Visita medica

Scritto da , il 2021-04-02, genere trans

Non so se a qualcuno e mai capitato di fare una normale visita di controllo medico, e scoprire tutto d'un tratto, che il medico in questione fosse un vero maiale. Cose di questo genere, si sentono spesso sui giornali o telegiornali, il medico che molestava le pazienti, o le stordiva con i farmaci per abusarne. Fu proprio la situazione che capito' a me, fu credo la visita di controllo piu bella e godereccia che abbia mai fatto in tutta la mia vita da Troia. Era il periodo in cui avevo degli strani sintomi a cui non riuscivo a dare spiegazioni, malesseri di testa, di articolazioni, tachicardia,vertigini e altri sintomi tra cui difficolta' respiratorie, avevo preso degli antibiotici, ma le cose non miglioravano affatto, e a malincuore, dato detesto gli ospedali e i dottori, mi ero decisa a consultare un medico privato. Non il mio di base, volendo evitare potesse venire a conoscenza di fatti miei privati, immaginavo infatti di aver preso qualche malattia, avendo per anni avuto rapporti quasi sempre non protetti, mi ero preparata al peggio. Scelsi uno di quei dottorini che si trovano privatamente, e di cui affidabilita' e tutta da discutere. Mi decisi a prendere un appuntamento, e andai nel suo studio a farmi fare un controllo, spiegando al dottorino, la situazione. L'uomo, un anziano medico dai capelli brizzolati, un accenno di barba, e un viso abbastanza simpatico, rimase ammaliato dal mio fascino e ascolto' abbastanza divertito le storielle che gli raccontai un po imbarazzata, di come avessi avuto vari rapporti con uomini non protetti.
Il medico, dopo aver ascoltato la mia stroria, e avermi pure sbeffeggiata con dei sorrisetti maliziosi piu volte, mi chiese che sintomi presentassi, mi fece sdraiare sul classico lettino per la visita di base, mi fece togliere gli indumenti, facendomi restare completamente nudo, con soltanto le calze autoreggenti nere a rete che indossavo sotto i leggins. Mi visito' come farebbe qualsiasi medico normale, riscontrando in effetti, che avevo dei disturbi come pressione alta, e battiti del cuore irregolari, ma non riscontro' condizioni gravi da allarmarmi, ed ad un primo esame escluse che fossero sintomi di malattie prese da rapporti sessuali non protetti, il che mi fece fare un lungo sospiro di sollievo. Ovviamente disse, era meglio fare lo stesso dei prelievi, e un test sull'HIV, che lui stesso avrebbe provveduto a farmi fare successivamente in un'altra visita. Sembrava davvero un professionista serio, e mi dissi tra me, ero stata brava a non andare dal mio medico di base, chissa' cosa mi avrebbe detto conoscendomi da anni. Preferivo un'estraneo che nulla sapeva del mio passato, e non mi avrebbe guardata strana come fossi alienata. All'entrata dello studio medico, non avevo visto ne segretarie, ne altra gente in attesa, solo qualche signore anziano, che usciva, e un paio di suoi colleghi con il camice, poi misteriosamente spariti nel giro di pochi minuti. Lo studio era vuoto tranne che per noi due. Una musica di sottofondo, continuava a diffondersi dalle casse del muro rilassandomi. La stanza dove mi trovavo con il dottorino, era con una sola finestrella che teneva chiusa a tapparella abbassata, vi era la luce accesa, e dietro la scrivania, una porticina che immaginai fosse la Toilette. Quindi, eravamo soli io e lui dentro la stanza, io sdraiata sul lettino nuda,con solo le calze a rete addosso, lui con il classico camice bianco e lo stettoscopio al collo, che mi tastava con le sue mani fredde e guantate in lattice, nonostante fossimo in stagione primaverile. Mi massaggio' il cazzo tastandomi le palle, e facendomelo indurire all'istante, cosa che fece sorridere l'uomo, poi mi fece voltare a pancia sotto, e li l'uomo indugio' troppo secondo me sulle natiche, invece che tastarmi le gambe le braccia o il collo. Brividi di piacere mi attraversavano tutta, e cercai di nascondere come meglio potevo l'erezione che mi stavano procurando con quei palpeggiamenti continui da parte sua. Una volta finito il palpeggiamento, il medico sorrise nuovamente, mentre mi scostavo i lunghi capelli dal viso, disse: "Nulla di grave, hai degli scompensi fisici che dovrebbero sparire in fretta, ti aiuteranno delle pastigliette che ti prescrivero'. Per il test HIV ci rivedremo un'altra volta, non rivestirti..." Lo ringraziai, mentre scriveva su un foglio, i medicinali che avrei potuto acquistare anche senza ricetta medica, l'uomo continuava stranamente a guardarmi mentre scriveva, facendomi delle domande assai imbarazzanti, e pensare che fino ad allora, lo avevo reputato un medico serio e preparato, ma che c'entrava sapere se mi piacessero gli uomini maturi o quanti rapporti sessuali avevo avuto con loro negli ultimi periodi? che c'entrava se ero passiva o attiva? Pensai servisse per il test che avrei fatto la volta dopo, e risposi senza vergogna alle domande. Quando finite le prescrizioni, l'uomo torno' a visitarmi, stavolta senza guanti di lattice sulle mani, restai un po stupita. Per essere piu sicuro delle sue conclusioni disse, doveva rifare certi passaggi, cosa assai anomala secondo me. Ancora una volta, l'uomo indulgio' sulle mie parti intime come il culo e il cazzo, che ormai a forza di esser toccato, non era indifferente alle sue mani. L'uomo sorrise palesemente vedendolo in erezione e prese proprio a masturbarmi ora senza piu timore, chiedendomi se mi piacesse. Mi chiese di divaricare meglio le gambe, e lasciai che l'uomo facesse il suo lavoro, godendomi quella sega improvvisata che mi aveva stupita non poco. Tentai piu volte di chiedergli, che c'entrasse, ma l'uomo mi zittiva ogni volta dicendomi solo di rilassarmi e di godermi il suo trattamento. Non mi ci volle molto a riempirgli la mano di sperma, dato mi aveva fatta venire in pochi minuti. L'uomo prese una salvietta e si ripulii la mano da me appena sporcata, sempre senza vergogna o timore, si denudo' davanti a me, senza darmi nessun tipo di spiegazione, secondo lui, era la terapia piu adatta a me, poi disse anche se non la compresi da subito. Si tolse pantaloni e mutande, restando con addosso solo il camice lungo e bianco, sotto completamente nudo, si avvicino' al lettino dov'ero rimasta a pancia sotto, mi scosto' da un lato i lunghi capelli, dicendomi di rilassarmi il piu possibile, di chiudere gli occhietti (li chiamo' proprio occhietti), e di fare respiri lunghi. Mi misi a pancia sotto, e come da lui richiesto, allargai bene nuovamente le gambe, infilo' un preservativo sul suo cazzo gia' bello duro e nodoso, sali' sul lettino, e mi ingroppo' come un cane monta la sua cagna. Spingendo il suo bel cazzo duro e grosso, dentro alle mie chiappe burrose, che lo accolsero in pieno, affondando fino alle palle. Chiusi gli occhi, e sospirai forte come voleva lui, mentre lui continuava a ripetermi di rilassarmi piu che potevo, con quella cura mi sarei subito sentita meglio, e non ne dubitai affatto, dato godevo gia' come una puttana. Mentre il medico iniziava a pomparmi e stantuffarmi avanti e indietro, su e giu dal lettino, salendomi sopra la schiena, dalla mia bocca, non usciva altro che gemiti, sospiri, e altri gemiti di piacere. L'uomo ci dava dentro parecchio per un uomo della sua eta', lo avevo sottovalutato, e mentre godevo sotto i suoi colpi, non osavo immaginare, da che razza di medico fossi finita a farmi curare, ma benedissi quello studio, ed ero pronta a tornarci ogni volta che mi sarei sentita male o ne avessi sentito il bisogno. Se quella era la cura che mi serviva, ne avrei prese a badilate di quel cazzo nodoso che mi sfondava le natiche. Continuavo a godere senza vergogna ad ogni suo colpo, mi stava facendo morire di piacere, e ogni tanto, l'uomo mi sospirava affannosamente, come mi sentissi, davvero non sentivo piu i malesseri che mi avevano pervasa all'entrata. Suggestione o no, adesso stavo davvero bene grazie a quella cura immediata di cazzo. La porta dello studio si apri' all'improvviso, voltai la testa d'istinto verso di essa, e vidi entrare un'uomo della sua stessa eta' col camice bianco e lo stesso stetoscopio al collo. Doveva essere un collega che lavorava con lui mi dissi, senza scompormi piu di tanto, o vergognarmi di cio' che stavo facendo. Come fosse la cosa piu naturale al mondo, il medico che mi stava sfondando, chiese se ci fossero novita', e che non voleva essere disturbato per un'altra mezz'ora almeno, finche' non finiva la solita terapia d'urto, la solita? vuol dire che quel porco, sottoponeva anche altri pazienti a quel trattamento? dunque non ero stata l'unica, la cosa un po mi dispiaceva, pensando che avessi attirato le attenzioni dell'uomo solo con la mia bellezza, e invece sembrava che la famosa terapia d'urto, con cui la chiamavano, la facesse anche con altra gente. Chi erano que due? mi chiesi istintivamente, e che razza di studio medico era quello? l'altro medico, senza tanto farci caso borbotto' che doveva sbrigarsi, mi butto' un sorrisetto malizioso, mi fece l'occhiolino, richiuse la porta e spari' nuovamente, lasciandoci soli.
Il medico mi stava aprendo in due con il suo bel cazzo nodoso ormai da svariati minuti, vista l'eta' iniziava ad affaticarsi, lo sentivo respirare affannosamente, mentre mi chiedeva se godessi e se mi sentissi meglio. Non potevo mentirgli, e tra un sospiro e un gemito di piacere, gli confermai che godevo come una cagna e che tutto mi era sparito. L'uomo sembro' contento delle mie parole, e continuo' a stantuffarmi ma ad un ritmo piu lento. Mi domandai, dove un'uomo di quell'eta', riuscisse a trovare tanta energia, e tanto fiato. Mi scopava meglio di tanti uomini piu giovani di lui, nonostante avesse di gran lunga superato i sessant'anni. Sia come sia, la cura che mi stava proponendo, aveva fatto sentire i suoi benefici effetti immediatamente, facendomi passare ogni male. E finalmente, quando il medico mi riepi' di calda sperma il culo annaffiando il preservativo che indossava, mi sentii rilassata in un modo che non saprei spiegare a parole. Finalmente l'uomo si alzo' da me, scese dal lettino ricomponendosi, e sfilandosi il preservativo dal cazzo, me lo porse, quasi ordinandomi di berlo, di ingoiare la sua sperma. Voleva vedermela ingoiare tutta disse poi, faceva parte della cura. Poco convinta, ma da puttanella che ero, non me lo feci ripetere due volte, alzai con una mano il preservativo pieno di sperma bianco, facendomelo scivolare in bocca che tenevo aperta a testa idietro. Il liquido mi scese denso e corposo nella gola, e deglitii tutto, leccandomi pure le labbra. L'uomo che nel frattempo si era rivestito, mi guardo' sorridendo, prese il goldone che gli diedi, gettandolo in un secchio li accanto. Mi sentivo stranamente bene, e in uno stato di pace e tranquillita' che non avevo mai provato in vita mia. Mi disse che ora potevo vestirmi, ma si raccomandando' di fargli visita per il test dell'HIV al piu presto. Avevo le natiche belle aperte, e un po malconcie, difficilmente sono riuscita a mettermi in piedi, senza che le gambe mi cedesserro. Ero contentissima, e non sentivo piu ne giramenti di testa, ne altri sintomi strani. Non sapevo se dovevo ringraziarlo o meno per quella cura che mai mi sarei aspettata. Rinunciai a capire che razza di medici fossero quelli, e che servizi offrissero ai loro pazienti, mi recai da loro molto piu spesso che dal mio medico curante. Alla fine ci guadagnavo in salute, e il test dell'HIV risulto' poi negativo, stavo benissimo, e tutto grazie a quello strano medico e al suo studio. Per scambio commenti o opinioni greta-sex@libero.it

Questo racconto di è stato letto 6 1 8 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.