Umiliata dal branco

Scritto da , il 2022-01-17, genere dominazione

“La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti capita”
E di certo, Anna non aveva la minima idea del cioccolatino che aveva pescato, e che avrebbe consumato quel giorno…

Anna: alta e magra, capelli neri dritti, occhi scuri
Virginia. Bassa e abbondante nei punti giusti, capelli scuri, carnagione olivastra
Sofia: pallida, bionda, molto in carne, ampio lato b
Nadia: tunisina, alta e formosa.
Simona: non molto alta, forme giuste, capelli neri e dritti.


Sembrava un giorno come tutti a scuola, le lezioni infinite, il caldo estivo nato prematuro in Maggio, e la testa che ormai è già in vacanza in anticipo. La giornata era proseguita normale fino al momento dell’ora di ginnastica…

Anna avrebbe dovuto sapere che ogni azione ha la sua conseguenza, e Virginia non era certo tipo da lasciar correre, ancora non aveva perdonato l’ormai ex amica per quel torto datato ormai 2019, e in quel momento, con il consenso e l’appoggio delle altre compagne di classe, aveva la possibilità di ottenere la sua vendetta.
La fortuna di Virginia stava nel sapere una cosa, un segreto confidatole da Anna anni prima, che di certo l’interessata non avrebbe voluto veder divulgare ad anima viva, sicché Virginia riuscì a piegare la resistenza dell’ex amica, e poté cominciare il suo gioco perverso di umiliazione.
“Ti voglio vedere a quattro zampe.” Tutte si stavano godendo quel momento, Anna non era certo la più simpatica della classe e in un modo o nell’altro era riuscita a rendersi antipatica a tutte, così tutte furono ben felici di spogliarla mentre lei stava a gattoni sul pavimento dello spogliatoio fuori dalla palestra, Virginia se la godeva più di tutte, si tolse gli stivali neri numero 39 e piazzò due piedi occultati da calzini neri sudati, in faccia alla povera Anna che tossì dal disgusto, Chiara sfilò i calzini a Virginia e ridendo se li portò al naso: “che profumino delizioso!” Commentò sarcasticamente, obbligando Anna ad aprire la bocca e buttandoceli dentro, sempre ridendo.
Anna aveva le lacrime agli occhi, proprio quello che voleva Virginia.
Ma non era abbastanza…
Virginia fece sdraiare la sua ex amica sulla schiena ed Anna avvertì sulla pelle il freddo contatto del pavimento, le furono tolti i calzini dalla bocca e furono sostituiti con i piedi della loro padrona.
Virginia stava sorridendo con malizia mentre sprofondava i suoi piedi abbronzati giù nella gola della povera Anna che quasi soffocava, il sapore di sudore le impregnava la bocca e il naso e residui di calzini e pelle morta le finivano in bocca e si ritrovava ad ingoiarli.
“Forza, chi si vuole unire?” Propose Virginia, Sofia fu ben felice di unirsi, ridendo si tolse i pantaloni e si sedette con l’ampio lato B sul viso di Anna, provocando una pioggia di risate tra le presenti, Nadia non si fece ripetere una sola parola e togliendosi scarpe e calze prese a camminare sulla ragazza sdraiata, ridendo con tutta l’assente grazia che aveva sempre posseduto.
Chiara si limitò a fare delle foto, mentre Simona decise di partecipare e ad Anna sfilò gli slip ed infilò una penna in modo che un poco sporgesse dal piccolo buco.
Anna provò a lamentarsi ancora, ma Virginia le ficcò il piede ancora più profondo in gola e Nadia si chinò per sputarle sul viso più viso.

L’umiliazione tuttavia non era ancora completa…

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