una taglia in più; mi chiude la tenda e mi dice di andare a prendermi la taglia successiva. Torna poco dopo, e li mi faccio trovare con solo le mutande, porgendole immediatamente i pantaloni precedenti e prendendo la nuova taglia.
Mi vesto davanti a lei che fa finta di guardare altrove; io da parte mia, la coinvolgo chiedendo se eventualmente ci fosse un altro modello, e, perdendo contestualmente tempo, mi tendo i pantaloni sotto il pisello, portando attenzione al pisello, lei si gira una volta ancora, nel momento in cui il mio pisello, cerca di dare un cenno di risveglio e solcando la mutanda trasparente, cambia posizione.
La commessa balbetta qualcosa e scappa a prendere altri pantaloni.
Quando ritorna, le dico che questi mi piacciono, ma voglio provare quelli che ha portato, così tiro giù i pantaloni, sfilo le gambe e porgo i pantaloni alla commessa. Lei rimane impietrita nel notare che dal micro slip fa ormai capolino la cappella.
Istintivamente mi lancia il vestiario che ha in mano e mi chiude la tenda.
Dopo avere provato quell’ennesimo capo, esco dal camerino con il pisello completamente eretto, affogato dal tessuto del mio bermuda e vado a pagare.
Lei paonazza in viso, cerca di fare l’indifferente, pago, le faccio un occhiolino e vado via.
Queste mutande mi piacciono!

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