Diciottesimo compleanno ben festeggiato 2.

Scritto da , il 2021-11-25, genere etero

Al mattino dopo ebbi la telefonata di Luisa che mi chiedeva di potere venire da me. Acconsentii e le dissi di prendere un taxi. Dopo venti minuti ero al portone ad attenderla e quando arrivò pagai il taxi ed entrammo in casa. Subito presa dall'istinto femminile, dopo che mi baciò in bocca, chiese dove tenevo scopa ed altro e, preso il necessario si mise a pulirmi casa, cosa che non avveniva almeno da tre o più mesi così, dopo due ore di febbrile meticolosità, mi ritrovai casa così ordinata e pulitissima da quasi non riconoscerla più. Dopo che si tolse il sudore con una doccia, venne sul mio letto senza rivestirsi e mi chiese di fare l'amore, cosa che iniziai subito baciandola sul collo, dietro le orecchie, infilandole la lingua in bocca per poi succhiarle i seni così carini, con le aureole minutissime ed i capezzoli tanto piccoli da sentirli subito irrigidirsi con le slinguate che gli dedicavo con passione, fame di sesso, poi roteai la lungua intorno all'ombellico ed andai poi alla fighetta già viscida dagli umori che stava riversando di fuori e gliela leccai fino a sentirla gemere e supplicarmi in seguito di penetrarla e focosamente anche facendola un pò gridare se fossi stato un pò brutale ed allora compresi subito che voleva essere sbattuta e scopata senza remore ed indugi. La scopai a lungo e dopo che vidi era passato un buon quarto d'ora, allora me ne venni godendo pazzamente e sborrandole dentro fiumi che scorrevano all'infinito. Mi sdraiai al suo fianco ed iniziai così a baciarla in bocca sentendola subito gemere dicendomi poi che le piaceva moltissimo essere baciata con passione ed anche lei si mise a ciucciarmi i lobi mordicchiandomeli in maniera tale che subito riprovai il piacere di vedere il batacchione risorgere raddrizzandosi a tal punto che non persi tempo e lo riinfilai dentro la bella Luisa che già si era posta a cosce spalancate, pronta a ricevere nuovamente il cazzo smaniando e gemendo con affanno e poi mi disse che le sarebbe piaciuto essere la mia amante fissa per tutta la sua vita. Le sorrisi dicendole che potevamo benissimo considerarci amanti eterni ed allora volle farmi fermare per girarsi e farselo mettere nel culo che cosparse con un olio che aveva nella sua borsetta. Dopo che si sentì ben lubrificata si mise in ginocchio e mi pregò di incularla subito ed io lo feci senza esitazioni penetrandola con lentezza ma, una volta che sbattei le palle al suo ano, allora gli diedi giù focosamente e a ritmo sostenuto: lei gridava di piacere piangendo insieme per il dolore ed il piacere che stavo facendole provare. Intanto era mezzogiorno e in pomeriggio avevo un appuntamento di lavoro così dissi a Luisa se voleva pranzare con me e dopo la avrei accompagnata a casa sua da Diana. Accettò ma mentre stavo poi partendo con l'auto, mi chiese che lavoro facevo e risposi che vendevo case e dovevo accompagnare un mio cliente a vedere una villetta sulle colline umbre. Luisa mi chiese se poteva rimanere con me e, per ringraziarmi del consentirle di stare insieme, si diede da fare slacciandomi la patta dei calzoni mentre guidavo l'auto ed estrasse fuori il cazzo già in erezione e se lo mise in bocca spompinandomi fino alla sborrata che si sorbì tutta ingoiandola poi riallacciò i pantaloni. Che giornata affatto noiosa!

Questo racconto di è stato letto 4 4 4 8 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.