Karen

Scritto da , il 2012-06-21, genere trans



Il tempo impazzito era diventato una costante ormai, giornate torride si alternavano rapidamente a giornate umide e piovose e spesso si potevano avere escursioni di 10/15 gradi dalla mattina alla sera.
Max soffriva di cervicale, nonostante avesse appena 30 anni quando il tempo faceva le bizze il suo collo lo esasperava, cerotti e medicine servivano il giusto quando l'attacco era forte lo mitigavano ma non si poteva andare avanti così.
Su consiglio di colleghi e amici decise di fare un ciclo di massaggi per risistemare la situazione e avere finalmente un pò di pace.
Aveva cercato un pò in internet e un pò aveva chiesto in giro alla fine aveva trovato il numero di questa ragazza che faceva i massaggi a casa in nero e quindi era un pò più a buon mercato, in effetti i prezzi per questo tipo di terapia sono spesso proibitivi per chi ha il classico lavoro da 1000€ mensili e deve pagare il mutuo di una casa.
Finito il lavoro puntuale si diresse dalla massaggiatrice per cominciare il ciclo di cure e sperando finalmente di sistemare il il maledetto collo.
La ragazza che aprì la porta era magnifica, alta almeno uno e ottanta con un cascata di capelli neri lunghi e lisci, pelle olivastra e labbra carnose, sotto il camice bianco si poteva intravedere un fisico magnifico e due seni molto prosperosi.
Lei sorrideva gentile e Max si sentii subito a suo agio spiego il problema lei fece cenno di capire e lo condusse ad una scala che scendeva verso il basso.
Erano in una bella taverna adibita a saletta massaggi, al centro c'era un lettino con un telo e a lato dei divanetti un tappeto e un tavolino con le riviste.
Su un mobiletto vicino erano appoggiati dei teli degli olii da massaggio.
Spogliati e sdraiati, disse Karen, così si chiamava quella paradisiaca visione, Max era un pò titubante non aveva mai fatto queste terapie e si sentiva un pò in imbarazzo perchè l'uccello si era inturgitito mentre guardava lascivo Karen.
Si spogliò rapidamente e si mise a pancia in giù sul lettino, lei sorrideva maliziosa forse aveva capito cosa aveva provocato in lui.
Aveva cominciato un vigoroso massaggio lungo il collo e sulle spalle che Max aveva molto irrigidite, bagnava con l'olio poi con le dita sembrava quasi voler penetrare la carne, qualcosa si muoveva nella sua testa si sentiva stordito ma sembrava che i massaggi facessero effetto si sentiva molto meglio, si stava rilassando.
Mentre continuava il massaggio sul collo e le spalle Karen chiese se aveva dei dolori alla spina dorsale, in effetti li aveva soprattutto alla sera all'altezza del bacino probabilmente per una scomoda posizione tenuta in ufficio.
Lei prese l'olio e lo fece colare lungo tutta la spina dorsale fino all'inizio dell'ano, un brivido percorse Max lungo la schiena mentre lei con le dita cominciò a massaggiarlo lungo la spina dorsale.
Un certo torpore e senso di relax si impadronì di lui mentre lei lo massaggiava era arrivata all'altezza delle natiche quando lui ebbe un sussulto, con le dita lei stava ungendo il il suo buco del culo poi risaliva e ritornava.
La cosa gli stava procurando dei brividi di piacere, Max la lasciò fare allargando le gambe per facilitarle il compito, non capiva bene pensava facesse parte della terapia.
Vista la sua reazione lei parve rassicurata e continuò quel massaggio particolare andando sempre di più a umettare il buchetto e facendosi sempre più audace con le dita.
Max sospirò di malcelato piacere quando un dito penetrò finalmente il suo buco del culo, massaggiandolo e umettandolo con l'olio da massaggio sentiva il suo culo caldo come se si stesse sciogliendo del burro dentro di lui; lei continuava a muovere il dito dentro di lui lubrificando estraendolo e reiserendolo e presto le dita divennero due.
La sensazione era strana ma estremamente piacevole, si sentiva scopato dalle dita di lei un calore diffuso per tutto il corpo e un'erezione spavetosa mentre sospirava flebilmente di piacere...
Voleva alzare la tesa e aprire gli occhi guardare cosa stava facendo ma era in preda al piacere e forse si vergognava anche un pò di quello che stava accadendo.
Dopo un pò di quel giochino senti sfilare le dita dal suo sedere e prendere il loro posto da qualcosa di duro freddo e cilindrico, anche quello probabilmente era stato lubrificato vista la facilità con il quale scorreva ma era molto più lungo si sentiva riempire tutto il retto era un dolorino misto piacere ma mentre lei faceva roteare lentamente l'oggetto il piacere prese presto il sopravvento, a quel punto non riusciva più a resistere allungò il braccio e con la mano cominciò a palpare il sedere di Karen che in piedi di fianco a lui stava continuando il giochino nel suo sedere.
Era un sedere magnifico tondo e sodo da quella scomoda posizione riusciva ad accarezzarlo ma non andava oltre, lasciando l'oggetto nel suo ano lei si chinò ad all'altezza della sua mano e se la appoggiò su un seno.
Era grande e morbido gli piaceva toccarlo anche se da quella posizione non poteva nemmeno vedere cosa faceva.
Max non osava alzarsi lasciava che fosse lei a condurre il gioco forse per paura di rompere l'incanto.
Karen si alzò e si posizionò davanti alla sua faccia a inizio lettino si sentii baciare sulla bocca, fu allora che apri gli occhi e ruotando leggermente la testa la guardò in piedi di fronte a lui che si stava sbottonando il camice, era bellissima.
Lei lentamente e con malizia slacciava i bottoni del camice, scopri i grossi seni e sempre più giù finchè lo apri lasciandoselo scivolare lungo la schiena e facendoselo cadere ai piedi.
Era completamente nuda bellissima e statuaria, ma un particolare sembrava stonare in quella figura angelica, Karen aveva il cazzo.
Max era rimasto a bocca aperta, senza parole per la sorpresa, Karen era una trans, una bellissima trans, era di fronte a lui in tutto il suo splendore di donna e lui quasi non credeva a ciò che vedeva.
Mentre era ancora in preda allo stupore lei prese in mano il suo uccello non ancora durissimo e lo spinse contro le labbra di Max.
Senza pensare già in preda ad una sconosciuta eccitazione Max si spinse in avanti con il corpo in modo da esserle più vicino aprì la bocca e accolse il caldo membro di Karen.
Era la prima volta che aveva a che fare con un cazzo ma cominciò subito a baciarlo, leccarlo e succhiarlo con passione... lo sentiva ingrossare nella sua bocca e la cosa lo eccitava da impazzire; succhiava come se non avesse mai fatto altro spingendoselo fino in gola quasi a soffocare, divorandolo succhiandolo come se fosse una prelibata pietanza, seguendo con la lingua l'asta i contorni della cappella oppure cercando di infilarselo in gola fino alle palle.
Karen sembrava gradire quel trattamento mugolava gli accarezzava la testa e a volte la teneva premuta sul suo uccello cercando di dare un ritmo a quel magnifico pompino.
Mentre Max continuava a succhiare con passione lei si allungò sopra di lui armeggiando con ciò che ancora sporgeva dal suo culo, parti un sommesso ronzio, era un vibratore e l'aveva attivato.
Max si sentii invadere dii sensazioni nuove il ritmico vibrare dentro le sue viscere lo faceva impazzire di piacere il sangue gli pulsava nelle tempie e questa botta di piacere si trasferì nel pompino che stava praticando a karen che adesso mugolava letteralmente in preda al piacere.
In preda all'improvviso delirio di piacere Karen cominciò a sibilare "vengo vengo" in pochi secondi un copioso fiotto di sperma quasi soffocò Max, che preso alla sprovvista allontanò dalla sua bocca il membro pulsante ma si riebbe istantaneamente chiudendo la bocca sulla sua cappella.
Aveva finito di eiaculare da qualche secondo che Max diligentemente continuava ad accuparsi del suo uccello succhiandolo e pulendolo con la bocca, ingoiando il prezioso succo.
Lei gli accarezzava la testa con dolcezza, ancora con i postumi del piacere che gli vibravano lungo il corpo, finchè il suo uccello perse consistenza e lei lo sfilò dalla sua bocca.
Max era ancora stranito con il vibratore che si agitava nel suo sedere incredulo di ciò che aveva fatto e di ciò che era successo.
Lei scivolò di fianco a lui estraendo il vibratore dal suo sedere, questo gesto provocò una strana sensazione di vuoto in Max, lo fece alzare facendolo sedere sul lettino e mettendosi in piedi tra le sue gambe cominciò a baciarlo in bocca con lussuria sfrenata.
Le lingue si intrecciavano selvagge si abbeveravano l'una nella bocca dell'altro, il sapore proibito dello sperma di Karen li faceva impazzire di libidine, le mani di karen scivolarono lente sul mastoso uccello di Max duro come mai lo era stato le mani di lui esploravano quel magnifico corpo palpandole i seni carezzandole i fianchi e insinuadosi nel caldo pertugio del suo culo fantastico.
Senza staccarsi da lui cominciò a scendere con la bocca lungo il suo corpo... il collo i capezzoli il petto, poi scivolò sulle coscie con la lingua, sollevandogli leggermente le gambe andò ad esplorare quel buco del culo appena conosciuto leccandolo poi sotto lo scroto fino a succhiargli le palle....
Max era al settimo cielo quella lingua curiosa gli stava dando delle sensazioni mai provate in situazioni analoghe gli sembrava di sentire esplodere l'uccello tanto era gonfio.
Lei ben sapendo di averlo portato in uno stato di grazia segui con la lingua i contorni di quel magnifico uccello paonazzo lecando l'asta fino ad arrivare alla maestosa cappella che cominciò a disegnare con leggeri colpetti di lingua.
Lui era quasi senza fiato quando con una mossa rapida ingoiò d'un colpo il suo uccello.
Sentiva la sua bocca come una ventosa era fantastica lo avvolgeva calda e lo succhiava con una passione mai provata Max era in preda ad un piacere intensissimo...
Mugolava e nel frattempo le accarezzava la testa e cercava di palparle i seni ma non era ben conscio di quello che faceva sentiva solo un piacere mai provato che lo divorava.... stava per esplodere lo sentiva.
Cercò di avvertire Karen che stava venendo ma lei si impadronì del suo cazzo ancora più saldamente succhiando con foga anche maggiore.
Esplose nella sua bocca calda, mai da quando aveva ricordo aveva goduto così tanto mille colori gli si affacciarono nella mente preso com'era dal piacere....
Karen dal canto suo non smetteva di succhiare aveva ingoiato il prezioso liquido di Max fino all'ultima goccia e continuava il suo stupefacente pompino con grande energia prolungando il piacere nel tempo.
Lo stava ancora succhiando quando Max si riebbe dal magnifico orgasmo, il suo uccello non dava segni di cedimento era più duro che mai.
Prese dolcemente il suo viso tra le mani e la attirò a se cominciando a baciarla appassionatamente sulla bocca, si alzò in piedi e la abbracciò con passione passando ovunque le sue mani.
Poi si alzò in piedi facendola appoggiare con le mani al lettino e scivolandogli dietro le spalle, mentre con le mani le palpava il seno con la bocca le baciava il collo e scendeva lungo la spina dorsale fino all'attaccatura del suo magnifico culetto.
Dopo averle allargato delicatamente le natiche Max cominciò a leccarle il buchetto posteriore con foga umettandolo con cura, Karen gradiva in trattamento si era lasciata anndare con la testa e una cascata di capelli le incorniciavano il viso, emetteva piccoli sussulti di piacere ogni volta che la lingua di Max cercava di penetrare il suo anello di carne.
Era decisamente bagnato e pulsante il suo culetto quando Max si alzò in piedi e appoggio delicatamente il suo glande nel buchetto di Karen.
Karen sospirò di piacere cercando di accogliere al meglio quel grosso bastone di carne che dolcemente comincio a farsi strada dentro di lei.
Le piaceva, le piaceva da impazzire essere presa in quel modo, lui la stava facendo godere come una pazza era entrato piano con delicatezza poi dopo un lento andirivieni aveva cominciato ad aumentare la velocità e adesso la stava prendendo con un vigore insperato.
Karen godeva, godeva da impazzire quasi senza rendersene conto aveva cominciato a toccarsi il pisello che stava velocemente riprendendo consistenza mentre Max dietro di lei la cavalcava con foga.
Quel culetto era fantastico per Max era come burro fuso caldo accogliente il piacere lo stava trasfigurando, la teneva per i fianchi e la possedeva con un'energia che non aveva da tempo, Karen mugolava dal piacere lo incitava con parole oscene e Max sentiva il suo uccello sempre più gonfio come se dovesse esplodere da un momento all'altro.
Karen non era una novellina il sesso aveva pochi segreti per lei e sebbene avesse già vissuto simili situazioni non era mai stata coinvolta in questo modo il suoi centri del piacere erano sovraccarichi godeva senza capire come ne perchè un'estasi selvaggia che non aveva mai provato le sue mani il suo corpo la sua bocca si muovevano indipendenti dal suo cervello, diceva cose implorava cose che nemmeno la più puttana delle puttane avrebbe pensato o detto, era su di giri e si era lasciata completamente andare con un estraneo... un magnifico estraneo.
Ad un certo punto senti un'esplosione calda nel suo sederino Max stava venendo, venendo dentro di lei come una bestia un animale la riempiva ma non si fermava continuava a cavalcarla, in quel momento improvviso come un fulmine un'orgasmo devastante la travolse.
Non si stava toccando e non stava sfregando, coscientemente almeno contro nulla, ma l'orgasmo la travolse devastante le gambe le tremavano e si reggeva a malapena nonostante fosse oramai appoggiata al lettino con tutto il corpo.
Max ancora inebriato dall'orgasmo in preda ad un piacere che sembrava non poter finire continuava a possedere quel corpo mozzafiato e quel culetto scolpitoda ore di palestra, mentre il suo piacere colava lungo le gambe di lei.
Il tempo oramai aveva peso significato quando lei si stacco dolcemente da lui sfilando il suo membro ancora eretto dal suo fiorellino, si voltò verso di lui e con un caldo abbraccio sciolse la sua lingua dentro la sua bocca.
Un lunghissimo bacio fu seguito da altri appassionati caldi e profondi mentre le loro mani si esploravano con voluttà.
Si stavano baciando appassionatamente quando Max con un gesto improvviso la prese in braccio e la portò su divano dove si sedette con lei in braccio accoccolata come una gattona, ma nemmeno quello fece interrompere le loro effusioni sempre più bollenti.
Erano sempre più eccitati Karen era stupita di come la sua voglia non sembrava scemare anzi.... sembrava aumentare di minuto in minuto lo voleva, voleva prenderlo ovunque, lo voleva dentro di lei.
Senza staccarsi dalla sua bocca strusciando sul suo corpo si mise in ginocchio sopra di lui e mentre le loro lingue saettavano lei con la mano portava il membro di lui nel suo delicato fiorellino posteriore.
Karen si impalò sulla sua maestosa virilità con un gridolino di piacere e cominciò a muovere il sedere con lui dentro sempre restando avvinghiata alla sua bocca come se fossero uniti da una mano invisibile.
Lei si muoveva lenta ma decisa come una gatta su di lui e Max non aveva mai goduto tanto un fuoco incredibile bruciava dentro di lui e lo consumava era sempre più eccitato e ogni bacio, ogni brivido di piacere lo facevano eccitare ancora di più.
Ad un tratto lei si sfilò da lui e scese dal divano, si mise accucciata sul tappeto e con la bocca si impossessò della virilità di Max, un vivo piacere salì lungo la sua spina dorsale, si scosse e scese dal divano anche lui si accuccio sul tappeto prendendo in bocca l'asta di lei.
Cominciarono un bellissimo 69 con ingoi lunghi e profondi trasmettendosi a vicenda una passione e un calore che nessuno dei due credeva possibile.
Karen prese a leccarlo con dovizia lungo l'asta, succhiava le palle e lecava voracemente il suo buchetto cercando di penetrarlo con la lingua, nel frattempo con le dita lo allargava lo bagnava trasmettendo a Max squassanti brividi di piacere.
Max la guardava in preda ad un'eccitazione nuova e fino ad ora sconosciuta per lui, lei era con la testa tra le sue natiche, alzò lo sguardo come per formulare una muta domanda alla quale lui annui affermativo.
Sussurrò soltanto di fare piano perchè per lui l'esperienza era completamente nuova, lei guardandolo con dolcezza lo fece distendere si pose tra le sue gambe in ginocchio e si mise le sue gambe sulle spalle.
Karen appoggio piano la cappella sul buchetto di lui e delicatamente cominciò a spingere, l'orifizio era decisamente molto lubrificato e nonostante una trascurabile resistenza fu presto completamente in lui.
Max sentiva un lieve bruciore che fu presto sostituito da un caldo piacere a lui completamente estraneo lei era ferma dentro di lui e gli accarezzava gambe e petto guardandolo con un misto di dolcezza e lussuria che lo faceva impazzire.
Karen lo guardava negli occhi, era avvolta dal suo calore ferma dentro di lui sentiva ondate di piacere che la scuotevano come una foglia, sentiva il piacere sottile montagli lungo la spina dorsale come una diga che sta per rompere gli argini, prese a fare un lento movimento dentro e fuori le sue carni accompagnato dai sospiri di piacere di lui e dai suoi mugolii che perceviva lontani.
Il tempo aveva oramai perso significato poteva essere li da secondi o da giorni Karen in preda ad una vera e propria estasi di piacere si muoveva ora velocemente dentro Max che guaiva di piacere scomposto, mentre lei paonazza spezzava la sequenza di gridolini di piacere con parole e complimenti osceni.
Fu un attimo Karen venne, scossa da un fremito fortissimo, venne con un eccezionale trasporto dentro il pertugio di Max che a sua volta era in preda al più osceno piacere l'orgasmo durò a lungo e la lasciò senza forze sfinita si lasciò cadere al fianco di Max e lo strinse con passione.
Lui le baciò la fronte mentre la strigeva a se mentre lei con le mani giocherellava con l'arnese di Max ancora dritto e pulsante.
Era sfinita ma non voleva lasciarlo così prossimo all'orgasmo ma non completamente soddisfatto, scivolò con la testa sul suo pene e cominciò un sapiente pompino che terminò rapidamente con il seme di Max scaricato nella sua bocca.
Lei non ne perse un goccia e dopo aver lucidato l'alsta con la lingua torno al fianco di lui che la strinse a se e cominciò a baciarla.
Rimasero li sul tappeto a baciarsi e abbracciarsi per parecchio come due innamorati, sudati e impiastricciati ma felici e soddisfatti.
Quando si alzarono andarono assieme a fare una doccia per poi addormentarsi assieme abbracciati teneramente.

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