Il pilota

Scritto da , il 2022-01-17, genere etero

Arianna conobbe Luca una sera, nel corso di un evento sportivo, e di lui apprezzò subito lo stile ed il suo essere capace di emergere in gruppo, facendosi notare soprattutto grazie alla sua personalità. Aveva sempre amato i ‘leader naturali’ e lui a suo modo lo era.
L’interesse fu sin da subito reciproco, e dopo pochi minuti lui chiese ed ottenne il contatto di lei e la cosa che le piacque molto apprezzando l’elegante modo di fare, e lo spiccato senso di possesso, situazione che ad Arianna piaceva anche se da sempre amava la sua indipendenza, eppure l’idea di un uomo che conosceva anche le ‘regole del maschio’ la stimolava.
Qualche giorno dopo, a seguito di una lunga sequela di messaggi e discorsi molto approfonditi in tutti i sensi, di quelli che ti fanno sobbalzare ad ogni notifica ricevuta, Arianna scoprì che Luca di mestiere faceva il pilota d’aerei… forse la sua mamma le aveva detto di tenersi alla larga da marinai e piloti d’aereo, ma quella cosa rendeva, senza dubbio, ancor più interessante la loro storia che naturalmente continuò.
Si videro una sera di qualche settimana più tardi, lui era di scalo dalle sue parti e lei decise di invitarlo a casa. Sarebbe arrivato da lì a qualche ora, ma l’eccitazione di quel breve lasso di tempo era qualcosa che Arianna non si sarebbe persa per nulla al mondo; il rito della vestizione, la scelta dell’intimo e di quello che avrebbe tradotto il suo essere donna, anzi Donna, al solo sguardo generava in lei un’eccitazione unica e speciale. Decise per un completo reggiseno perizoma non super eccessivo color rosa tenue. Autoreggenti che lei sapeva portare egregiamente, sopra ad un vestitino grigio perlato, abbinato ad una serie di accessori e delle scarpe con un tacco importante. Sotto a tutto, a contatto con la sua pelle, qualche goccia di ‘Notturno’ di Cartier, capace grazie alle sue note di chypre arricchite da muschio e gardenia di esaltare il suo naturale profumo, senza sovrastalo, e con la grande caratteristica di ‘farsi da parte’ al momento giusto.
Luca atterrò in orario, ma noiose pratiche doganali lo trattennero spostando il loro incontro di circa un’ora, ma la cosa anziché infastidire Arianna la caricò di curiosità, alla fine era la prima volta che si sarebbero visti da soli, di fatto in un ambiente a lei favorevole visto che a tutti gli effetti giocava in casa.
Arrivò annunciandosi con una telefonata “Il taxi mi ha appena lasciato sotto casa tua Arianna”
“Entra pure, il cancelletto è aperto”. Rispose lei.
Luca apparì ad Arianna in tutto il suo imponente fascino, certamente accresciuto dalla divisa, situazione che lo rese di fatto ancor più eccitante.
“Ciao! Entra, ho preparato un aper…” disse Arianna, bruscamente interrotta da Luca che chiuse dietro di se la porta, sbattendo contro il muro la donna.
Le mani di lui in una frazione di secondo le cinsero la schiena, portandosela verso di se con forza. Arianna rimase per un istante sbalordita dalla cosa, che certo non si aspettava ma che forse aveva sempre sperato… questa cosa le generò un senso di piacere inaspettato, diverso da quello che forse aveva pensato ma incredibilmente più potente, come di quei suoni che senti ma di cui non conosci l’origine. Luca cominciò a baciarla sul collo, visibilmente eccitato, mentre le sue mani ora erano tra i capelli di Arianna, altra cosa che amava. Pochi istanti dopo le lingue si incrociarono, ingorde di piacere, mentre ora anche le mani di Arianna frugavano il corpo di Luca. Arianna, emersa da una prima fase di quasi trance, iniziò ad assaporare l’odore di Luca, un misto di una piacevole fragranza spiccatamente maschile, con delle note di qualcosa di molto più dolce, per un attimo si immaginò che quel profumo giungesse addirittura una hostess che lo avesse coccolato in volo, profumi che il vento piuttosto pronunciato aveva provveduto a miscelare per bene. La cosa continuò ad eccitarla, quell’incredibile carica le stava decisamente prendendo non solo fisicamente.
Intanto le mani di lui risalivano dalle ginocchia fin sopra le cosce, infilandosi sotto al vestito, erano mani lisce e curate… quando queste raggiunsero la parte di pizzo finale delle autoreggenti, sfiorando la pelle di Arianna, un sussulto ammantò Luca, che spinse il suo bacino contro Arianna, concedendogli coscienza fisica di tutta la sua erezione, che premeva con forza verso la parte più intima di lei. Mentre faceva questo Luca afferrò il fondoschiena di lei, oscillando in un regolare movimento sussultorio sbattendo con vigore la donna contro al muro, che traduceva il movimento in un eco sordo che riecheggiava nella stanza. Ora Luca era tornato a baciarle il collo, mentre le mani avevano abbassato il vestito lungo le spalle, e la bocca di lui ora mordevano quella parte generando un ulteriore accentuazione del piacere della donna, ormai totalmente in estasi.
Il vestito ormai sui fianchi liberò i seni di Arianna, mostrando i capezzoli turgidi di eccitazione, che Luca prese a leccare con passione. Dopo averli ricoperti totalmente della sua calda saliva, di tanto in tanto guardava Arianna negli occhi, stringendo prima l’uno e poi l’altro capezzolo, generando un piacere marcatamente visibile sul viso di lei, ormai totalmente in estasi.
Mentre le labbra continuavano ad approfittare del generoso seno di Arianna, le mani di lui scesero per soffermarsi tra le gambe di lei. Le due dita della mano sinistra sfiorarono la parte più intima della donna, che solo per un istante provò un certo imbarazzo constatando di essere completamente fradicia… ora le dita lui ora scostarono, in maniera incredibilmente abile le mutandine zuppe, infilandosi nel caldissimo nido di lei… una volta dentro di lei, con Arianna che divaricò più possibile le gambe, Luca iniziò a muoverle in senso circolare, cosa che la fece impazzire. Arianna ora puntò le dita e le sue unghie nella schiena di lui, che nel frattempo aveva parzialmente spogliato. Anche in questo caso si rese conto che per un istante attribuì il tributo di tanta maestria, al fatto che le lunghe transoceaniche di cui le aveva parlato, sarebbero potute essere stato teatro di giochi simili con il personale femminile di bordo situazione a cui tra l’altro aveva, scherzando, accennato.
Le dita continuavano a muoversi tra le sue gambe, generando un piacere incredibile vicinissimo all’apice del godimento estremo. D’un tratto Luca, con l’altra mano sfilò l’intimo di Arianna, ormai completamente fradicio, facendo scorrere con delicatezza le mutandine fino alle caviglie, per liberarle delicatamente.
Il colore rosa tenue delle mutandine aveva assunto un tono più acceso nella parte impregnata dal caldo sapore di lei, a quel punto Luca portò l’intimo di Arianna sul palmo della mano, guardandola fissa negli occhi, per cominciare a leccare il fine frammento di stoffa finemente lavorata zeppo degli umori di lei… a pochi centimetri dal viso della ragazza, per poi spalmare sul mento e sulle labbra con la sua lingua il sapore appena assorbito. Arianna, d’istinto, rispose al gesto con foga, ora le sue labbra cercavano la lingua di lui e l’origine del suo sapore nascosta nella bocca di Luca, questo prima che lui appallottolo l’intimo indossato fino a pochi istanti prima da Arianna, e spingerglielo in bocca.
Luca discese poi lungo il corpo di lei, inginocchiandosi e cominciando a leccare il suo interno coscia per qualche secondo, dopo poco Arianna afferrò la testa di lui, mettendolo al centro della sua fonte di piacere che ora spingeva verso di lui. L’uomo affondò la lingua tra le sue gambe, assaporando il caldo liquido che ora copriva tutto il suo viso. Arianna, con la schiena aderente al muro, si muoveva leggermente di lato per tenere al centro del suo piacere la lingua di lui, che ora stava leccando con passione senza uscire neppure per un attimo da quella calda fessura. Dopo qualche minuto la bocca dell’uomo si scostò per un attimo, risalendo verso il clitoride di lei, che avvolse in maniera sapiente tra le labbra, generando un picco di godimento incontenibile per lei, che d’istinto chiuse le cosce stringendo la sua testa. Luca continuò a leccare e giocare con il sesso di Arianna per qualche minuto, prima di prenderla per le spalle e farla mettere in ginocchio di fronte a lui con decisione, questa cosa fece provare un forte orgasmo ad Arianna che amava quella posizione. La donna a questo punto percorse la forma del pene eretto con i palmi delle due mani, sfregandolo per qualche secondo mentre sorrideva eccitata a Luca. Poco dopo aprì la cintura dei pantaloni, estraendo dopo aver fatto scorrere verso il basso, non senza qualche problema, la lampo il fallo di Luca in completa erezione, che iniziò ad accarezzare con le mani osservandolo compiaciuta.
Iniziò a leccare quell’arnese che poteva percepire incredibilmente gonfio di piacere, aveva voglia di sentirlo dentro di lei, ma voleva ancora sentirlo nella sua bocca… poco dopo lo estrasse iniziando a giocarci con tre dita, che in maniera ritmica e costante lo agitavano, mentre l’altra mano massaggiava la parte bassa, sempre più carica del seme di lui che immaginava caldo e cremoso ormai prossimo all’esplodere verso di lei in tutta la sua profumata consistenza. Ora la punta delle unghie smaltate di rosso delle sue dita percorrevano tutta la sua lunghezza, mentre le labbra calde ne avvolsero il glande facendolo scomparire in bocca. Arianna ora cominciò a muovere il capo ed il corpo, mettendo al centro del piacere il rigido arnese di Luca, che passò molti minuti ad occhi chiusi godendosi l’incredibile momento di piacere. Quando la bocca si saziò, Arianna si mise sotto le gambe di Luca, iniziando a leccare con delicatezza i testicoli dell’uomo, spostando la lingua avida sotto tutta la parte bassa per generando un piacere ora incontenibile per il maschio, che si spostò prendendo Arianna per i fianchi, e mentre con un palmo della mano le teneva la spalla contro il muro, l’altra afferrava il suo arnese spingendosi contro di lei. Pochi istanti dopo il grande attrezzo di lui entrò con un colpo di reni dentro Arianna, che mugugnò stringendo le labbra, che tenne chiuse per tutto il pesante affondo di lui. Luca cominciò quindi a spingere in maniera regolare, il fallo di lui aveva aperto gli argini ad una vera e propria inondazione di piacere, che ora li percorreva totalmente. L’incredibile eccitazione provata dai due si esaurì dopo pochi minuti, quando lui estraendo il suo membro a pochi istanti dal piacere, diresse il suo caldo getto sul viso di Arianna, che con una mano indirizzò tra le sue labbra il caldo profumo di lui, e con l’altra si masturbava venendo quasi nello stesso momento in maniera vistosa, inondando il suo interno coscia. Si ritrovarono prima in ginocchio e poi sdraiati per terra, a pochi centimetri da una bottiglia di Dom Perignon. “L’ho presa a Parigi poche ore fa – disse Luca – credo sia troppo calda per assaporarla al meglio”.

fantasticoscrittore@virgilio.it

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