Il miglior amico di mio figlio

Scritto da , il 2021-04-15, genere gay

Giovanni amico di mio figlio quando viene a casa nostra mi fa grandi sorrisi e profondi sguardi ero solo e stavo tagliando erba in giardino che me lo sono trovato davanti gli ho detto che Marco era uscito con la madre e tornava tardi mi ha chiesto se avevo bisogno di una mano lo messo a raccogliere le foglie secche io ero a petto nudo sudato mi guardava e si piegava mostrandomi il culetto il rastrello si era inceppato in una radice non riusciva a liberarlo sono andato e avvicinandomi da dietro lo avvolto con le mie braccia e ho afferrato il manico dell attrezzo e gli ho detto dai insieme facciamo forza lui si appoggiato di schiena a me strusciando il culetto sul mio cazzo e abbiamo tirato poi riprovandoci scivolato e io lo bloccato e tirandolo a me siamo caduti sul prato lui sotto e io sopra ha fatto un urletto di dolore aveva sbattuto il fianco e gli faceva male lo portato in casa e li nel bagno e ho preso i prodotti per dinfettarlo e si è calato i pantaloni mostrandomi la chiappa dolorante ho praticato un leggero massaggio emetteva dei mugolii ogni volta che la mano scivolava tra i glutei e ansimava e chiudeva gli occhi provasse piacere la sua mano di colpo ha afferrato il mio cazzo strusciando dal tessuto del pantalone e sentendo gonfio si alzato girandosi e le sue braccia al collo e la sua bocca sulla mia infilando la lingua e appiccicarsi strusciandosi tutto ero eccitato e lo stretto baciato con voglia e passione e lo preso in braccio e lo portato in camera lo spogliato e mi sono denudato e insieme sul letto rotolandoci come maiali vogliosi si è girato dandomi il culetto in faccia che ho allargato mentre la sua bocca scivolava sul mio cazzo leccandolo e succhiandolo vogliosamente caldo e sensuale lo insalivato bene ficcando le dita facendolo tremare si è sdraiato aprendo le gambe e mi ha tirato ho bagnato la cappella e sono entrato baciandolo aveva brividi le sue mani sui miei fianchi mi tiravano per farmi andare tutto in fondo e ho iniziato a martellarlo di colpi facendolo urlare di piacere mi ha preso le mano e la portato sul suo cazzo e lo masturbato e mi ha detto veniamo insieme ti prego ti voglio troppo e da tanto che volevo questo momento e insieme siamo venuti lo vedo due volte il pomeriggio nel mio studio a fine serata chiudo a chiave e ci mangiamo come due cani vogliosi sono preso

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