Martedì 25 Maggio 2021

Scritto da , il 2021-06-06, genere trans

Otto del mattino e solo in casa, anche oggi niente lavoro.
Niente autoreggenti, voglia di cambiare...un collant nero coprente un 40 denari, reggiseno con ricami floreali. Niente mutandine i collant mi piacciono nudi sotto, senti bene il nylon che ti avvolge ovunque e il gioco della trasparenza lo trovo estremamente bello ed erotico.
Decollete nere e un abitino sopra.
Solita chat, solita cam ma questa volta prima mi metto a mettere a posto documenti al pc.
So che sono guardata, spiata, resto seduta alla scrivania con le gambe accavallate, mi alzo mi risiedo. Essere spiata così senza far che di provocante è ancora più appagante, perché spinti dalla curiosità e ammirano le gambe le trovano seducenti, femminili...non c'è niente di volgare eppure sono li a guardare e fantasticare.
I commenti arrivano, mi fermo due scambi di saluti e ringraziamenti, sbirciatine alle cam di chi sta li a guardarmi.
Il telefono squilla, telefonata di lavoro, come nulla fosse rispondo e mi ritrovo a parlare con il collega come se niente fosse eppure io sono vestita da Laura, mentre parlo mi accarezzo le gambe, le ginocchia il polpaccio. Cambio gamba accavallata. I messaggi di commenti continuano.
Come spiegare l'emozione di fare qualcosa di normale ma vestita da donna, dialogare all'insaputa del collega che non immaginerebbe nemmeno che sono in collant e tacchi.
Persone che si masturbano e chiedono di vedere più la coscia, il culo.
Mentre parlo al telefono mi giro a cavalcioni dulla sedia e tiro su il vestito, prima a metà sedere poi su. Le natiche in trasparenza, con giochi di luce e brillantezza data dal nylon, la fessura che si vede sul culetto tondo, un pezzo di schiena il più inarcata possibile.
Le prima venute li davanti ai miei occhi, mi sento molto appagata, li ringrazio per essere stata la loro fonte di gioia, di godimento.
La telefonata di lavoro finisce, ed ora accontento i miei interlocutori in chat, chiedono cosa vogliono vedere, li tengo un po' sulle spine ma alla fine gli accontento.
Le loro godute sono i migliori complimenti, non importa quali erano le loro fantasie, ma erano su di me, con me.
In un attimo è ora di pranzo, come il giorno prima chiudo e mi metto a preparare e consumare il pranzo nei panni di Laura, in libertà, senza pensieri assaporandomi la postura dei tacchi, le gambe avvolte nel nylon e sentire il reggiseno addosso.
Giunta l'ora di abbandonare i panni di Laura, uscire per un commissione e poi vita normale.
In camera via l'abitino, ma in quel momento una voglia....esco con sotto i collant e il reggiseno quindi mi infilo un paio di pantaloni, una maglia e via. Uscire stare fuori sentendo il nylon avvolgente e il reggiseno che stringe un po' il torace, incontrare i vicini salutarli, camminare, entrare nel negozio e ritornare a casa...indossando in mezzo alla gente ignara...
Purtroppo ora il tempo è finito e si ripone tutto in ordine nel cassetto.

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