Giardinaggio da zia Cat

di
genere
etero

Dedicato alla splendida Caterina mia stupenda amica e eccezionale donna a cui voglio molto bene e per la quale provo un'attrazione ed eccitazione unici.

I primi caldi e la frequente mancanza di piogge avevano fatto sì che zia Cat decidesse di riattivare il pozzo e l’impianto di irrigazione per riuscire a mantenere più a lungo nella stagione estiva sia il verde del prato che i colori dei suoi curatissimi fiori .

Con Amir, 49 enne egiziano da vent’anni in Italia, in due-tre giorni cambiammo irrigatori rotti, arieggiammo il prato, estraemmo la pompa con 48 metri di tubo per pulirla, sistemarla, controllare cavo e fune di sicurezza e rimetterla in servizio.

Zia Cat, sempre presa dalle mille commissioni andava e veniva dalla casa, usciva per fare la spesa, banca, poste e ogni incombenza che le assegnavano i figli e i loro frenetici ritmi lavorativi e familiari, la vedevamo poco durante la giornata, essendo occupati tanto noi quanto lei .

Il secondo giorno lasciai Amir da solo, si doveva passare decespugliatore, sfoltire un po’ la siepe e pulire il tutto, piantare le rose, legare qualche ramo appeso di lillà, per le rifiniture e riattivazione della centralina di irrigazione sarei tornato, anche da solo, il giorno seguente.

-“ e comunque il tuo caro Amir, proprio un instancabile lavoratore e non solo … “ un whatsapp di Caterina con tutte faccine sorridenti mi distrasse dalla guida mentre tornavo a casa

- “che avete combinato !?!?! “ emoticon curioso fu la mia risposta a cui segui un suo vocale

- “ti racconto domani ora vado a farmi un idromassaggio, sono stanca”

La curiosità mi stuzzicava la fantasia e mi accompagno per le ore seguenti .



L’indomani mattina quando arrivai, lei già era uscita mi misi a lavorare .

Verso le 11 la vidi tornare e mi salutò con la mano mimando un bacio, e il gesto di bere un caffè, poco dopo la vidi uscire in veranda con un vassoio.

“Buongiorno gioia, tutto bene ?? “ lei mi salutava sempre così e mi piaceva un sacco come lo faceva

“ buongiorno Caterina, tutto ok grazie , anche se la grandinata di ieri ha fatto qualche danno, Amir mi ha mandato le foto dei rami spezzati del pesco e del pergolato da ritirare su, pomeriggio finisco tutto, però tranquilla !!! “

“ infatti la grandinata ci ha colto di sorpresa ma tutto sommato non è stato poi così male , Amir non ti ha raccontato nient’altro !?!? “ la sua voce si era fatta tra il curioso e il malizioso .

“ no mi ha chiamato e poi mandato le foto dei danni , che avete combinato !?! mi fai incuriosire e ingelosire così, lo sai !!! “

Seduta sul dondolo, accavallando le gambe e rilassandosi, iniziò a raccontare …



“ verso le 15, mentre aveva rannuvolato, stava armeggiando con la siepe e rifinendo i bordi ed io dal balcone di sopra stavo guardando che avete fatto un ottimo lavoro, dall’alto l’effetto ottico è in effetti bellissimo, sembra un altro giardino, bravi.

Sono scesa per portare qualcosa di fresco e chiedere se servisse qualcosa e l’ho trovato a fare pipì sul cumulo di rami ed erba tagliata, sentendo me che arrivavo si è girato e, Marco mio, che arnese !!!!



Imbarazzata io, imbarazzato lui mi ha chiesto scusa, una volta finito lo ha rimesso dentro , giustificando che non m aveva visto né sentito , liberandolo dall’impaccio rientrai in casa lasciando l’acqua e la coca cola sul tavolino, dicendogli comunque che non era un problema, ma avendo in casa tre bagni magari poteva chiamare.



Il rumore del decespugliatore stava coprendo ogni mio pensiero riguardo a quello che avevo visto, fino a che avevo iniziato a sentire i tuoni e vedere il cielo diventare grigio cenere nemmeno due minuti e i primi chicchi di grandine picchiettavano su balcone, pavimento e terreno. Alla finestra ho visto Amir fare in tempo a mettere all’asciutto l’attrezzatura e ripararsi sotto il portico .”



Guardare zia Cat mentre racconta è sempre piacevole, gesticola, sorride si sistema la maglia, a volte distrattamente gioca con l’elastico del reggiseno,senza farlo apposta si morde il labbro superiore in un modo così erotico che non si riesce a distogliere lo sguardo .



Continuando a raccontare poi :



“ sono uscita sotto il portico e lui stava mettendo a posto tutto in procinto di andarsene, gli ho chiesto se volesse qualcosa, un caffè o altro e lui rifiutando mi ha detto che si sarebbe tolto i vestiti bagnati e andato a casa . l’ho invitato a cambiarsi in bagno e non sul furgone .

Probabilmente io l’ho detto in una maniera un po’ troppo “in calore”, probabilmente lui ha frainteso comunque ha iniziato a guardarmi dall’alto in basso, soffermandosi sul seno e sulle gambe . Capita spesso che mi guardino e di solito mi mette a disagio ma probabilmente ero eccitata e l’ho invitato a entrare .

Lui si è tolto la maglietta ed è entrato, bello quel colore ambrato, le spalle e le braccia sono più belle e possenti le tue ma quel colore, quel fisico asciutto ma soprattutto il ricordo di quel coso che avevo visto tra le sue gambe non mi facevano capire più niente .

Lui è stato deciso, non violento, ma sicuro di sé, determinato .

Mi ha iniziato a tastare sotto la maglia , poi mi ha preso la mano e infilato sotto i suoi pantaloni, l’ho sentito crescere nella mia mano , era umido, lungo, più le sue mani mi esploravano i seni pìù io facevo lo stesso dentro i suoi slip . “



Guardavo Caterina, si era avvicinata a me, si stava strusciando con il seno sul mio avambraccio, era eccitata, ripensando al pomeriggio del giorno prima .



“ mi ha spogliata, preso un cuscino dal divano e mi ha fatto inginocchiare , mi sentivo quasi una sua schiava ma quando me lo ha sventolato davanti la faccia non ci ho capito più niente, mi ha detto di fargli un pompino ma prima che lui finisse di dirlo io già lo avevo in bocca . il bello delle sfumature cromatiche del suo uccello, rosa scuro la pelle , più chiara la cappella, il sapore misto sudore sapeva di orientale mi sono sentita troppo maiala ma quanto era bello e duro !!! segavo e succhiavo, succhiavo e segavo, gli scolavo la saliva sopra e poi me lo rimettevo dentro, quasi in gola fino quasi a sentire i conati di vomito, largo, duro, una cappella liscia e saporita “



Mentre raccontava la guardavo eccitato, abbassati i pantaloni avevo iniziato a segarmi senza che lei facesse una piega, e senza che smettesse di massaggiare il suo seno con il mio avambraccio .



“ mentre mi scopava la bocca io acceleravo tenendomi ben stretta con le mani al suo sedere , mentre veniva, mi ha tenuta ferma la testa sulla sua erezione, un’esplosione mi ha travolta , tenevo in bocca quel pezzo di cioccolato duro e gustoso e mi è venuta in mente una pubblicità … la scioglievolezza lindor… la sua crema mi ha fatto pensare a quei cioccolatini .

Ancora bello carico mi ha messo sul divano e presa da dietro, mi teneva giù e spingeva, entrava, usciva, giocando e ruotando con quel coso per farmi sentire la sua lunghezza e larghezza , ero inerme sotto i suoi colpi giocava col dito nel mio culetto e mi penetrava davanti, per più di mezz’ora sono stata la sua schiava , erano anni che un uomo non mi sbatteva così, l’ho assecondato in tutto, mi ha scopato tutto il tempo senza nemmeno darmi un bacio . mi ha fatto sedere e mi ha iniziato a penetrare e con le mani e mi ha fatto venire in un lago e il tutto mentre glielo segavo , mi sono sentita più porca del solito .

Con te, quando è capitato, è stato misto fare amore e sesso, con lui ho scopato, scopato, puro sesso, e mi ha sottomessa, senza essere violento, mi sono sottomessa a lui vogliosa e porca, ho goduto come poche volte “



Si era appiccicata a me si era fatta abbracciare, abbandonata a me , mi aveva tolto la mano dal membro eretto e scappellato e iniziato lei a finire il massaggio .



“ ieri nella vasca idromassaggio mi sono toccata di nuovo pensando a quando te lo avrei raccontato, ti voglio bene e sai che quasi mi pesa concedermi a te, per quanto ti voglio bene, ma a volte credo che mi serva “



“ ti voglio un bene dell’anima, zia Cat, lo sai e nonostante ti trovi una sensualissima donna a volte mi trattengo dal vederti come oggetto di desiderio “



Seduto sotto il pergolato di glicine, mi spogliai proprio come piace a lei, lento sulla cinta e bottoni dei pantaloni, e poi veloce con t-shirt e boxer; una volta riseduto ho sbottonato i suoi di pantaloni, di lino leggeri e morbidi, abbassato le sue mutandine e ammirando la sua bella depilazione l’ho fatta sedere sulla mia erezione , solo in secondo tempo via canottierina e reggiseno, averla addosso è sempre eccitante .

Abbiamo fatto l’amore alternando baci a massaggi nelle zone più erogene .



“ sei dolcissima zia Cat “ le sussurrai scaricando il contenuto dei miei testicoli e sentendo che si mischiava con i suoi umori



“ mi piaci un casino” rispose lei mordicchiandomi il labbro e la lingua .



Un getto improvviso di acqua gelida ci fece appiccicare ancora di più , era partito l’impianto di irrigazione dietro le nostre schiene .



Ridendo ci tenemmo stretti ancora un po’ per poi rientrare in casa per asciugarci e ricomporci .



TI ADORO CATERINA !!!!!
scritto il
2022-05-17
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