Strip

Scritto da , il 2012-04-04, genere orge

Dopo aver fatto alcune foto sono andata alla spiaggia dove c'erano numerosi uomini, alcuni giovani e belli ma anche altri più maturi e pelosi e panciuti. Appena mi sono sdraiata molti di loro si sono avvicinati e si sono seduti sulla sabbia poco lontano e hanno cominciato a guardarmi con aria noncurante. Sotto il costume si indovinava che erano ben forniti e un paio di loro, di quelli panciuti, avevano un rigonfiamento molto elequente. Mi ha preso la libidine e ho pensato che sarebbe stato eccitante scoprire fino a che punto sarebbero rimasti indifferenti e, sfilando le spalline, ho abbassato un pò il reggiseno lasciando coperti solo i capezzoli ma mostrando mezza aureola scura. Ho anche arrotolato giù la mutandina fino a scoprire l'inizio della peluria. Subito le teste si sono voltate tutte verso di me e le occhiate erano molto curiose. Alcuni di loro, i più audaci, facevano dei commenti ad alta voce sapendo che io non potevo fare a meno di sentire, del tipo "che sirena...ma quanto è tanta....piena di curve dappertutto ...e che tette ... non so cosa farei per vederla spogliarsi solo per me....già ce l'ho duro" e gli altri rispondevano "sì sììì anch'io vorrei vederla spogliare ... mi tira il c..." Ormai il mio ippotalamo stava prendendo il sopravvento sul cervello evoluto e dissi ad alta voce "uffh, qui c'è troppa gente e non posso prendere il sole nuda, mi sposterò più indietro" e così dicendo mi alzai e mi avviai verso le piccole dune poco distanti. Con la coda dell'occhio vedevo che una decina di loro si era alzata e mi seguiva. Mi fermai davanti a una fila di box deposito per gli ombrelloni e mi sedetti. La mia posizione era invisibile da tutti i lati, nascosta dalle dune e dai box.
Gli uomini mi chiesero "possiamo stare qui anche noi per vedere?" Io risposi "che cosa volete vedere?" E loro "vogliamo vederti senza costume" E io "ma cosa dite, come vi permettete, sono una donna per bene, non avete mi visto una donna spogliata?" e loro "una maggiorata come te mai! Dai facci contenti, vogliamo ammirare le tue tettone, il tuo culone e vogliamo vedere anche la tua fica, sei bellissima, non lo diremo a nessuno, resterà un segreto fra noi" e io "proprio non posso, non l'ho mai fatto davanti a estranei" e loro toccandosi il rigonfiamento sotto le mutande "guarda come ci eccitano le tue curve, dai fai finta che sei a una festa con i tuoi amici che ti hanno chiesto di fare un balletto sexy" e io "va bene , vi accontenterò solo se dopo andate via perchè potrebbe venire altra gente incuriosita dal vostro spostamento". Si sedettero intorno a me a una certa distanza, io mi alzai e cominciai a fare per loro un piccolo spettacolo. Nuda, nuda! escamavano in coro. "Davvero mi volete tutta nuda?" dicevo io. Ancheggiando e accarezzandomi sensualmente mi tolsi prima le mutandine e poi feci alzare uno di loro, quello più grasso, e gli voltai la schiena perchè mi slacciasse il reggiseno. Sentii le sue dita carnose che mi toccavano la pelle e un brivido mi andò su e giù lungo la colonna vertebrale. Il mio seno si mostrò in tutta la sua prosperità agli occhi famelici dei presenti e il grassone, da dietro, allungò le mani e mi palpò le tette voracemente. Mentre mi toccava sentivo sul sedere la pressione di una cosa dura e mi eccitai. Mi voltai e vidi che il pancione si era tirato giù la mutanda e un bastone di notevole lunghezza e grossezza si ergeva e puntava verso di me.
Non mi trattenni, mi inginocchiai e lo afferrai tra le mani. Era grosso, caldo e vibrante. Avvicinai le labbra e sentii un odore pungente che mi fece eccitare ancora di più. Lo baciai sulla cappella e feci scorrere la lingua tutto intorno, mentre con la mano lo segavo lentamente. Gli altri commentavano nel modo più osceno "guardate che troia, che puttana pompinara, e che culo che ha!" Vedevo che si erano spogliati tutti nudi e si toccavano il cazzo che avevano già duro.
L'uomo era allo stremo e cominciò a sborrare dentro la mia bocca e mentre leccavo il suo seme mi prese un fremito di paura al pensiero che non sarei riuscita a sottrarmi dall'assalto degli altri cazzi, che si sarebbero sfogati su di me senza pietà.

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