A casa da solo 8 - astinenza

Scritto da , il 2021-07-16, genere tradimenti

Dopo quella notte di fuoco il collega partí per quella famosa missione in un altro continente.
Come aveva imposto io ero in castità e non potevo neanche essere penetrato in quanto se non scopava mia moglie non potevo godere neanche io. Doveva durare una ventina di giorni ma già dopo 15 ero in seria difficoltà, mia moglie si masturbava regolarmente e senza nascondersi ma io niente. Mi controllava anche in doccia e mi aveva minacciato di punizioni pesantissime se avessi sgarrato. Vedevo quasi la fine quando mi disse che gli avevano prolungato la missione di altri due mesi.
“Ma no ti prego io sto impazzendo, devi fare qualcosa, liberami, fai quello che vuoi ma non posso stare così altri due mesi!”
“E io? A me non ci pensi? Cosa faccio, ditalini per altri due mesi?”
“Chiedigli di poter scopare con un altro! Con chi vuoi!”
Ci fu una drammatica videocall in cui ero nudo, ingabbiato, e fui costretto a chiedere il permesso per far scopare mia moglie con qualcuno.
Permesso che fu accordato a patto che io ripulissi con la bocca lo sperma di ogni altro uomo perché la voleva riempire solo lui.
Ero schifato ma sfinito, acconsentii a qualsiasi cosa.
Il giorno dopo mia moglie si vestì in modo particolarmente eccitante e uscì di casa per andare al lavoro.
Quando tornò le chiesi “e allora?” “E allora cosa?” “Hai…?” “Ma no! Già con uno al lavoro è tanto, vuoi che di sappia in giro?” “Hai ragione, scusa…”
“Comunque stasera esco con uno che ho conosciuto… ora mi devi aiutare a depilarmi…”
La aiutai a depilarsi e a vestirsi.
Uscì per cena, poi mi scrisse verso le due che stava tornando, di farmi trovare nudo e steso a letto. Eccitatissimo mi preparai.
Arrivò in camera si spogliò, tenendo solo le mutandine. “Ti ricordi cosa ti aveva detto di fare?”
Si mise sopra mi me, scostò le mutandine e mi piazzó la figa sulla faccia, sentii che era umida e colava giù un liquido viscoso, leccai e la pulii tutta dallo sperma di chissà chi ma non mi importava. Tolse le mutandine e me le fece pulire anche all’interno.
“Bravo amore ora girati che ti inculo”
Non aspettavo altro. Prese lo strapon, lo lubrificò per bene poi non feci in tempo a dire di fare piano che già me lo aveva piantato. Bastarono pochi colpi e già schizzavo da dentro la gabbietta, le chiesi di continuare mugolando, mi fece avere un secondo orgasmo e quindi un terzo. Alla fine crollammo entrambi sfiniti.

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