La mia amica Cinzia
di
CALIPPO1970
genere
voyeur
Ciao a tutti, oggi voglio raccontarvi di una storia che si è ripetuta più e più volte quando abitavo nella mia vecchia casa di campagna. Il racconto riguarda la mia vicina di casa di nome Cinzia, una ragazza di 30 anni con un fisico molto bello e soprattutto con un seno enorme...credo porti una quinta. Capelli corti e color mogano, bocca molto attraente ma soprattutto...molto disinibita!!!
La conosco fin da quando eravamo bambini e uscivamo con le rispettive famiglie e molti altri amici per lunghe gite in montagna; ma non è di questo che vi voglio raccontare.
Mi ha sempre attratto sessualmente e ho sempre avuto una voglia immensa di tuffarmi tra le sue enormi bocce, una volta, durante una delle nostre gite, ci trovammo a giocare vicino ad un ruscello (avevamo circa 16/17 anni) e giocavamo a bagnarci con l'acqua gelata, ad un certo punto spuntarono due enormi capezzoli duri come il ferro e arrossì fortemente quando si accorse che la cosa aveva fatto svegliare il mio amico tra le gambe....portavo pantaloncini corti e ci avrei messo un attimo ad estrarlo per farglielo vedere in tutta la sua erezione ma lei sviò con scioltezza e andò a cambiarsi la maglietta fradicia lasciandomi di proposito in quella situazione con i neuroni a mille!
Qualche anno dopo ci trovammo ad una festa a casa di un amico per il capodanno...a lei piaceva molto il vino ed era già capitato che dopo qualche bevuta passasse fuori ma quella sera mi sorprese davvero...
Verso la mezzanotte la taverna dove si svolgeva la festa era semideserta, eravamo in 5 a ballare sfrenatamente un ritmo dance anni 90 e ad un certo punto decisi di andare in bagno per scaricare un po' di alcol...mi addentrai nel corridoio laterale e raggiunsi l'ultima porta in fondo sulla destra dove c'era il bagno...quando feci per abbassare la maniglia capii che la porta era bloccata da qualcosa allora bussai e chiesi chi c'era...una visione spettacolare quando un mio amico si affacciò e mi disse...piano, non dir niente e vieni dentro!
Al mio ingresso abbassai lo sguardo e vidi Cinzia sdraiata sul tappeto con la camicia completamente sbottonata e senza reggiseno (probabilmente non lo aveva nemmeno messo prima di uscire) completamente eccitata che si faceva palpeggiare da 4 dei miei amici che mi invitava a toccarla dove volevo...era difficile trovare un posto perchè c'era Massimo che le accarezzala dolcemente la patata da sopra i pantaloni, Marco, che neanche mi aveva visto entrare, che le stava leccando un capezzolo turgido, Andrea era intento a limonarla e con una mano le massaggiava una gamba e infine Pasquale che si stava toccando il pisello con una mano e con l'altra le palpeggiava la tetta a cui Marco le stava leccando il capezzolo. Diciamo che lo spazio rimasto non era moltissimo ma il mio occhio cadde sull'altro grosso seno che aveva un capezzolo moscio e un lobo capezzolare grande come una pesca, bello, scuro e soprattutto....libero!!!
Mi ci buttai come un aereo in picchiata e cominciai a strofinare il mio naso in senso orario fino a quando diventò duro come un sasso e lungo come un fagiolo borlotto...lei mi disse. bravo...così...e poi sentii una mano che si stava infilando nei miei pantaloni...a quel punto incominciai a leccare roteando la mia lingua intorno al capezzolo e lei insistentemente continuava a farmelo diventare sempre più duro....avvicinò la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrò quanto le piaceva farsi leccare da me...la mia eccitazione era al massimo e dopo qualche minuto gli schizzai tutto lo sperma che avevo accumulato da giorni sulla mano che aveva infilato nei miei boxer. Fu una serata fantastica e non me la dimenticherò mai.
Da quella volta lei fece sempre più la "distante"...la nostra compagnia si divise e non ci frequentammo più. Lei restava sempre la mia vicina di casa però e trovava sempre il modo di farmi arrapare.
Quasi tutti i giorni la vedevo tornare dopo il lavoro e la spiavo anche con il binocolo mentre scendeva dalla macchina e andava in casa, per poter riprovare la sensazione di assaporare il suo grosso seno.
Capitava spesso che mi masturbavo anche soltanto nel vederla camminare verso casa...lei lavora in ufficio e quindi l'abbigliamento che porta abitualmente è piuttosto sexi...vestitini, tacchi e quant'altro di molto attraente.
Posso continuare la mia storia per raccontare di quando una volta d'estate era a casa da sola perchè i suoi genitori erano in vacanza...lei ha la finestra del bagno proprio di fronte alla finestra di camera mia...lei piano terra e io primo piano quindi la osservo dall'alto. Quel giorno mi vide alla finestra e io la salutai da lontano (le case sono staccate di almeno 10 metri l'una dall'atra), poi lei entrò in casa e io rimasi lì per spiare i suoi spostamenti con un inizio di erezione tra le gambe che mi aveva procurato solo guardando i suoi abiti...portava due sandaletti con tacco e un paio di pantaloni a vita bassa, mentre sopra aveva una camicetta nera molto sbottonata.
Dopo qualche minuto di attesa si alzò la tapparella del bagno e si aprì leggermente la finestra, io cercai di non farmi vedere ma credo che lei si accorse di me perchè si bloccò un attimo pensierosa e poi si girò facendo finta di nulla...a questo punto vidi che aveva lasciato la finestra semiaperta e si era seduta per fare pipì...corsi nell'armadio a prendere il mio binocolo e mi nascosi dietro le tende della mia camera mentre cercavo di mettere a fuoco l'obiettivo...una volta finito il suo bisognino si alzò dal water e mi fece intravedere il pelo scuro prima di sollevarsi le mutandine e girarsi in direzione del lavandino...a quel punto vidi che non erano semplici mutandine ma un bellissimo perizoma nero, di quelli con l'anellino in metallo per unire i tre lembi posteriori....il mio uccello non si tratteneva più e me lo tirai fuori da un lato delle mutande, spostai la tenda così che potesse vedere la mia eccitazione nel caso si fosse girata. Lei continuò le sue operazioni di lavaggio e poi sparì dalla mia vista mentre io continuavo a menarmelo nella speranza che fosse riapparsa da un momento all'altro.
Ad un certo punto la vidi sbucare dal terrazzo che portava verso il giardino esterno con in mano dei panni da stendere e si recò verso i fili per appenderli ad asciugare...aveva la camicetta completamente sbottonata e un reggiseno nero che faceva fatica a contenere le sue enormi tette e camminava con i pantaloni che le arrivavano fin sotto la metà delle natiche per far vedere quello stupendo tanga che aveva indossato la mattina sicuramente per sentirsi strofinare le grandi labbra mentre era seduta sulla sedia della sua scrivania. Si accorse di me perchè dal binocolo scorsi la sua espressione con occhi languidi e notai che roteava la sua lingua sulle sue labbra piene di rossetto per farmi arrapare...io ero già bello carico e allora scostai del tutto la tenda della mia portafinestra e le feci vedere il mio lungo uccello mentre lo stavo scappellando velocemente....ero fuori di me, non capivo più nulla...ero lontano e avrei avuto voglia di saltarle addosso come a quella festa di qualche anno prima...lei continuava a fare movenze per farmi arrapare fino a quando uno schizzo enorme si stampò sul vetro della finestra e io chiusi gli occhi per immaginare che lei fosse li davanti a me per bere tutta la mia sborra bianca come il latte. Dopo l'estasi del momento riaprii gli occhi e non la vidi più quindi di scatto mi spostai per paura di essere visto da altre persone...riapparse un attimo dopo alla finestra del bagno con un fazzoletto bianco in mano e fece finta di allungare la mano per porgermelo...io le mandai un bacio con la mano e le feci capire che era stato stupendo!!!
Ancora adesso mi capita di spiarla dalla mia finestra e lei mi fa capire che le piace essere guardata...quando però ci incrociamo facciamo finta di niente e a volte fatica anche a salutarmi....a me non interessa perchè solo il fatto di avere questa complicità a distanza mi soddisfa ancor più che fare del vero sesso!
La conosco fin da quando eravamo bambini e uscivamo con le rispettive famiglie e molti altri amici per lunghe gite in montagna; ma non è di questo che vi voglio raccontare.
Mi ha sempre attratto sessualmente e ho sempre avuto una voglia immensa di tuffarmi tra le sue enormi bocce, una volta, durante una delle nostre gite, ci trovammo a giocare vicino ad un ruscello (avevamo circa 16/17 anni) e giocavamo a bagnarci con l'acqua gelata, ad un certo punto spuntarono due enormi capezzoli duri come il ferro e arrossì fortemente quando si accorse che la cosa aveva fatto svegliare il mio amico tra le gambe....portavo pantaloncini corti e ci avrei messo un attimo ad estrarlo per farglielo vedere in tutta la sua erezione ma lei sviò con scioltezza e andò a cambiarsi la maglietta fradicia lasciandomi di proposito in quella situazione con i neuroni a mille!
Qualche anno dopo ci trovammo ad una festa a casa di un amico per il capodanno...a lei piaceva molto il vino ed era già capitato che dopo qualche bevuta passasse fuori ma quella sera mi sorprese davvero...
Verso la mezzanotte la taverna dove si svolgeva la festa era semideserta, eravamo in 5 a ballare sfrenatamente un ritmo dance anni 90 e ad un certo punto decisi di andare in bagno per scaricare un po' di alcol...mi addentrai nel corridoio laterale e raggiunsi l'ultima porta in fondo sulla destra dove c'era il bagno...quando feci per abbassare la maniglia capii che la porta era bloccata da qualcosa allora bussai e chiesi chi c'era...una visione spettacolare quando un mio amico si affacciò e mi disse...piano, non dir niente e vieni dentro!
Al mio ingresso abbassai lo sguardo e vidi Cinzia sdraiata sul tappeto con la camicia completamente sbottonata e senza reggiseno (probabilmente non lo aveva nemmeno messo prima di uscire) completamente eccitata che si faceva palpeggiare da 4 dei miei amici che mi invitava a toccarla dove volevo...era difficile trovare un posto perchè c'era Massimo che le accarezzala dolcemente la patata da sopra i pantaloni, Marco, che neanche mi aveva visto entrare, che le stava leccando un capezzolo turgido, Andrea era intento a limonarla e con una mano le massaggiava una gamba e infine Pasquale che si stava toccando il pisello con una mano e con l'altra le palpeggiava la tetta a cui Marco le stava leccando il capezzolo. Diciamo che lo spazio rimasto non era moltissimo ma il mio occhio cadde sull'altro grosso seno che aveva un capezzolo moscio e un lobo capezzolare grande come una pesca, bello, scuro e soprattutto....libero!!!
Mi ci buttai come un aereo in picchiata e cominciai a strofinare il mio naso in senso orario fino a quando diventò duro come un sasso e lungo come un fagiolo borlotto...lei mi disse. bravo...così...e poi sentii una mano che si stava infilando nei miei pantaloni...a quel punto incominciai a leccare roteando la mia lingua intorno al capezzolo e lei insistentemente continuava a farmelo diventare sempre più duro....avvicinò la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrò quanto le piaceva farsi leccare da me...la mia eccitazione era al massimo e dopo qualche minuto gli schizzai tutto lo sperma che avevo accumulato da giorni sulla mano che aveva infilato nei miei boxer. Fu una serata fantastica e non me la dimenticherò mai.
Da quella volta lei fece sempre più la "distante"...la nostra compagnia si divise e non ci frequentammo più. Lei restava sempre la mia vicina di casa però e trovava sempre il modo di farmi arrapare.
Quasi tutti i giorni la vedevo tornare dopo il lavoro e la spiavo anche con il binocolo mentre scendeva dalla macchina e andava in casa, per poter riprovare la sensazione di assaporare il suo grosso seno.
Capitava spesso che mi masturbavo anche soltanto nel vederla camminare verso casa...lei lavora in ufficio e quindi l'abbigliamento che porta abitualmente è piuttosto sexi...vestitini, tacchi e quant'altro di molto attraente.
Posso continuare la mia storia per raccontare di quando una volta d'estate era a casa da sola perchè i suoi genitori erano in vacanza...lei ha la finestra del bagno proprio di fronte alla finestra di camera mia...lei piano terra e io primo piano quindi la osservo dall'alto. Quel giorno mi vide alla finestra e io la salutai da lontano (le case sono staccate di almeno 10 metri l'una dall'atra), poi lei entrò in casa e io rimasi lì per spiare i suoi spostamenti con un inizio di erezione tra le gambe che mi aveva procurato solo guardando i suoi abiti...portava due sandaletti con tacco e un paio di pantaloni a vita bassa, mentre sopra aveva una camicetta nera molto sbottonata.
Dopo qualche minuto di attesa si alzò la tapparella del bagno e si aprì leggermente la finestra, io cercai di non farmi vedere ma credo che lei si accorse di me perchè si bloccò un attimo pensierosa e poi si girò facendo finta di nulla...a questo punto vidi che aveva lasciato la finestra semiaperta e si era seduta per fare pipì...corsi nell'armadio a prendere il mio binocolo e mi nascosi dietro le tende della mia camera mentre cercavo di mettere a fuoco l'obiettivo...una volta finito il suo bisognino si alzò dal water e mi fece intravedere il pelo scuro prima di sollevarsi le mutandine e girarsi in direzione del lavandino...a quel punto vidi che non erano semplici mutandine ma un bellissimo perizoma nero, di quelli con l'anellino in metallo per unire i tre lembi posteriori....il mio uccello non si tratteneva più e me lo tirai fuori da un lato delle mutande, spostai la tenda così che potesse vedere la mia eccitazione nel caso si fosse girata. Lei continuò le sue operazioni di lavaggio e poi sparì dalla mia vista mentre io continuavo a menarmelo nella speranza che fosse riapparsa da un momento all'altro.
Ad un certo punto la vidi sbucare dal terrazzo che portava verso il giardino esterno con in mano dei panni da stendere e si recò verso i fili per appenderli ad asciugare...aveva la camicetta completamente sbottonata e un reggiseno nero che faceva fatica a contenere le sue enormi tette e camminava con i pantaloni che le arrivavano fin sotto la metà delle natiche per far vedere quello stupendo tanga che aveva indossato la mattina sicuramente per sentirsi strofinare le grandi labbra mentre era seduta sulla sedia della sua scrivania. Si accorse di me perchè dal binocolo scorsi la sua espressione con occhi languidi e notai che roteava la sua lingua sulle sue labbra piene di rossetto per farmi arrapare...io ero già bello carico e allora scostai del tutto la tenda della mia portafinestra e le feci vedere il mio lungo uccello mentre lo stavo scappellando velocemente....ero fuori di me, non capivo più nulla...ero lontano e avrei avuto voglia di saltarle addosso come a quella festa di qualche anno prima...lei continuava a fare movenze per farmi arrapare fino a quando uno schizzo enorme si stampò sul vetro della finestra e io chiusi gli occhi per immaginare che lei fosse li davanti a me per bere tutta la mia sborra bianca come il latte. Dopo l'estasi del momento riaprii gli occhi e non la vidi più quindi di scatto mi spostai per paura di essere visto da altre persone...riapparse un attimo dopo alla finestra del bagno con un fazzoletto bianco in mano e fece finta di allungare la mano per porgermelo...io le mandai un bacio con la mano e le feci capire che era stato stupendo!!!
Ancora adesso mi capita di spiarla dalla mia finestra e lei mi fa capire che le piace essere guardata...quando però ci incrociamo facciamo finta di niente e a volte fatica anche a salutarmi....a me non interessa perchè solo il fatto di avere questa complicità a distanza mi soddisfa ancor più che fare del vero sesso!
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Commenti dei lettori al racconto erotico