Angelica capitolo quattro

Scritto da , il 2021-12-04, genere trans

Dopo le spiegazioni che Paolo mi ha dato e le sensazioni del gestore, penso che la prova sia indispensabile per capirlo ed eventualmente iniziare a trattarlo come si deve.
Siccome non abbiamo intenzione di tornare a breve gli chiedo:

Angelica) Vorrei fare una prova con te, per capire di più la tua sessualità, se sei d'accordo, voglio rimetterti la gabbia, ma che la dovrai tenere per almeno un mese, non ti devi preoccupare per la pipi, la farai da seduto, per la pulizia, la toglieremo il tempo necessario per farla, poi la rimetteremo. OK?

Paolo) Ma che prova è, se la devo tenere per un mese, non facciamo l'amore per un tempo così?

Angelica) Sciocchino, la prova consiste nel farti venire col culo, ti scoperò a lungo tutte le sere, vedrai che ti piacerà, ne sono più che sicura.

--Lo vedo rabbuiarsi, non parla più, sta pensando, non lo voglio costringere, da persona intelligente, verrà da me molto presto e farà la prova con gioia. Lascia passare quasi una settimana e in questo tempo ho dei contatti frequenti col gestore (scopro che è uno psicologo), lo informo che sono in attesa che lui decida di sottoporsi a questa prova, mi dice di non usare cazzi finti, ma di usare le mani, dato che non sono molto grandi. Il venerdì sera mi chiede se sono pronta:

Paolo) E' una settimana che ci penso, ho deciso che voglio fare questa prova, la sola cosa che mi turba è quella di non poterlo più usare dentro di te per un mese. Non sono mai stato un campione, ma una scopata con te la voglio fare.

Angelica) Facciamo così, stasera, adesso andiamo a letto e tu mi scopi, quando abbiamo finito andiamo in bagno, te lo lavi e io ti metto la gabbia, poi per un mese sarai in astinenza col pisello, ma col culo no, ti farò godere, poi pensa che anche io sarò in astinenza, quindi siamo pari, anzi tu godrai col culo e io nemmeno quello.

--Andiamo a letto, mi faccio leccare a lungo (è molto bravo), poi lo accarezzo un pò, mi sale su, sono ancora eccitata per la leccata di prima, me lo infila e comincia subito a muoversi, si sta impegnando a fondo, gliene do atto, difatti riesco a venire, lo faccio rallentare per farlo durare di più, si adegua, poi torna a muoversi bene, vengo nuovamente, lo faccio fermare qualche istante, ma ora lui vuole andare con la sua velocità e così mentre torno a godere, mi viene dentro.

Angelica) Amore mio, mi hai fatta godere tre volte, sei stato molto bravo, ti lascio alcuni minuti per riprenderti, mi vado a lavare e ti aspetto in bagno.

--Faccio appena in tempo a fare la doccia che arriva, appena esco lui entra e si lava in fretta, mi fa capire che vuole farsela mettere subito. Lo accontento, adesso che è venuto, metterlo dentro è molto facile, faccio scattare il lucchetto e mi tengo la chiave, guardo questo aggeggio e mi rendo conto che tra il suo pisello e la gabbia c'è molto spazio, prendo un metro e la misuro, devo procurarmene una ma più piccola. Terminata l'operazione, lo vedo disteso, tranquillo, è l'effetto della scopata.

Angelica) Adesso che abbiamo messo l'uccellino in gabbia, ho visto che ci sta molto largo, ci vorrebbe una nuova gabbia molto più piccola, non correresti il rischio che si noti sotto i pantaloni.

--Corre in camera a mettere boxer e pantaloni, non si nota tanto ma qualcosa si vede, è quasi terrorizzato, lo faccio spogliare completamente, crede che gliela tolga, invece gli passo un mio perizoma e lui lo indossa, poi gli faccio vedere come lo deve portare in basso e poi i pantaloni, ora non si vede più nulla, si tranquillizza, ma voglio che se ne compri una molto più piccola, lo inculerò solo dopo che avrà indossato quella nuova, così sarà stimolato a comprarsene una. Due sere dopo, appena torno a casa mi dice:

Paolo) Guarda cosa ho comprato oggi, questa è la metà di quella che indosso. Al negozio, non riuscivo a far capire alla commessa la dimensione della gabbia, così mi sono calato pantaloni e perizoma, ha potuto vedere la dimensione, solo che di metallo piccola come serviva non c'era, ho optato per una di plastica trasparente, anche più leggera, dopo cena me la metti?

Angelica) Complimenti, hai fatto vedere alla commessa la tua gabbia, sei stato bravo, meriti il premio, dopo cena la mettiamo e poi ti faccio godere.

--Sta smaniando, cena in fretta, poi va subito in bagno ad aspettarmi, quando entro è già nudo, ha già lavato quella nuova, mi sorride. Apro il lucchetto e la gabbia si sfila velocemente, gli ordino di farsi la doccia, poi dopo mi appresto ad infilarla, è un pò eccitato e non c'è verso, vado in cucina, tolgo dal frigo alcuni cubetti di ghiaccio, li metto dentro un fazzoletto e a contatto col freddo il suo pisello diventa un cosino che stavolta entra dentro senza nessuno sforzo. La chiudo subito col lucchetto e ammiro la mia opera, adesso devo mantenere la promessa, così gli faccio due clisteri, per pulirlo dentro, poi in camera si mette in posizione prona, metto un guanto di lattice e comincio, metto del lubrificante e col dito lo spingo dentro, chiedo se sente dolore, ma dice di no, allora aggiungo il secondo, li muovo in modo circolare, avanti e indietro, rifaccio la domanda, sempre senza dolore, ne aggiungo un terzo, sento che è rilassato e azzardo il quarto, mi dice che ora sente bene, ma non prova dolore, predo coraggio e lasciando fuori il pollice vado su e giù anche con forza, non si lamenta, anzi gli piace così tanto che:

Paolo) Quante dita hai messo? Mi piace da matti, che bello.

Angelica) Finora sono quattro, il pollice è ancora fuori, vuoi che provi a mettere pure quello?

Paolo) Si dai prova, al massimo non entra.

--Così metto il pollice dentro la mano a cuneo, aggiungo del lubrificante e cerco di entrare, spingo piano per paura di fargli male, ma ad un tratto, viene dietro con la sua mano e mi prende il braccio, ora è lui che spinge la mia mano, pian piano il suo buco cede e la mia mano entra, fa un sospiro profondo, chiedo se gli faccio male, ma dice di no, me la fa estrarre e rimettere alcune volte, sento che ogni volta che spingo per entrare faccio sempre meno fatica ed entra più facilmente, chiedo di nuovo se va tutto bene, mi dice di si, allora vado dentro e fuori completamente per diversi minuti, ogni volta che entro vado sempre più dentro, adesso sono arrivata oltre il polso e il suo pisello sgocciola vistosamente, ora sta mugolando, mi sprona a muovermi più velocemente e così urla il suo godimento. Procedo con questa manovra fino a quando ce la faccio col braccio, quando mi fa smettere, capisco che è venuto più volte e l'ho scopato per più di mezz'ora.

Angelica) Come va? Temevo di farti male con la mano, ma tu mi hai afferrato il braccio e ti sei inculato da solo, ho sentito che hai goduto più di tre volte, ora sono io che sono a secco, vedremo cosa si può fare in futuro per me.

Paolo) Devo ringraziarti, sai, ne sentivo il bisogno, ma non avevo il coraggio di chiedertelo, l'ultima volta al Club, quando ho preso tutti quei cazzi, ho capito che piace anche a me sentirmi pieno, non avrei mai pensato di godere col culo, stasera mi hai soddisfatto, se va sempre così, credo che questa gabbia diventerà la mia testimone di goduta.

--Non sapevo cosa dire, l'ho baciato e poi ci siamo messi a dormire.
Per tutta la settimana, tutte le sere la stessa musica, la sola variante è stata quella di tornare al negozio e comprare due sacche da tre litri l'una, come quelle del club, se tornava a casa per primo, si fiondava in bagno e si faceva una sacca, così dopo cena era già pronto, era diventata un routine quotidiana. A volte pensavo e mi chiedevo se non stessi facendo un errore a comportarmi così, ma poi lui mi chiedeva e non mi riusciva a dire di no.
Doveva tenere la gabbia per un mese, una volta a settimana gliela toglievo per fare una bella pulizia, poi la voleva subito rimettere, passato il mese ha voluto continuare di sua volontà, sempre con la solita procedura di pulizia settimanale. Ora abbiamo concluso il terzo mese e vedo che quando la devo rimettere scivola dentro senza fatica. Mi preoccupo un pò e telefono al gestore che è felicissimo di sentirmi, spiego il parchè della telefonata, mi dice che il pisello è diminuito per mancanza di uso e allenamento, se gliela tolgo, in poco tempo ritornerà come prima, ma se lui ha deciso di tenerla, allora vale la pena di usarne una ancora più piccola. Vuole sapere se i testicoli sono come prima o sono diminuiti di dimensione, anche loro sono calati. Mi dice che evidentemente è soddisfatto del trattamento che gli pratico tutte le sere.

Angelica) Amore mio, dovresti tornare in quel negozio a prendere una gabbia un pò più piccola, ormai in questa ci balli dentro, cosa ne dici?

Paolo) Hai fatto bene a chiedermelo, avevo notato anche io già da molti giorni che quando vado in bagno, lui si muove troppo dentro la gabbia e mi da un pò fastidio, domani provvedo.

--Il giorno dopo richiamo il gestore, sono preoccupata che tutto questo non provochi dei problemi, mi dice che se continua così va a farsi benedire la sua virilità, ma se lui ora non sente stimoli, significa che alla fine non gli importa poi molto, ma che gran parte l'ha già persa, mi chiede se dopo tre e passa mesi, non senta la voglia di farmi una serata, prendo tempo dicendo che sentirò lui e che gli saprò dire. La sera mentre lo soddisfo chiedo se vuole tornare al Club.

Angelica) Amore mio, ormai sono passati dei mesi dall'ultima volta che siamo stati al Club, non è che anche a te non sia venuta la voglia di tornarci? Sinceramente una decina e più di cazzi, li prenderei volentieri, tu?

Paolo) Se devo dire la verità, ne avrei voglia anche io, ma non voglio tutta la bardatura dell'altra volta, la sola cosa che mi piaceva era il seno, quando me lo prendevano in mano, era come se prendessero il mio, mi piaceva da matti. Quel bustino da quel punto di vista era fantastico.

Angelica) Fammi capire, avresti voglia anche tu di prendere ancora cazzi, ma vorresti anche le tette, è una voglia così estemporanea o ci stai pensando seriamente?

Paolo) Quando la sera mi metti la mano, non ti sei mai accorta che mi accarezzo il seno? Forse no, sei dietro e non te ne puoi accorgere, ma è una manovra che mi piace.

--Sono perplessa ora, cosa gli sta succedendo, richiamo il gestore, spiego quello che mi ha detto, lui è uno psicologo, ha un amico medico endocrinologo, lo può far venire senza dire chi e cosa fa, è solamente un medico che è lì per divertirsi. Ci mettiamo d'accordo e partiamo il venerdì, così il sabato mattina il dottore può fare la sua visita.

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