Daddy e la Gloryhile

Scritto da , il 2021-11-09, genere esibizionismo

Mi chiamo Giorgia e vi racconto una mia istruttiva esperienza.

Quando il mio Daddy mi chiese se volevo partecipare a un pomeriggio
hot in una Gloryhole non ero sicura di cosa rispondergli.
Innanzitutto, sono una ragazza disinibita ma devota al mio Daddy.
Poi pensavo fosse un lavoro per puttane vere. Pagate per dare sesso.

Daddy mi spiegò che voleva proprio quello. Voleva farmi provare cosa
vuol dire essere una prostituta. Dare sesso per denaro. Mi spiegò che
le lavoratrici delle gloryholes vengono pagate poco e devono segare e
succhiare tutti i cazzi che i clienti paganti infilano negli appositi buchi
nella parete della stanza, fino a farli venire nella loro bocca.
C'è l'obbligo di ingoiare tutto lo sperma che gli schizzano in bocca pena
una decurtazione della commissione e parecchie sculacciate molto dolorose.

Mi sentii bagnare subito tra le gambe. L'idea di essere sculacciata forte
mi faceva sempre colare di piacere. Pensai che nei panni di una gloryhole
girl avrei sputato lo sperma per terra giusto per farmi sculacciare.
Quel dolore che si confonde con il piacere. L'eccitazione che ti indurisce
il clito perchè sai che ti farà male ma dentro di te ne senti il bisogno.
Sai che ti farà male ma l'aspetti. Inevitabile dolore che eleva il piacere.

E poi l'obbligo di farsi venire in bocca, di ingoiare, era così soverchiante,
prepotente, insultante, da mandare su di giri la schiava che c'è in me.
Obbligata a ingoiare. Se possibile ero ancora più bagnata.

Purtroppo Daddy mi disse che la Gloryhole dove mi avrebbe portato a
"lavorare" era all'interno di un Club Privato, e che il ruolo e le prestazioni
da Gloryhole Girl era a mia discrezione. Così come la scelta di ingoiare o meno,
anche se aggiunse che il farsi venire in bocca era una cortesia apprezzata
dai clienti.

Niente obblighi = Niente sculacciate.

Rimasi un po' delusa. Se dovevo fare l'esperienza della Gloryhole Girl
tanto valeva farla fino in fondo. Mai una gioia.
Ad ogni modo, la verità è che non ho mai pensato molto al Gloryhole come
pratica sessuale ma quando sono stata invitata a partecipare il mio interesse
in questa trasgressione sessuale è aumentato.

Eppure, ero in apprensione, anche se mi ha sempre eccitato essere
la piccola porca troietta di qualcuno. Mi considero una avventuriera
quando si tratta di sesso, quindi ho deciso di mantenere una mente
aperta e accettai di buon grado quello che il mio Daddy aveva in serbo
per me quella sera.

Il club in cui andammo era un circolo chiuso, gestito da un amico
del mio Daddy. Lui ci accompagnò attraverso la stanza che aveva
allestito per la serata hot. Aveva messo insieme diversi tavoli oltre a
divani, cuscini giganti e altro allestiti come "zone di piacere" come li
definiva lui. Poi ci ha condotti al nostra stanzetta dove io avrei fatto
la mia prima esperienza come "lavoratrice unica" per la serata.

La stanzetta aveva tre buchi alla parete. Quando l'ho vista per la prima
volta mi sono sentita eccitata e un po' nervosa. Ma il pensiero di avere tre
membri turgidi a mia disposizione è stato motivo sufficiente per non
pensarci su due volte. Io e il mio Daddy eravamo entrambi motivati ??
ed eccitati, così siamo entrati e mentre lui si sedette su una sedia, io
mi spogliai completamente nuda. Sentii il mio Daddy cambiare respiro.
La situazione lo eccitava parecchio. Io sorrisi felice.

Sapevo che sarebbe stato una serata lunga e faticosa sul piano fisico.
Il gestore, su suggerimento del mio Daddy, aveva avvisato parecchi
dei suoi clienti abituali che questa sera ci sarebbe stata a disposizione
una delle più brave succhiacazzi della città. Che onore.

Daddy gli aveva raccontato quanto mi piaceva succhiare il cazzo,
leccarlo, sbocchinarlo, infilarlo giù in gola, baciarlo, salivarlo. Aggiunse
che adoravo succhiare le palle, tenerle in bocca, scaldarle finchè perdevano
il controllo e iniziava la fase del non ritorno, dove io abbracciavo la cappella
con le mie labbra e aspettavo il getto di sperma caldo inondarmi la bocca.
La passione porta sempre eccellenza.
Il suo amico doveva aver capito quanto mi piaceva, poichè per quella sera
disse che circa una trentina di uomini sarebbero intevenuti.
Mi tremavano le gambe.

Anche se nascosta dalla parete, sapevo che avrebbero sbirciato, quindi misi
un trucco da Blow Job Eyes, che è la mia mossa caratteristica e non potrei
esibirmi nelle mie performance senza.
Una volta truccata e spogliata mi sono accovacciata, e nell'attesa dei clienti
da accontentare, abbassai la zip del mio Daddy. Sapevo benissimo che sotto
i jeans lui non porta mai l'intimo, quindi non mi sorpresi quando il suo bel
membro semiturgido uscì fuori con una certa prepotenza.

Quel bel cazzo mi ha sempre eccitata. Di tanto in tanto non posso fare a meno
di sussurrare questo complimento a mio Daddy. Il quale sorride e me lo lascia
succhiare spesso. Mi rende felice prenderlo in bocca. Sentirlo pulsare e
gonfiarsi tra le mie labbra calde. Come ora. Diventò subito duro e sentii il
sapore delle sue prime gocce bagnarmi la lingua.

Da quel momento niente e nessuno avrebbe potuto fermarmi da succhiarlo
e stimolarlo fino a farmi regalare il piacere del suo succo dolce nella mia bocca.
Mi piace farmi sborrare in bocca e ingoiare il suo seme. Caldo, dolce, maschio.

Non avevo ancora finito di deglutire lo sperma, che cominciammo a sentire
gente arrivare, ci guardammo l'un l'altro e soffocammo una risata. L'energia
nervosa nella stanzetta era palpabile. Quanto tempo sarebbe passato prima
che qualcuno arrivasse? Quale buco avrebbero scelto?
Mi coprii la bocca e risi di nuovo. Mi sentivo felice.

Poi è successo. Potevo sentire un uomo avvicinarsi, rideva con gli amici e
lo sentii dire "Proviamo anche questa".
Maliziosa, ho guardato Daddy, e ci siamo sorrisi l'un l'altro. Eccoci !

Dopo un attimo un pene semi-eretto entrò dal buco più vicino al mio Daddy.
Lui sorrise e mi spostò delicatamente la testa davanti a quel primo cazzo
pronto da svuotare. Mi guardò con una punta di invidia mentre facevo girare
la lingua intorno alla cappella e la stuzzicavo finché non era completamente dura
e gonfia. Dall'esterno potei sentire il ragazzo gemere e dire ai suoi amici di avvicinarsi.

Non ci volle molto prima che comparisse il secondo cazzo e poi il terzo.
Non ho perso tempo. Resi felici i tre ragazzi. Presi un cazzo in bocca,
leccandolo gentilmente mentre gli due membri nelle mani. Segandoli.

Mentre lavoravo felicemente a ogni cazzo sentivo un moto di orgoglio
dentro di me. Questi uomini non avevano idea di chi io fossi, ma ognuno
di loro stava godendo. Ero felice di scoprire che le mie abilità di succhiacazzi
non dipendevano completamente dal mio aspetto ma anche da una dote innata.
Pensavo a quello mentre il primo ragazzo alla mia destra venne, schizzando
sperma sulla mia mano, braccio e pavimento. Solo un gemito e me lo sentii
scivolare fuori dalla mia mano, ancora sporca di sperma caldo.

Non appena un ragazzo si ritirò, un altro prese il suo posto. Presi il nuovo cazzo
in mano, cospargendolo di sperma e iniziai a segarlo mentre il cazzo in bocca
sborrava getti dolci nella mia gola. Ingoiai tutto, da brava troia qual ero e lo
leccai ripulendolo. Il nuovo cazzo era stupendo, lungo, gonfio. Meritava anche
lui di sborrarmi in bocca. Ma già sentivo il cazzo a sinistra pulsare e lo vidi
sborrare getti pieni di seme bianco. Era meraviglioso. Scivolò fuori ed un altro
cazzo mi finì in mano.

Lasciai andare quello che mi era venuto in bocca e mentre segavo velocemente
i due cazzi a miei lati, vidi entrare dal buco centrale un fantastico esemplare
di membro maschile. Bello davvero, grosso, già gonfio con la cappella lucida e
viola. La goccia sulla punta mi fece capire che si era segato mentro lavoravo gli altri.

Decisi di fargli provare cosa vuol dire farselo succhiare da una puttanella come me.
Aprii la bocca e lo risucchiai dentro. La lingua lo avvolsa, la saliva lo rese scivoloso,
le mie labbra lo strinsero. E succhiai forte. Lo spinsi in gola e lo tenni li fermo per
qualche secondo. E lo sentii pulsare. Era un bel cazzo grosso, ma lo stesso riuscii
a sentire il seme muoversi dentro e gonfiarlo ancora di più. Capii che sarebbe stato
un getto abbondante da come l'asta divenne ancora più dura.

È una delle più belle pratiche del sesso, stare li col cazzo in bocca e sentirlo gonfiarsi
fino ad esploderti dentro. Così fece, e mi inondò la bocca di sborra calda, getto dopo
getto. Sentii il suo padrone gemere e spingere contro la mia gola, ma la parete lo fermò.
Ingoiai tutto quello che riuscii, ma una parte del prezioso seme mi uscì dai lati della bocca.
È un peccato sprecarla ma era troppa anche per me.

Via uno, dentro un altro in un turbinio di sapori, di odori, di misure, di forme.
Io persi il controllo di me stessa. Succhiai con piacere ogni cazzo che si faceva avanti.
Ognuno con passione e devozione. Il mio Daddy era certamente orgoglioso di me,
e di tanto intanto, quando mi vedeva stanca, mi prendeva per i capelli e mi muoveva
la testa avanti e indietro. Quella costrizione, seppur gentile, mi faceva bagnare
tra le gambe. La mia figa era un lago. Mai avrei pensato di godere così tanto.

Ero nella stanza da poco più di un'ora, e ad essere sincera, avevo perso il conto di quanti
uomini e ragazzi avevo fatto venire. Per il mio piacere e per quello del mio Daddy,
che seduto li vicino, si era goduto lo spetaccolo, accarezzandosi continuamente.

Ero coperta di sudore e di schizzi di sperma dappertutto. Il sapore del mix di semi
di parecchi uomini in bocca mi eccitava. Ero felice.
Non so quanta sborra avevo ingoiato, ma era da record.
Decisi di fermarmi e farmi una doccia, accompagnata da un buon bicchiere di Mojito.
Il mio Daddy mi accarezzò il viso e disse " Stasera hai lasciato libera la puttana che è in te.
Ti sei superata e mi hai reso orgoglioso, baby". Arrossii e, avida tanto quanto eccitata,
gli leccai il dorso della mano, ora sporca di sperma dei clienti.

Uscimmo dalla stanzetta indossando l'accappatoio che il padrone del Club mi aveva
fatto trovare li dentro. Un vero gentiluomo.

Con mia sorpresa, gli uomini erano tutti lì fuori, in piedi, ad aspettarmi e mi
regalarono un applauso che mi fece arrossire ed eccitare ancora di più.

Alla fine della serata, quell'esperienza mi ha in qualche modo cambiata.
Non penso più di essere considerata come un oggetto in cui venire, ora riesco a vedere
la trasgressione in questo. Ero potente, avevo fiducia in me stessa, sapevo di essere
in grado di fare tutto ciò che il mio cuore desiderava e vedere quanto effettivamente
fossero apprezzate le mie capacità. La mia autostima era alle stelle.

Ho imparato che il sesso del gloryhole è ancora vivo e vegeto perché molto HOT.
Non solo per gli uomini che ci infilano il cazzo, ma anche per chi come me adora
stare dall'altra parte. E non vedo l'ora di farlo di nuovo.

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