Qualcosa su mia madre

Scritto da , il 2021-03-28, genere incesti


(Qualcosa su mia madre) Di quello che ho conbinato con l'aiuto di mia madre potrei parlarvi a lungo e in largo, ma per chi gia ha letto qualcosa di me, dovrebbe gia averlo intuito. Sono nato con cromosomi sia maschili che femminili, una cosa che succede raramente in genetica quando si mettono al mondo dei figli. Io ho avuto il privilegio di nascere cosi', in gergo ci chiamiamo Femboy che sta per maschio femminilizzato di natura. Forse per la mia condizione diciamo "Amonala", non piacevo molto alle ragazzine della mia stessa eta, che hanno sempre cercato il ragazzo canonicamente fatto a stampo con il faccione da bravo ragazzo co il capello corto o con il ciuffo davanti, fisico scolpito o palestrato, magari tatuato, io ero l'esatto opposto invece, fisico magro androgino, visetto da bimba e occhi da cerbiatta, lunghi capelli castani lisci, certo attiravo piu l'attenzione per i maschi che puntualmente mi bullizzavano per il mio aspetto, che non per le femmine che magari mi vedevano come uno da compatire, un caso umano uno scherzo della natura a cui dimostrare solo compassione.
Da li a cercare soddisfazione da altre parti, il passo e stato assai breve. Dato avevo gia un aspetto femminile, non e stato poi cosi difficile indossare i panni della femminuccia e fare le prime esperienze con gli uomini piu adulti, quelli maturi che tanto parevano interessati a me. Carina lo son sempre stata, e ho deciso che era inutile soffrire per chi non mi meritava alla fine potevo avere tutti gli uomini che desideravo, e senza alcuna fatica. Anche i miei genitori devo dire mi accettarono com'ero, ero sempre figlio loro nonostante tutto, mio padre forse si sforzava di piu di accettarmi com'ero, avendo desiderato un figlio maschio in tutto, si era ritrovato un figlio diviso in due. Mia madre invece, fu la piu aperta con me, con le madri si staura sempre un rapporto diverso che con i padri, e con lei ci fu subito un rapporto di complicita' che mi piaceva molto. Nonostante mia madre fosse una donna non piu giovanisima, mi aveva avuto in tarda eta, e non fosse certo una donna appariscente, era un modello per me.Un seno abbondante un viso che ricordava molto le tipiche signore anni 60, forse per l'acconciatura che portava con i capelli arruffati castani poco lunghi e i suoi occhialoni da vista sempre sul naso. Quando mio padre mori', mia madre ne risentii molto, erano una coppia legatissima mai un tradimento da parte loro, qualche lite a causa mia ma come in ogni famiglia cose che poi si risolvono.
Dalla scomparsa di mio padre, mia madre divenne sempre piu seria, le sue classiche battutine che mi facevano tanto ridere si erano fatte assai rade e non piu divertenti come una volta, ma bensi taglienti quasi fastidiose a volte. Avevo gia iniziato ad avere rapporti con gli uomini maturi all'epoca dei fatti, anche se ho cercato di tenere nascosta la questione il piu a lungo possibile con lei, ben sapendo come la pensava al riguardo. Mia madre era una donna tutta casa e chiesa, cattolica, cresciuta con i valori di un tempo, dove la sessualita' era tabu', e dove i rapporti sessuali e amorosi, erano cose private solo tra uomo e donna. Nonostante si sforzasse di accettare il fatto di avere un figlio femminilizzato,non accettava del tutto la mia condizione, e sperava sempre mi trovassi una brava ragazza che accettasse il mio aspetto esteriore.
Con il passare degli anni, la convivenza con lei cambio', io crescevo diventavo adulto e i miei lineamenti femminili, si marcarono ulteriormente con la crescita. Non avevo seno, ma per il resto avevo l'aspetto di una bella e sensuale signorina piu che un bel maschietto. Oltre ad un pisellone notevole, potevo vantare un bel culo sodo liscio e morbido, delle gambe ben fatte, e un aspetto in generale davvero sensuale. Ben presto, mia madre si accorse delle mie tendenze con gli uomini maturi, e alla fine gli confidai tutto quanto. Inutile continuare a nascondermi dietro un dito, le confessai apertamente che ero stata sverginata da un signore di sessant'anni anni prima (ormai avevo iniziato a riferirmi a me al femminile), e che avevo continuato con altri uomini. Mamma logicamente non ne fu contenta, ma data la mia condizione, capiva che la cosa era inevitabile. D'altra parte come lei stessa ammise in seguito, un figlio che esteticamente piu vicino a una femmina che a maschio, logicamente attira piu la parte maschile che femminile a se.
Mamma da quel giorno, inizio' a diventare la mia tutrice consigliandomi su tutto, dal trucco da usare, al guardaroba da scegliere, anche se non approvava certi vestitini provocanti che mi ero comperata, alla fine mi assecondava sempre, capendomi e cercando di aiutarmi nel percorso scelto. Arrivamo pure a confidarci su particolari molto intimi dei miei rapporti con questi signori maturi che frequentavo, tanto che alla fine volle e chiese apertamente di fargli conoscere il piu serio di quelli che frequentavo al momento. Rimasi assai stupita nel sentire mia madre esprimersi a quel modo, proprio lei che era sempre stata pudica e religiosa, aveva iniziato ad usare espressioni e modi a me sconosciuti. Non che dicesse parolacce non era da lei, ma il suo linguaggio, si era fatto piu scurrile e piu sciolto nel tempo. Un cambiamento che notai da subito.
Ero eccitatissima di fargli conoscere i miei uomini, in quel periodo ne vedevo molti ma solo tre erano quelli fissi con cui mi vedevo piu degli altri, e decisi di presentarglieli tutti e tre in un colpo solo. Primo si risparmiava del tempo, e poi sapevo che potevano piacere anche a lei. Invitai quindi un pomeriggio i tre uomini a casa mia, presentandoli a mia madre. Ricordo ancora i loro nomi, Franco, Roberto, e Stefano tutti sui sessant'anni qualcuno separato, qualcuno vedovo. Il colloquio che i tre tennero con mamma, fu educato e senza volgarita' di nessun genere, e a mamma fecero un'ottima impressione devo dire. Quella sera ne discutemmo a lungo, lei voleva che mi trovassi un uomo serio per fidanzarmi ufficialmente e avere almeno una storia regolare. Io ero eccitatissima di poter condividere con mia madre quei momenti che fino ad allora avevo tenuto segreti, ed ero sempre con il cazzo duro ogni volta si intavolava l'argomento uomini.
Era estate, faceva caldo, e quella sera eravamo sedute sul divano del salotto a parlare come madre e figlia, io in lingerie nera, lei in vestaglione a fiori senza maniche, sempre con i suoi occhialoni sul naso. Parlammo dei tre uomini, e mamma mi chiese con quale di loro mi trovavo meglio, era una domanda difficile, dato erano tutti e tre brave persone e volevo bene a tutti senza distinzioni, ma azzardai forse piu degli altri due, Roberto. Mamma mi domando' il motivo, e le risposi senza nemmeno pensarci, perche era il piu dotato dei tre, si insomma, lo aveva piu grosso e lungo degli altri due. Mamma scoppio' a ridere e mi chiese a bruciapelo, se era piu dotato di me, allungando il braccio ed estraendomi il cazzo duro e dritto che cercavo di nascondere dentro un mini tanga slip. Quel gesto inatteso di mia madre, mi imbarazzo' un poco, e mi sorprese assai, ma senza pensarci le risposi di si, che era piu lungo e grosso del mio di qualche centimentro credo. Mamma che ormai mi parlava al femminile, fece una delle sue solite battute che da tempo non l sentivo fare: "Ma guarda che maiala" riferendosi che lo avevo duro, poi continuo': "Sei proprio una maiala, basta nominare un uomo, ed ecco che ti si drizza il pisello." Mai avevo sentito mia madre esprimersi a quel modo, darmi della Maiala poi era il massimo. Me lo prese in pugno, sorridendomi, la lasciai fare stupita ancora una volta, mentre la sua manina dolce e calda iniziava a fare su e giu dal mio cazzo durissimo. Non ci misi poi molto a lasciarmi andare e spruzzarle addosso una lavata di sperma che le sporco' il vestaglione.
Quando lascio' il mio cazzo, mi scusai abbassando lo sguardo come una bambina, lei rise nuovamente e si tolse la vestagliona restando nuda davanti ai miei occhi. Pensavo portasse l'intimo almeno sotto. "Guarda che hai combinato scemetta" mi disse poi sempre ridendosela. Non ci capivo piu nulla, ma sono stata al gioco, e mi scusai ancora facendole la linguaccia. Nuda accanto a me, senza vergognarsi di nulla, mamma mi fece un discorsetto prendendomi per mano, inutile trascriverlo parola per parola, in sostanza, mi disse che mi avrebbe aiutata lei ora nel mio percorso di crescita femminile, voleva starmi icina, e le sue parole erano sincere. Pero' voleva che scegliessi uno dei tre uomini che erano sembrati ben disposti ad avere una relazione stabile con me, e lei mi sarebbe stata vicina in tutto pur di vedermi felice e sistemata con un brav'uomo che avrebbe provveduto a me. Aveva gia fatto tutti i piani per il mio futuro, e non avevo nemmeno vent'anni.
L'ascoltai mano nella mano, intanto il mio cazzo fuori dal perizomino, si stava rinvigorendo dopo la sbrodolata di poco prima, e una volta finito il discorsetto, mia madre che fece? A raccontarlo nemmeno ci si crede, ma e proprio cio' che successe, riprese in mano il mio cazzo chinandosi su di me, e infilandoselo in bocca, come se fosse la cosa piu naturale del mondo, facendomi sborrare una seconda volta e ingoiando lei stessa il mio sperma. Roba da matti, torno a ripetere, a raccontarlo cosi non ci si crede, eppure fu quanto accadde quella sera, una volta alzata la testa dal mio cazzo, e rimessasi gli occhiali che si era tolta ovviamente per non sporcarseli, mamma ancora con i rivoli dalla bocca mi bacio' sulla fronte scostandomi i lunghi capelli dal viso, dicendomi semplicemente: "Non credere che sia ammattita sai, ho voluto solo dimostrarti, che anche tua madre sa fare certe cose come le fai tu...." Non afferrai il senso delle sue parole, ne le ho mai capite a dire il vero, ma ero felicissima di quella rivelazione shoccante che mi aveva appena fatto. Mia madre, una donna sempre pudica, abbottonata, religiosa, e che mi aveva cresciuta con certi pudori, era cambiata a tal punto da non riconoscerla nemmeno piu. Mi chiesi che ne avrebbe pensato il mio povero padre, ma fu un'attimo che svani' all'istante, perche' ero piu che felice di aver scoperto una madre cosi.Tutto cio che facevo al tempo, erano cose in cui credevo fermamente, non pensavo nemmeno un secondo di prenderla in giro, era sempre mia madre, mi aveva messa al mondo lei, e le ho sempre voluto un bene dell'anima. Sono arrivata a scoparmela piu volte, e pare le sia anche piaciuto, non ho mai cercato un rapporto incestuoso con lei, ma e successo, e credo sia piaciuto ad entrambe. Le ho penetrato la figa le sono venuta dentro varie volte, l'ho sentita anche godere, l'ho vista ansimare mentre la stantuffavo, colpo dopo colpo fino a riempirla. L'ho convinta a scopare con altri uomini, compreso Roberto il mio fidanzato, colui che poi sarebe diventato anche il suo nuovo compagno di li a poco. Una donna che dalla vita, non ha mai provato piacere se non con un solo uomo, mio padre, che mori' lasciandole un vuoto incolmabile, io ho cercato di farle scoprire un mondo diverso, di farle assaporare il piacere dell'amore anche dopo i cinquant'anni, ho cercato di farle dimenticare il dolore della perdita di mio padre, a modo mio, e ci ero anche riuscita. Giocavamo molto in quei periodi, e quando si ambiento' nel modo giusto, fu lei stessa a chiedermi di scoparla. Mi facevo masturbare, a letto insieme la sera orima di addormentarci, era il nostro giochino preferito, mi succhiava il cazzo fino al momento di montarla completamente e farglielo sentire bene dentro fino alle palle, nella sua figa pelosa e cespugliosa. Ma mamma mi aiutava anche con altri uomini, quanti gliene presentavo come miei amanti o fidanzati, si finiva sempre allo stesso modo dopo pochi giorni di conoscenza, l'uomo frequentava regolarmente casa nostra, e mamma non perdeva mai occasione di aiutarmi nel farmi spaccare il culo da loro. E pensare che era stata lei a volermi vedere sistemata e farmi mettere la testa apposto. Come dicevo, tutto era fatto senza forzature, non l'ho mai obbligata, semplicemente si era proposta lei stessa quella volta, ora la cercavo spesso mentre gli uomini mi sfondavano culo e bocca. Mamma sapeva della mia troiaggine, e anche se non sempre la approvava, mi dava spago, mi lasciava fare il piu delle volte senza rimproverarmi, ben sapendo che a me piaceva, capitava cosi che dei ragazzi di colore venissero a fare delle consegne per le pizze o dei Kebab, e li facevo fermare sempre un po di piu, per farmi scopare sul grande lettone matrimoniale che dividevamo io e lei la notte.
A raccontarla sembra una delle tante storie di fantasia scritte nel web, ma posso assicurarvi che cio' che sto raccontando, e stato uno spaccato di vita quotidiana a cavallo tra gli anni 80 e 90. Una volta accettato il fatto che ero nato per meta' femmina, e vedendo che ne traevo godimento, non mi ostacolo' piu', al contrario cercava sempre di aiutarmi e favorire il mio piacere, a volte mettendosi pure lei immezzo. Alle volte, anche se non me lo diceva, capivo che era fiera di me, me lo faceva capire da molti gesti, un sorriso, un bacio mandato con il palmo della mano, una carezza ai miei lunghi capelli, mentre i maschi facevano il loro dovere dentro al mio culo o alla mia bocca... da queste cose, capivo era orgogliosa nel vedermi felice, godere, ansimare, e quando sborravo, lei stessa correva sempre a pulirmi il cazzo con le sue manine benedette. Quelle volte che mi vedeva deglutire tutto quel liquido bianco e caldo, sorrideva a tutta bocca e sospirava. Quanti sospiri le ho fatto fare a mamma, credo le abbia fatto bene vivere quelle esperienze insieme a me. Ora non ce' piu'... ora riposa in pace, e son contenta che negli ultimi periodi di vita, abbia dimenticato ogni cosa, causa demenza senile, e la sua malattia le abbia cancellato dalla menoria certi episodi. Per scambio opinioni greta-sex@libero.it

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