Tornando a casa piena 6 - La troia piena col cornuto e lo Zio/ Papà

Scritto da , il 2021-12-02, genere incesti

Quando erano rientrati a casa era oramai quasi l'alba e, nonostante la lunga notte trascorsa, il marito era ancora disteso sul divano ad aspettare il suo rientro con accanto una bottiglia di Champagne e tre flute per festeggiare l'importante ricorrenza.

Aveva ancora indosso il pigiama rosa con le iniziali ricamate del suo nome e della moglie con la data del loro matrimonio che lei gli aveva chiesto di indossare nell'attesa del rientro dalla serata che lo "Zio" le aveva organizzato per festeggiare il loro terzo anniversario.

Avevano brindato incrociando le tre braccia e scambiandosi reciprocamente con le bocche il vino ed i sapori di maschio che lei aveva ancora sulla lingua.

Il marito poi, le aveva versato lo Champagne sulla fronte e l'aveva leccata sul viso, sul seno e sui capelli ancora intrisi di sperma.

Quel giorno il marito stesso, l'aveva aiutata a prepararsi per festeggiare l'importante ricorrenza.

L'aveva massaggiata dopo un bagno caldo a base di sali profumati di essenze esotiche.

L'aveva depilata completamente mettendo ben in mostra il candido monte di venere sul quale spiccavano tatuati un cuoricino coi loro nomi e la data del loro matrimonio.

Quella di esibire ove possibile, quegli importanti riferimenti della loro unione, era una pratica che piaceva molto alla moglie che si eccitava quando poteva farla vedere a qualche suo amante mentre la montava alla missionaria o le leccava la fica.

Oltre ai tatuaggi, lei aveva una vera passione per i piercing che, come piccoli gioielli ornavano i suoi capezzoli e la clitoride.

Anche il marito era "marchiato" secondo i suoi gusti con un tatuaggio appena sotto l'ombelico con le iniziali del suo nome accanto ad un simbolo del suo stato di cornuto e sul petto tra i capezzoli, i nomi intrecciati della moglie e dello "zio" suo padre!.

Un piercing a forma di pene sul capezzolo completava il decoro del suo corpo completamente depilato.

Quella sera, dopo aver ben lavata e profumata la moglie, l'aveva aiutata a vestirsi e truccarsi mentre la pettinatura era già stata sistemata dal parrucchiere quel mattino stesso.

Prima di uscire vestita in maniera sexi e provocante insieme allo zio, aveva provveduto lei stessa a far indossare al marito il pigiamino rosa per le ore d'attesa.

Al suo rientro:

-Ciao amore!-

-Ciao!-

-Ancora sveglio?
Grazie, grazie, sei un vero tesoro ad avermi aspettata.

Sapessi quante cose mi ha fatto fare mio zio per festeggiare il nostro matrimonio!

Tre anni amore, tre anni meravigliosi e chissà quanti ancora ne verranno.

Vedrai, vedrai come ti piacerà e ti farà eccitare e potrai godere anche tu quando ti avrò raccontato tutto!-

La moglie dopo avergli accarezzato i capelli ed il viso ed avergli dato un bacio sulla fronte, gli aveva dato il pacchettino regalo che avevano preparato nel glory hole.

-Questo è per te amore, per farti partecipare a quella incredibile spruzzata di quello sconosciuto che mi ha costretta a cambiarmi per non farmi vedere dagli altri col vestito già così inzuppato.

Un vero uragano che mi ha costretta a sputare tutto il suo seme, la mia saliva e tutto quello che avevo già nello stomaco compreso la sborra che avevo già ingoiato dagli altri cazzi.

Guarda, guarda anche tu!

Domani quando sarà asciutto lo guarderemo insieme, gli darò una stiratina e poi lo indosserò per fartici segare sopra e aggiungere anche il tuo sperma agli altri.

Poi lo metteremo nell'armadio accanto all'abito da sposa in ricordo di questi meravigliosi tre anni trascorsi insieme.

D'altra parte, anche l'abito nuziale è segnato dagli spruzzi del godimento mio e di mio zio in quella nostra prima notte di nozze.

Prima di partire, per la nostra luna di miele anche tu l'avevi spruzzato, ricordi? Che meraviglia!"-

Il marito osservava quell'abito con una espressione tra l'ammirato e l'eccitato e dopo averne sfiorato un lembo ancora umido, col dito se l'era portato tra le labbra come a volerne verificare l'origine: Era sborra, proprio sborra!

Dopo aver riposto l'abito lei aveva aperto una scatoletta e vi aveva estratto 4 preservativi pieni di sborra che aveva esibito come trofei davanti agli occhi ammirati del marito: "Amore, questi erano di quattro cazzuti di colore.

Capisci che non potevo farmeli godere dentro come gli altri col rischio che puoi ben immaginare.

Un bambino nero!
Non ci posso pensare anche se a dire il vero, mi piacerebbe.

Pensa che bello, un bambino nero e la sorellina bionda...che figata, che meraviglia!

A quel punto, mentre lo zio sedeva sulla poltrona di fronte col cazzo ben duro in mano, lei si era seduta accanto al marito e gli aveva accompagnato la mano dentro il suo perizoma completamente inzuppato dalla sborra che continuava a colarle dalla fica piena.

Dopo avergli raccontato l'esperienza del glory hole e dei cazzi che, con l'aiuto e il controllo dello zio aveva succhiato e presi nel culo e nella fica, aveva iniziato il racconto di quando erano passati nella zona privè dove era stata coinvolta in una incredibile orgia in cui l'unica femmina era lei alle prese con una ventina di maschi di ogni età, stazza e colore che, infoiati come bestie, l'avevano chiavata e riempita di sborra in ogni buco ricoprendole anche ogni lembo di pelle coi loro caldi schizzi.

In quella circostanza lo zio aveva solo vigilato a che tutto si svolgesse in sicurezza e nel massimo piacere per lei.

-Senti amore, senti il profumo dei maschi che ho addosso e senti come sono piena per te.

Distenditi tesoro che partecipi anche tu alla festa del nostro anniversario e godi anche tu mentre mi lecchi e lo zio mi fa godere ancora e gode dentro di me mentre tu mi pulisci, bevi, mi fai godere e godi anche tu masturbandoti come un porcellino.

Che bello, così..così amore, che bello, che bello quando mi fai godere così con la lingua, godi amore godi anche tu mentre ti fai una sega e lo zio mi sborra nella fica...godi amore godi anche tu sborra...sborra....sborraaaaaa....aaaaaa...godo anch'io...godo...godooooo!-

Girandosi poi e sdraiandosi sulla sua pancia e sul petto bagnati dalla sua stessa sborra ed avvicinandogli le labbra all'orecchio gli aveva sussurrato:

Fa niente amore se per questa volta abbiamo sporcato il tappeto.-

Oggi è il giorno delle meraviglie, domani sarà un altro giorno!



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