Mamma spontaneamente…….. (due)

Scritto da , il 2022-01-09, genere incesti

Riprendiamo il racconto, venne mattina ci alzammo presto fatto una abbondante colazione, andiamo nelle camere per mettere i costumi, io e mia sorella dormiamo nella stessa stanza e la sorellina era un po’ seccata che io la vedevo nuda invece a me piaceva vederla con le tetti e belle gonfie due arance e un cespuglio di peli ancora non curati. Senza curarmi del suo imbarazzo prima di mettermi il costume mi facevo una piccola sega lo allungavo nei suoi 22 centimetri, lei lo guardava con aria preoccupata ma vogliosa di toccarlo, come se avessi letto i suoi pensieri le dico, puoi toccarlo e se mi vuoi fare una sega,,,, mia sorella mi dice e quel coso dovrebbe entrare nella mia micerra, possiamo provare e se entra questo pomeriggio scopiamo. Mi avvicino le faccio alzare papà gamba destra appoggiandola sul letto e appoggio il cannone all’ingresso della sua figa stretta si vedeva ma sapevo che sono elastiche e si allargano man mano che entra, spingo lei ha una smorfia le appoggio le mani sulle chiappe e la tiro verso me entrando tutta la capocchia lei urla dal dolore poi comincia lei a spingere fino ad ingoiare mezzo cazzo, hai visto che sono entrato e scommetto ti piace, si è bello oggi lo voglio tutto dentro.esco ma il mio cazzo non potevo infilarlo nel costume così mi stavo segando arriva mia sorella e continua lei pochi colpi sbottai copiosamente, si apre la porta era mamma che voleva dir.ci di fare presto, rimase impietrita un attimo poi con un sorrisetto dice anche il ai miei tempi facevo le seghe a mio fratello e scope amo, ma se farete l’amore occhio a non rimanere in cinta a meno che tu Lucio non usi i preservativi, chiuse la porta, mi pulii il cazzo e potei indossare il qqqcostumqe dei un bacio a mia sorella, andiamo annuncia oggi riprendiamo il discorso. Arriviamo al mare non c’era ancora nessuno, io mi appresto a fare il bagno seguito da mia suocera mi dice Luca mi insegni a nuotare o almeno galleggiare.certo cara suocera, chiamami per nome Silvana. Andiamo fino a che
arrivati con l’acqua all’altezza del petto le dico ora mettiti in posizione di galleggio, prima però si abbassa e fa una cosa inaspettata si toglie il tanga e affiora un meraviglioso cespuglio nero corvino e sotto si intravvedevano le grandi labbra, cosa guardi maialone non hai mai visto i peli di una figa, si certo di tua figlia e tante altre donne, lei aggiunge e di tua figlia, già di Anna, la stronza sapeva galleggiare apri le gambe mi dice se giri e ti abbassi mi puoi leccare la mia figa, era l’intenzione che avevo mia grande zoccola. Comincio a leccarla le prendo le chiappe e le spingo la lingua dentro per tutta la lunghezza, mio vanto la sto scopando lei gode ma. Veniamo interrotti da mia moglie che si avvicina e bravi non mancate volta per trombare. (continua)

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