Giochi proibiti

Scritto da , il 2022-02-21, genere masturbazione

Da quando mia moglie se n'è andata, viene una donna a casa mia per pulire e mettere in ordine. Viene una volta alla settimana, si chiama Lina, ha una trentina di anni, forse di più, è molto precisa, meticolosa e lascia sempre qualcosa di carino, qualcosa di più del semplice mettere a posto. Sono particolari ma io li noto, li noto perché si fanno notare. E' come se Lina volesse dirmi: "questo sta bene qui, questo invece lì" oppure: "vede, le ho pulito la tastiera, le ho sistemato le fotografie che erano tutte sparse e ho messo in primo piano questa e quest' altra perché sono sue, sono belle, mi piacciono".
Siccome scrivo molto ultimamente e alcuni fogli li lascio sulla scrivania a portata di mano e di vista, sono sicura che Lina li legge quei fogli prima di metterli insieme, da una parte. Forse vuole farmelo sapere che li legge e destare la mia curiosità. Lina è molto carina, piccola ma ben fatta, due begli occhi chiari in un visetto aggraziato, insomma, carina, attraente. Lei anche è sola e abbandonata da un uomo che si è messo con un'altra e vive con una figlioletta cui tiene molto. Di solito, quando viene, io me ne vado di casa per lasciarla libera di aprire le finestre ed areare. Qualche volta, prima di uscire, facciamo due chiacchiere e vedo che le fa piacere, magari prendiamo insieme un caffè.
Poiché tra i miei scritti vi sono anche molti racconti erotici, alcuni assai spinti, un giorno, così quasi per gioco, ebbi l'idea di lasciarlo scoperto uno tra gli altri perché potesse leggerlo e io immaginarmi la reazione. Al ritorno vado a vedere: i fogli sono stati come al solito raggruppati ma, guarda e riguarda, proprio quello manca. Riguardo bene, anche nei cassetti ma non c'è dubbio, quello manca. Al gioco Lina sta rispondendo con un gioco?! "Tu mi provochi e io rispondo alla provocazione", questo vuole dirmi?
La volta dopo lascio perdere, lo rifaccio la settimana successiva, lascio scoperto un altro racconto, questo ancora più esplicito in cui narro di un amore ancillare tra il padrone di casa e una fanciulla di nome Lena. Anche questa volta, alla verifica, il foglio non c'è, sparito e anche questa volta non c'è dubbio, la sparizione contiene evidentemente un suo messaggio: "queste situazioni facciamole diventare reali". Sono eccitato, ci rimugino sopra. Il gioco mi piace, le piace, andiamo avanti.
La settimana dopo, stessa modalità; al rientro guardo e, sorpresa, c'è un suo scritto, un foglio vergato a mano: "La prossima settimana resti, le prometto che non aprirò le finestre". Interessante, fantastico, sei grande Lina!

Così una volta alla settimana ci incontriamo e giochiamo col sesso. Tanti giochi carini, con la bocca, le mani... e i piedi. Lina mi tocca lì, dapprima con le calze, poi senza. Le piace molto sentirlo, esplorarlo in lungo e in largo fino a che non si sente bagnata. Allora ha un fremito e un lungo sospiro. C'è una variante, quando Lina mi ha tra i piedi, io contemporaneamente introduco, prima uno poi l'altro, i miei tra le sue tenere cosce e frego, accarezzo, stringo, quindi lei mi dirige verso il clito inturgidito che sento palpitare. Non posso più fare ameno di rigirarmi e baciarlo, leccarlo, accarezzarlo, senza tregua fino alla massima eccitazione possibile. Allora Lina è tutta lì, in quel magico bocciolo. Giochi proibiti? Una goduria!

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