Le tumide labbra di mia madre 13 - Comincia la festa.

Scritto da , il 2021-06-01, genere incesti

A tavola ci eravamo seduti io,mia madre,Roby e suo padre mentre l'uomo al guinzaglio,era stato fissato al piede del tavolo con una ciotola accanto come fosse un vero cane.

Il marito di Roby si era occupato per tutto il tempo del servizio e devo dire che era stato impeccabile ed all'altezza delle ottime portate e del vino dell'alto Adige,leggermante aromatico e tenuto in fresco in una vaschetta del chiaccio della cui mescita si occupava direttamente lui.

Cena ottima come ho già detto ed anche la conversazione era stata molto piacevole giacché la signora col "cagnolino" al guinzaglio era stata una docente di filosofia di Roby,con approfondite conoscenze nel campo della psicanalisi argomento del quale ci aveva intrattenuti a proposito del rapporto col marito che da parte sua,pareva molto soddisfatto degli avanzi che di tanto in tanto gli passava la moglie.

Alla fine della cena ci eravamo trasferiti tutti in soggiorno a bere qualcosa e continuare la conversazione.

Stranamente in quella nuova posizione,la donna aveva permesso al marito di sederle accanto e bere anche lui una flute di Cartizze mentre lei,ignorandone la presenza, continuava a rivolgersi a noi.

Dopo circa venti minuti suonava il campanello del cancello esterno e subito il marito di Roby si era precipitato ad andare ad aprire agli altri due ospiti.

Ala loro apparire gli occhi della signora si erano sgranati mentre mia madre,aveva stampato in viso una smorfia di stupore.

Roby si era subito alzata per andargli incontro mentre suo padre assumeva la solita espressione soddisfatta per come procedeva la serata.

L'uomo era meticoloso in ogni particolare e non lasciava mai nulla al caso per soddisfare pienamente i suoi ospiti.

Naturalmente,tanta cura e tanta precisione erano finalizzati a dare alla figlia la massima soddisfazione e farle provare il massimo piacere.

Entrambi erano neri.

Entrambi erano alti e belli davvero come i bronzi di Riace (Lo so,forse avevo già fatto in precedenza un paragone simile ma davvero il padre di Roby non finiva di stupirci con le sue scelte dei maschi da invitare alle orge di sua figlia.) Le forme del corpo scolpite,un'espressione virile in viso,labbra gonfie e occhi grandi,neri e luminosi come specchi.

Roby si era subito precipitata ad accoglierli e benché fosse la prima volta che li vedeva,alzandosi sulla punta dei piedi li aveva abbracciati al collo e li aveva baciati in bocca con voluttà prima l'uno e poi l'altro.

Dudù aveva previsto ogni cosa anche quando in salotto ci aveva assegnato i posti e dunque,i due stalloni erano stati fatti accomodare accanto a mia madre e sua figlia.

La donna seduta di fronte a noi li guardava con libidine e smodato desiderio.

Fosse dipeso da lei sarebbe subito saltata addosso ad entrambi.

Fissandoli come estasiata,aveva poggiato le mani sulle ginocchia ed allargando le gambe aveva messo in mostra una fica aperta,rossa e pelosa senza mutande.

-Tu,non stare quì impalato,togliti quegli inutili pantaloni e vai a fare gli onori di casa ai nostri nuovi amici.-

Aveva detto la moglie rivolgendosi al maritino con lo stesso tono che avrebbe usato con un cane.

L'uomo si era sfilata la parte bassa del suo strano costume di vernice nera e rimanendo nudo dal bacino in giù,aveva messo in mostra il suo sesso rivestito da una gabbietta di metallo nero sul quale riflettevano la loro luce una serie di cristallini Swarovski colorati.

Vedendo quell'arnese chiuso da un lucchettino avevamo anche capito che la chiavetta anch'essa resa luminosa da un un brillantino che pendeva dalla collana in oro in mezzo al petto della signora,serviva proprio ad aprire quel prezioso scrigno che però conteneva il nulla.

Mentre si svolgeva tutto questo,il marito di Roby,rimanendo in piedi continuava ad occuparsi del prosecco curando che i bicchieri fossero sempre al giusto livello.

A quel punto l'uomo,avvicinandosi prima all'uno e poi all'altro stallone,in ginocchio,gli aveva slacciato i pantaloni ed estraendo le loro verghe,le aveva dapprima baciate e poi,aiutato da quegli stessi maschi che avevano sollevato il culo,gli aveva sfilato i pantaloni e le mutande e dopo un altro bacio sulle cappelle era tornato accanto alla moglie assumento stavolta la postura di un cane sdraiato sul tappeto.

segue

Questo racconto di è stato letto 3 6 8 4 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.