Racconto n. 8 "L'insoddisfatta"
di
Laura566
genere
orge
Racconto n. 8 “L’insoddisfatta”.
Telefono a Vanni e gli dico che farò sesso solo con lui. Lui mi dà appuntamento in centro e io gli rispondo che non sarebbe il caso che ci vedessero insieme. Lui sicuro di sé, mi risponde che non ci vedranno e inoltre, si raccomanda che non indossi le mutandine.
Ci incontriamo, ma lui mi sbatte in un androne semi deserto. Io lo guardo in modo interrogativo e sto per dirgli qualcosa, ma mi chiude la bocca con un bacio appassionato con la lingua.
Io gli rispondo, lui va giù alla mia gonna, me la tira su e viene fuori la mia fica già bagnata.
Lui invece mi mette la mano sul suo pacco e mi fa sentire la sua erezione. Ancora, io sto per dirgli qualcosa, ma lui tira fuori il suo cazzo, mi fa allargare una gamba e mi penetra e a me sfugge subito un gemito. Lui, allora mi mette una mano sulla bocca perché a pochi passi da noi, passa gente che va verso i negozi lì vicino.
Lui continua a penetrarmi prima lentamente, poi veloce e mentre sto per arrivare all’orgasmo, si rimette a muoversi lentamente. Io gli dico che voglio godere, ma data la sua mano, escono solo dei borbottii incomprensibili.
Poi, mi dà un ultimo colpo, lui viene dentro di me e anche io vengo. Poi, mi tira giù la gonna, lui rimette dentro il cazzo e ritorniamo fuori.
A quel punto, gli dico perché l’ha fatto? E Vanni mi risponde perché è stato estremamente eccitante e lui aveva voglia di godere, di trasgredire, quasi di essere scoperto.
Io gli rispondo che lo è stato, però dall’altro lato è stato anche molto pericoloso. Lui mi risponde che è vero, ma che però è stata proprio una soddisfazione che non avessi le mutandine e che fossi già fradicia a quella maniera.
Io gli dico che è per quello che porto i salvaslip.
Mi dice che vuole fare una cosa ancora più pericolosa quindi andiamo in un bar e andiamo in maniera singola nel bagno. Ci chiudiamo dentro, mi metto a pecorina appoggiata al lavandino, lui da dietro, mi fa sentire il suo cazzo duro e mi penetra senza neanche inumidirmi il buchino con la saliva. Mi scappa un grido perché mi ha fatto male, poi si ferma per farmi sentire tutto il suo cazzo nella sua lunghezza. Poi, si muove, facendomi gemere contro la sua mano che ha messo sulla mia bocca.
Io stò godendo e da un lato, non riconosco, questa donna sfrontata che pensa solo al piacere e a null’altro.
I suoi assalti continuano finché non mi viene tutto dentro e a me sfugge un gemito che comunque si sente attraverso la mano di Vanni.
Lui prende della carta igienica per pulirmi il culo. Mi dice che è stato fantastico.
Per la prossima uscita ha altre idee su dove andare, ma io gli dico che per una volta vorrei stare comoda a casa, visto che, mio marito è fuori per lavoro.
Lui mi dice che debbo allargare i miei orizzonti ed esce. Poi, dopo dieci minuti esco anche io, che nel frattempo mi sono calmata e non mi sembra più di avere la faccia rossa dal piacere.
Mi ritrovo con Vanni in auto e mi dice che a lui, piace fare queste cose, ma anche altre, come ad es. condividere la sua donna con un altro uomo oppure andare nei club per scambisti.
Io gli dico che non sono persona da fare cose del genere, ma lui mi ricorda il mio video con due uomini. Gli rispondo che volevo fare sesso con due uomini, non certo il video, che mi ha sputtanato in tutto il paese.
Vanni mi dice che dal video si vede che sono una lussuriosa e che quello che mi propone aumenterà ancora di più il mio piacere.
Io gli rispondo che ho paura che mi facciano ancora dei video, non lo sopporterei. Lui mi assicura che non accadrà.
Mi riporta a casa e mi dà appuntamento per il giorno successivo dicendomi di vestirmi in maniera succinta, con biancheria di pizzo e calze autoreggenti.
Viene il giorno dopo e mi porta a un parcheggio di un supermercato della città vicina.
Io gli dico che vorrei andarmene, lui mi risponde di no. Mi dice di masturbarmi e io mi tiro su la gonna e mi infilo le dita nelle mutandine e nel mentre lui mi benda.
Mentre, sono lì occupata a gemere e godere, sento una mano che mi tocca. Chiedo a Vanni, se sia lui, ma lui dice di no e mi dice che si tratta di un amico.
Io mi irrigidisco e lo sente anche il tizio. Quindi, Vanni mi bacia, mi tocca il seno, in particolare mi stringe i capezzoli e io gemo senza ritegno mentre sento le mani dell’amico infilarsi nelle mie mutandine. Io lo lascio fare e quello mi masturba come se mi conoscesse da sempre portandomi ad un orgasmo bestiale.
Poi, sento vicino alla mia bocca un cazzo, Vanni mi dice di prenderlo in bocca, lo faccio, ma scopro che non è il suo, ma quello del tizio cioè Simone mi dice.
Io succhio, succhio è un discreto cazzo certo, non come quello di Vanni. Lui grugnisce dal piacere e mi dice che sono proprio brava.
Poi, mi avverte che stà per venire e io ingoio come ormai ho imparato a fare.
Dico a Vanni che spero che a questo punto mi scopi e mi dice che ora lo farà Simone.
Io sto per dire qualcosa, quando una lingua sconosciuta cioè quella di Simone mi entra in bocca e io rispondo mentre lui mi tocca con una mano il seno e con l’altra la fica.
Mi masturba ancora, facendomi godere ancora una volta. Poi, mi fa sentire il suo cazzo sul monte di Venere, è già duro e più grosso di prima. Tira giù il sedile e mi penetra, mi penetra non lasciandomi scampo. E’ uno scopatore esperto e vengo diverse volte finché per non sporcare l’auto, toglie il cazzo della fica e me lo mette in bocca per ingoiare il suo sperma.
Sono ancora bendata e dico a Vanni e Simone, che certo, in questa maniera, ci vedono e lui mi dice che proprio lì stà il bello. Anzi, mi dice che si è creato un piccolo pubblico di uomini che si sono masturbati tutto il tempo.
Io non so che dire, sì ho goduto, ma dall’altro lato, mi sembra troppo, mi sembra così di essere diventata una donnaccia.
Lo dico a Vanni e quindi ce ne andiamo con anche Simone da lì e andiamo a casa mia. Io, in verità, vorrei parlare con Vanni e dirgli che vorrei fare sesso solo con lui, visto che, con Simone, l’ho già fatto.
Vanni sicuro di sé ci porta a casa mia. Non faccio a tempo a entrare che Vanni mi spoglia, mi mette a pecorina e mi incula, mentre Simone si mena il cazzo, che in poco tempo, si indurisce e mi mette in bocca, da succhiare.
Io sto godendo moltissimo non c’è che dire.
Vanni mi dà l’ultima inculata, sborrando dentro di me e allo stesso tempo ricevo in bocca la sborra di Simone.
Tutti e due si complimentano con me. Io arrossisco, non so che dire, da un lato mi sembra quasi di essere una porno-star e glielo dico. Loro mi dicono di no, che sono una donna, a cui, piace il cazzo e che debbo accettare questa verità.
Dico di essere stanca, quindi vado a letto, mentre i due uomini se ne vanno.
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