Padroni e schiavi

Scritto da , il 2021-02-13, genere dominazione

Sabrina e Fabio sono una coppia di mezza età apparentemente tranquilla, i classici vicini di casa che immagini abbiano un menage familiare ormai consolidato dopo anni e anni di convivenza (almeno una trentina) e da cui non ti aspetteresti scintille, sopratutto dato che il lavoro che hanno.
E invece quando tornano a casa si trasformano, il dottor Jekill diventa Mr. Hyde e su ammissione di Sabrina stessa, diventano due assatanati sessuali. Non si fanno mancare nulla e non rinunciano a nulla e ogni trasgressione nel loro rapporto è benvenuta. Non sono mai sazi di sesso orale, anale, vaginale, carezze ardite, toys, fisting, pissing reciproco e cercano sempre di inventare qualcosa di nuovo per mantenere il loro rapporto sempre vivo.
Forse sull'onda delle 50 sfumature hanno scoperto le pratiche di dominazione, ma non lo fanno nella maniera brutale che ci si aspetta....il loro è semplicemente un gioco e come tale vedono di giocarlo nella maniera più divertente possibile, senza infliggere le umiliazioni morali e fisiche che spesso sono associate a questa pratica, ma dilettandosi a scambiarsi i ruoli di master e slave e a cercare di inventare sempre qualcosa di nuovo, ammesso che ormai qualcosa di nuovo in campo sessuale possa essere inventato.
Oggi è toccato a Fabio fare la parte del Master e a Sabrina quella della slave. Lui tutto compreso nella parte appena arrivati a casa le ha ordinato di spogliarsi e poi di spogliare lui. Sono tutti e due nudi e lui è seduto sul divano.
“Portami da bere del bitter Campari con ghiaccio e arancio” dice lui.
“Si, padrone” deve rispondere lei e obbedisce.
Mentre lui sta bevendo le dice ”Succhiami le dita dei piedi. Sono stato in piedi tutto il giorno e la cosa mi rilassa. Poi comincia a salire”-
Lei si china per farlo “Ma puzzano..” dice.
“Come osi parlare? Fallo subito o la punizione sarà tremenda.”
“Scusa padrone” dice Sabrina cominciando a succhiare l'alluce. Piano piano gli succhia tutte le 10 dita e poi gli lecca la pianta dei piedi e comincia a salire su, sempre più su lungo la gamba, fino a che non arriva al cazzo che comincia a leccare...
“Eh no, quello dopo. Ora lecca le palle e il buco del culo.....sono fuori da stamattina e ho bisogno che mi fai il bidet...sono andato anche al cesso”.
“Ma Fabio........” dice Sabrina lasciando intendere di non volerlo fare.
“La slave non intende soddisfare il master?”
“Si, padrone, faccio tutto” e così dicendo gli solleva il cazzo, comincia a insalivare le palle e a trascinare la saliva con la lingua, come un cane quando si lava......gli tira su le gambe e piano piano arriva nei dintorni dell'ano....lo guarda per avere conferma di doverlo fare e lui dice “Avanti” lapidario con un tono che non ammette repliche. Sabrina si fa forza e con la punta della lingua sfiora l'ano.....puzza un po', ma in fondo non è così spiacevole e con solerzia passa la lingua avanti e indietro e la fa penetrare anche un po' nell'ano e piano piano ci prende persino gusto. Di solito succhia il cazzo quando tornano a casa, cazzo che ha pisciato per tutto il giorno senza essere lavato e perciò vi lascio immaginare quanto sia odoroso e saporito, ma a lei non dispiace per niente, anzi la cosa la eccita. Sta per metterlo in bocca, quando lui la ferma e la porta in bagno, con la scusa che gli scappa.
“Chinati sul water” le dice e lei obbediente lo fa. Lui le prende la testa e la spinge dentro il water, fino a quasi a toccare l'acqua sul fondo.
“Stai ferma lì” e comincia a pisciare sulla sua testa, sui capelli, lei si volta per guardarlo e lui le piscia in viso, in bocca e la tiene aperta facendo pressione con le mani sulle mascelle poi quando ha finito “Succhialo per levare le ultime gocce “ le dice e quando lei ha eseguito le spinge la testa giù nel water. “Bevi e lavati la faccia” dice.
Lei da buona schiava non dice nulla ma si ripromette di vendicarsi quando toccherà a lei fare la Mistress. Fabio si eccita ancora un po' a giocare a fare il padrone, la fa mettere nella vasca e le ordina di masturbarsi e mentre lo fa si diverte a pisciarle ancora sul corpo e sulla dita che sono nelle labbra della fica e stuzzicano il clitoride.
“Non devi assolutamente venire” le ordina e lei si trattiene perchè è già ad un certo punto dell'eccitazione e desidera intensamente godere. “Ora devi fare godere il tuo padrone” e la sbatte sul letto.
“Attento che mi sta finendo il ciclo” le ricorda lei, ma lui non la sente nemmeno e comincia a scoparla con furia, come una macchina la scuote, la spinge, è una furia che la sovrasta, suda copiosamente e non rallenta il ritmo, muove le anche avanti e indietro come un ossesso....ad un certo punto rallenta un attimo per asciugarsi il sudore dalla fronte e tira fuori il cazzo. Ha delle striature rosse per il mestruo non ancora finito e dicendo “che schifo” si inginocchia accanto alla sua testa e glielo infila in bocca profondamente fino in gola procurandole conati di vomito da tanto che è in profondità. Ricoperto di saliva lo estrae e comincia a menarselo sulla sua bocca aperta fino a che non sborra con schizzi densi e filamentosi che riempiono bocca e viso di Sabrina. Lo sperma le trabocca dalle labbra ma lui gliele chiude per farla ingoiare, poi le lecca il viso e raccoglie tutto il resto della sborra con la lingua. Quando ha finito al solito le forza le guance con le dita facendole aprire la bocca dove sputa tutto quello ha raccolto e sputa anche tutta la saliva che gli è rimasta in bocca. Si accerta che lei ingoi tutto e poi dice “Vedi come sono sudato? Sto letteralmente gocciolando......leccami le ascelle e levami questo sudore che puzza”.
Lei esegue e poi lui le dice “siediti qui e aspetta che vado a farmi un doccia” e le porge uno sgabello molto particolare. Nella zona dove ci si siede è appoggiato un grosso fallo a ventosa che Sabrina guarda quasi preoccupata perchè è veramente grosso, ma è sicura di poterlo accogliere nella fica. Va per sedersi e comincia ad allargare la labbra per farlo entrare quando Fabio sorride “No bella....allargati il culo” e la mette in posizione per sedersi sopra..... Ci pensa un attimo e ci versa su abbondante lubrificante anale e le ordina di sedersi. Lei piano piano si fa sfiorare l'ano da quel mostro nero....fa come per sedersi, ma è troppo grosso e non entra......comincia a spingere come per evacuare e si lascia andare verso il basso.....la punta comincia ad entrare, ma è enorme e ha paura di lacerarsi tutta......”Dai, lasciati andare” la incoraggia lui e lei lo fa.....meglio togliersi il dente e si lascia cadere. Di colpo il mostro le penetra tutto nel culo e lei sente un dolore lancinante, ma che subito finisce. Quando è seduta comincia a provare un sottile piacere e comincia a toccarsi il clitoride che da un pezzo vuole godere e con quel gigantesco palo nel culo sente che l'orgasmo arriverebbe facilmente.
“Non azzardarti a venire “dice Fabio che le lega le mani ”vado farmi la doccia e poi si continua” e lei rimane col culo un po' dolorante, le mani legate e la fica palpitante che aspetta di godere, ma non può farlo.....cerca di strofinarla da qualche parte ma non riesce e può solo attendere il ritorno del padrone, che quando ha finito si rifà vivo.
“Bene....ho voglia di fotterti schiava e di metterlo al posto di quello che ospiti. Ora il culo si sarà allargato per bene e mi entrerà facilmente.”
Detto fatto la solleva di peso e la porta sul letto, dove la mette a 4 zampe. Lei ha sempre le mani legate perchè non si possa toccare e Fabio si lubrifica la cappella e ne mette un po' anche sull'ano di Sabrina prima di appoggiare il glande sullo sfintere e cominciare spingere. Ormai il toy aveva fatto egregiamente il suo lavoro e il cazzo scivola dentro subito fino in fondo e comincia il via vai dentro e fuori, mentre Sabina geme e freme, non capisce più nulla dalla voglia di godere, ma cerca di arrivare a toccarsi, anche se le mani legate glielo impediscono, mentre Fabio continua ad incularla e intanto le dà dei sonori ceffoni sulle natiche, che diventano presto tutte rosse, ma ad ogni schiaffo lei ha un sussulto di piacere perchè la cosa la eccita molto.....ogni ciac del ceffone sulla natica prova un brivido come se godesse, mentre le chiappe diventano sempre più di un rosso acceso. Le viene quasi da piangere dalla voglia di godere che ha, ma tocca nuovamente a lui che sborra con violenza nel suo culo e gli schizzi caldi la portano quasi a godere. Quando ha finito lui aspetta un momento ad uscire, ma subito dopo lei sente altri schizzi bollenti più copiosi....le sta pisciando nel culo. La sensazione è piacevole, ma lei sta addirittura tremando dal bisogno di venire, ma comincia a pensare che tutto quello che ha nel retto non riesce più a trattenerlo.
“Padrone spostati che devo liberarmi” e lui sorride, rapidamente esce col cazzo del tutto ma velocemente le infila il grosso toy nel culo e lo tiene ben piantato perchè non possa uscire.
“Padrone non ce lo faccio più...scoppio”
“Schiava, puliscimi prima il cazzo con la bocca, perchè sa troppo di culo” e lei esegue incurante di tutto perchè non ce la fa più e spera di poter alleviare subito il suo malessere. Lo lecca, lo succhia, lo assapora poi con uno sguardo implorante lo prega di farla andare in bagno. Lui leva il toy e le fa cenno che può andare.
“Grazie padrone” e ancora con le mani legate va in bagno a scaricare quella miscela abbondante di sborra e piscio. Quando torna è più rilassata e il suo padrone le dice che ora finalmente potrà godere, ma legata al letto con mani e gambe divaricate. “Basta che godo” pensa Sabrina “non ne posso più”. Infatti lui lega per bene....le mani alle due estremità della testata del letto e i piedi alle due estremità della parte inferiore e le ricorda tanto l'uomo vitruviano di Leonardo. Fabio comincia a leccarle la fica e immerge la lingua nelle labbra che così allargate fanno risaltare anche il clitoride appuntito e lei sente che sta sbrodolando umori, che si prepara ad un orgasmo intenso. Ma lui si alza e dice “Schiava, guarda che regalino ti ho comprato!” e le mostra una strana macchina con delle leve su cui è piantato un toy a forma di cazzo riprodotto esattamente e dotata di un lungo filo che lui attacca alla presa di corrente. Poi fa scattare un interruttore e affascinata Sabrina vede che quel cazzo comincia ad andare avanti e indietro abbastanza velocemente stantuffando. Fabio sorride mentre avvicina la macchina sempre di più alla sua fica fino a che la posiziona davanti all'apertura della vagina e la spegne.
“Questa è la macchina scopatrice e puoi programmare per quanto tempo scopa. Volevi godere? Ora lo puoi fare a volontà......per mezz'ora. Ti saluto schiava e vengo più tardi”. La accende e se ne va e quel cazzo di plastica entra subito quasi tutto nella sua fica quasi andando a toccare le pareti dell'utero, ma poi si ritrae e rientra, si ritrae e rientra, instancabile.......ah quanto le piace...il suo Master le ha fatto proprio un bel regalo.... Dentro, fuori, dentro, fuori.....”la tecnologia è fenomenale, questa invenzione è un portento” pensa lei che sente approssimarsi l'orgasmo...finalmente ci siamo.....arriva, arriva, arriva violento e la fa tremare, arriva come una scossa elettrica e lei urla dal godimento, sussulta, sbatte le gambe e le braccia, ma è legata......finalmente l'onda del piacere si placa, ma la macchina no.....continua ad andare dentro e fuori, dentro e fuori... chiama Fabio e gli dice “Padrone, basta...sono venuta....” e lui risponde “No, ti ho detto mezz'ora” e lei resta lì....cerca di godersela ancora e infatti succede di nuovo...dopo pochi minuti sente arrivare un nuovo orgasmo e stavolta la sensazione è ancora più forte e non sono passati neppure 10 minuti e lei ora si preoccupa. “Non posso continuare così per mezz'ora, non posso farcela” e cerca di non pensare a niente o meglio di concentrarsi su altre cose,ma tutto è inutile......la macchina è fatta apposta per procurare orgasmi uno dietro l'altro e così succede....ora non le piace più...si comincia ad asciugare e non prova più piacere, ma implacabilmente arrivano altri orgasmi...il cuore le batte forte...e ne arriva un altro....si sente svenire, sente che il cervello non controlla più, un altro orgasmo..... pensa di impazzire......si abbandona e quasi si sente mancare....”basta, basta, è una tortura così” e quel punto arriva Fabio, ferma la macchina e la slega. Lei non ha quasi la forza di alzarsi dal letto...non capisce quanti orgasmi l'hanno travolta, è stordita.
“Schiava, come va? Mi sa che per oggi il gioco è finito...”
“Padrone, si smettiamo, sono stanca” e in cuor suo si ripromette di fargliela pagare quando la prossima volta lo schiavo sarà lui e lei la mistress.
Cosa si deve inventare per vivacizzare il rapporto...e loro tutte le volte inventano qualcosa.....
Qualche giorno dopo lei resta a casa e pensa di occuparsi del loro giardino in attesa del ritorno del maritino. Freme perchè è il giorno che tocca a lei essere la padrona e lui lo schiavo e ne ha in mente delle belle anche per ricambiare con pan per focaccia.
Abitano fuori città in una casa molto isolata per cui può permettersi di circolare nuda anche all'aperto e durante il pomeriggio si dedica al giardinaggio, a potare rami secchi e a piantare semi nel loro orticello.
Fabio arriva mentre lei sta sempre lavorando e appena entrato la saluta con un bacio anche se la trova tutta sudata per il lavoro fatto, ma il fatto che sia nuda già lo mette in tiro pregustando delizie sessuali.
“Ti ricordi che oggi tocca a me fare le mistress?”
“Certo che me lo ricordo Sabrina, ma non esagerare”.
“Così si risponde, schiavo? Cominciamo male”
“Scusa, volevo dire me lo ricordo padrona”
“Allora spogliati e preparami un tè coi biscotti, veloce. Ti aspetto qui al tavolino all'aperto nel giardino”
“Si padrona, subito”
E Fabio corre a spogliarsi e a preparare la merenda per Sabrina, tutto eccitato per la dose di sano sesso che lo aspetta e non sono passati10 minuti che il bravo servo arriva nudo col cazzo ballonzolante e in mano un vassoio col tè e i biscotti ordinati.
“Ecco la merenda padrona” e lui posa il vassoio sul tavolino.
“Mettiti a 4 zampe e fammi da sedile, schiavo”.
E lui da buon schiavetto si mette in posizione e lei si siede sulla su schiena, mentre inzuppa i biscotti nel tè.
“Hai lavorato molto oggi in giardino padrona, sei tutta sudata e si sente un odorino poco buono. La mia bella padrona deve essere sempre profumata”
“Parli delle ascelle? Si sento anche io che qualcosa non va....prova a leccarmele”
“Ma padrona....” risponde Fabio.
“Ma, cosa?” dice lei con voce alterata e si alza perchè anche lo schiavo possa farlo. Sabrina si siede sul grande tavolo di ferro dl giardino e incita Fabio a procedere con la richiesta. Lui titubante si tira su dalla scomoda posizione che era stato costretto ad assumere e si accosta a lei che alza le braccia pronta a farsi leccare.
“Bravo cagnolino, procedi...lecca.....lecca bene e non ti ritrarre” e lui esegue fino a che lei non lo ferma.
“Ora basta schiavo, siediti davanti a me sulla sedia”.
Fabio non capisce dove si va a parare, ma si siede davanti a lei che seduta sul tavolo è molto più in alto. Sabrina stende le gambe e gli poggia i piedi in grembo.
“Schiavo, passa ai piedi, che ora non ho voglia di farmi la doccia.....caso mai la faccio dopo. Leccali bene che sono sporchi.....ho lavorato la terra tutto il giorno e ho piantato anche i semi nell'orto. Su, sbrigati”
“Ma li hai tutti sporchi.....”
“Lo so, per quello voglio che li pulisci...e lecca bene anche tra le dita, mi raccomando. Pensi di poter non ubbidire alla tua Mistress? La punizione sarebbe terribile”
“No,no padrona...lo faccio subito” e comincia dal piede destro a succhiare per bene tutte le dita e tra le dita, senza tralasciare la pianta del piede o il calcagno. Quando lei è soddisfatta lo fa smettere e lui sputa quel po' di terra che era rimasta sui piedi.
“Ora passiamo al resto. Fammi un po' di rimming.” Fabio rimane perplesso ma lei si mette gattoni sul tavolo col culo in alto e le spalle poggiate sulla base. Allora ricorda che l'anilingus latino è detto rimming in inglese e banalmente vuol dire leccare il buco del culo. Ma ricambia pan per focaccia con quello che le aveva fatto fare lui la volta prima.
“Sai quando sono andata al cesso mi sono dimenticata di fare il bidet...che sciocca...dove ho la testa...fammelo tu adesso con la lingua”.
Fabio non è molto convinto e si avvicina titubante..... l'odore non è proprio Chanel numero 5, ma facendosi forza un po', procede a leccare e dopo un po' non ci fa più caso...in fondo i piedi terrosi e le ascelle profumate non erano certo migliori.
“Ah che bello, schiavo continua, continua.....che fresco al buco del culo con la tua saliva...ah bello, metti anche la lingua dentro che mi piace” e si allarga l'ano con le due mani aprendosi le natiche a più non posso.
“Schiavo come lecchi bene. Per premio ti faccio provare una cosa nuova e di gran classe: l'eproctofilia. Ne hai mai sentito parlare?”. Chiaramente cerca di colpirlo con tutti termini inusuali, per farlo sentire inferiore a lei.
“No padrona”
“E' perchè sei ignorante, Pensa che questa è una pratica adorata sopratutto dai maschi e persino James Joyce la chiedeva in una lettera erotica spedita alla moglie Nora”.
“Allora è una cosa di classe, padrona”.
“Molto...tu schiavo continua a leccare il buco del culo che poi ti faccio provare” e così dicendo dilata al massimo l'ano per far penetrare la lingua di lui quando citando il buon padre Dante che dice “avea del cul fatto trombetta”, una rumorosa flatulenza non certo profumata si riversa sul naso e in bocca del povero Fabio che non se la aspettava. E non è la sola perchè è seguita da altre tre o quattro non meno puzzolenti.
Lo schiavo è un po' frastornato, ma lei tranquillamente le dice “schiavo, non godere troppo...per certi maschi aspirare questo profumo e talmente afrodisiaco che non possono resistere dal masturbarsi, ma ti proibisco di farlo. Mi sono preparata mangiando un sacco di fagioli per darti questo piacere e dovresti essermi grata”. Chissà perchè mentre dice così ridacchia sotto i baffi.....
“Ti concedo di leccarmi la fica...sdraiati supino sul tavolo”. Appena detto così Sabrina sale sul tavolo a sua volta e si mette con le gambe attorno alle sue spalle e praticamente lo immobilizza sotto di sé ed quasi seduta sulla sua faccia, con la fica praticamente sulla sua bocca.
“Lecca schiavo” e si dilata le labbra e il clitoride le sporge appuntito mentre subito Fabio comincia a succhiarlo come se gli facesse un pompino e a stuzzicarlo, girarci intorno con la lingua che in breve si impasta della crema che Sabrina emette copiosa tanto è il godimento che quella lingua le procura. Lui lecca, lecca avidamente e vorrebbe arrivare a prendersi in mano il cazzo per darsi sollievo...è eccitato al massimo da quella fica che ha sula faccia....ne sente l'odore pungente, sa che ha l'uccello duro come un pugnale e vuole godere, ma lei gli blocca le mani...”Dopo, quando lo dico io. Devi avere il permesso della tua padrone per toccarti e sborrare... continua a leccare”. E lui continua piano piano e lei storce la bocca, lingua e naso di lui spariscono quasi nella fica e lei ha la bocca aperta con una smorfia di piacere perchè sente che sta arrivando l'orgasmo che giunge improvviso e la fa urlare...prende la testa di Fabio e l'accosta ancora di più alle labbra della fica, la stringe, la spinge verso di sé mentre sussulta e viene...la strofina sulla vagina dilatata che si apre e si chiude palpitante e poi si comincia a placare, mentre continua godere emettendo versi gutturali....il cuore le batte a mille e solo dopo un po' comincia a calmarsi.
“Bravo schiavo, hai fatto un buon lavoro, ci vuole un premio” e così dicendo comincia una pisciata eccezionale. Quando Sabrina piscia si può paragonare ad un idrante potente che lancia il getto a metri di distanza con violenza e il povero schiavo è come sommerso da una inondazione, uno tsunami di piscio che gli colpisce la faccia, gli entra in gola, nella narici, gli fa mancare il respiro anche se sa di cosa è capace sua moglie, ma tutte le volte viene colto alla sprovvista dalla violenza del suo getto. Anche lui è spossato e affaticato e le chiede di poter venire a sua volta.
“Schiavo, come osi fare delle richieste alla tua mistress? Verrai quando lo decido io e ora sarai punito per averlo chiesto. Mettiti subito nella posizione a 4 zampe o gattoni se preferisci”.
Lui ubbidisce, e si mette come lei ha ordinato. “Mettiti giù con le spalle e le mani accostale alle parte inferiore della gamba verso i talloni, come a volerti toccare i piedi”. Lui ci si mette e lei lega mano destra alla gamba destra e mano sinistra alla gamba sinistra così lo schiavo rimane col culo in alto e la testa poggiata sul tavolo ed è impossibilitato a toccarsi e a fare qualsiasi movimento.
“Cosa mi vuoi fare padrona?”
Lei insiste a voler fare sfoggio di conoscenze e dice:
“Voglio farti provare figging e spanking....volevi qualcosa di nuovo e ti accontento”. Fabio non sa cosa lei parli, la vede prendere da un secchiello pieno di acqua uno strano oggetto a forma di plug e lui è sempre più incuriosito.
“Schiavo, questo è una radice di zenzero tagliata per assumere questa forma e hai già capito dove va messa. Il figging è una pratica che usavano già i romani e i greci per educare le schiave e io voglio educare il mio schiavo.” Dopo avere lubrificato l'ano di Fabio comincia ad inserire piano quel plug anale e Fabio comincia a lamentarsi. “Cosa c'è? Brucia?”
“Si” risponde Fabio.
“Sei stato un po' indisciplinato e devi abituarti a non rispondere alla tua padrona ed a fare tutto quello che ti dice. Ti brucia per qualche minuto, poi comincia ad alleviarsi il bruciore”.
“Levalo padrona, per favore”.
“Sapevo che avresti osato contrastarmi e allora procediamo con la spanking” e cominciò a dargli forti sberle sulle natiche che dopo qualche colpo si arrossarono. Gli schiaffi sul culo dovrebbero stimolare il desiderio sessuale, ma in questo caso non facevano altre che far contrarre le natiche. Così facendo chi subisce il trattamento di figging non fa altro che far aumentare il bruciore, dal momento che la contrazione delle natiche fa rilasciare ancora di più le sostanze che lo procurano. Il gioco però è breve perchè questa non deve essere una tortura, ma solo un gioco fra loro per cui Sabrina gli toglie subito il tubero dal culo e provvede a spalmare sull'ano una pomata rinfrescante
“Ora mi liberi, padrona?”
“Nemmeno per sogno, non abbiamo ancora finito” e indossa il suo strap on mentre continua a massaggiarlo sulll'ano.... “Poverino, vuole essere libero” e lo accarezza e lo munge, dato che in quella posizione il cazzo, piegato verso il basso, si presta benissimo ad essere tirato verso il basso.
Lui è sempre gattoni con le mani legate alle gambe e lei gli si avvicina da dietro con lo strap on già addosso. “Mmmmhhhh....ora faccio il maschio..quanto mi piace”. Lo schiavo prova a dire un timido no, ma lei si avvicina e comincia a strofinargli lo strap on sull'ano e piano piano preme la punta e il buco del culo comincia a dilatarsi. Continua a cospargere di lubrificante il fallo che indossa e questo comincia ad entrare un pezzetto alla volta nel culo di Fabio. Per lui è un sollievo rispetto al bruciore che provava prima e lei si accorge che sulla punta del suo cazzo si è formata una gocciolina di piacere che sta per scivolare giù. Spinge ancora e arriva fino in fondo....col ventre tocca le palle del marito e vede che lui è già duro. Il porcone si è eccitato, ma non lo vuole fare venire.
Dà dei colpi violenti e si muove avanti e indietro, ma non può certo sborrargli dentro. All'improvviso le viene un'idea......Tira fuori lo strap on e senza levarselo prende un grosso imbuto, quello che adoperano per travasare il vino dalle damigiane. Lo lubrifica un po' e introduce la parte inferiore dentro il culo di Fabio. Ha deciso di ricambiare il favore della volta precedente. Solleva lo strap on e fa una delle sue solite pisciate a fiume in piena divaricando le gambe proprio sopra l'imbuto, in modo che la sua pioggia dorata vada a finire dentro il culo di Fabio.
“Resisti o subirai una punizione peggiore” e Fabio resiste,ma gli comincia la sudarella. Lei rimette a posto lo strap on e glielo infila nuovamente nel culo così fa da tappo. Chi la fa l'aspetti...pensa lei e così si è un po' vendicata di quello che le ha fatto fare l'altra volta. Passati 3 o 4 minuti Fabio suda copiosamente e dice che proprio non ce la più. Lei un po' si muove a compassione e fa uscire lo strap on dal suo culo.
“Ora ti slego schiavo, così puoi andare in bagno”
“Oddio, non penso di farcela padrona” e l'ha appena detto quando comincia a schizzare la marea di piscio che lei gli ha infilato nel culo. Lei fa appena in tempo a scostarsi che il getto potente arriva a qualche metro addirittura e quando ha finito ridono tutti e due.
“Guarda cosa hai combinato schiavo, meno male che eravamo in giardino. Pensa se eravamo in casa”
“Scusami padrona” dice lui ridendo. Ora mi fai venire per piacere?”
“No, devi avere ancora una piccola punizione per quello che hai combinato. Hai presente la macchina del sesso che mi hai fatto provare? Nella scatola c'è un anche piccolo fallo che serve per i rapporti anali....vediamo come funziona”
“No, ti prego...non voglio”
“Hai dimenticato che comanda?”
“No mistress”
Lei prende la macchina, ci monta il toy anale e poi l'avvicina al culo di Fabio
“Siccome lo abbiamo già adoperato abbastanza questo culo, la prova durerà solo 5 minuti” e accende la macchina e rimane estasiata a guardare quell'oggetto che va e viene dentro il sedere di Fabio che dopo un po' comincia a mugolare di piacere...... Lei sta lì ad assistere perchè ogni tanto mette un po' di lubrificante sul toy, dal momento che quando toccava a lei, la sua fica continuava a bagnarsi per l'eccitazione, ma in questo caso bisogna provvedere in qualche altro modo.
“Padrona, liberami...lasciami toccare e segare...non ce la faccio più....ho il cazzo duro come una pietra e devo sborrare assolutamente”
“I 5 minuti sono passati...ti libero” e lo scioglie e lui è un po' irrigidito per la posizione in cui è stato, ma lei gli dice che puoi mettersi sdraiato perchè gli andrà sopra.
Siamo sempre sul tavolo del giardino e ora Fabio è sdraiato sulla schiena con lei che si prepara a cavalcarlo guardandolo bene in faccia. Per un momento non c'è più una mistress ed uno schiavo, ma due persone che vogliono scopare. Lei si sistema a cavallo del suo corpo e prende in mano quel cazzo duro come l'acciaio e se lo infila nella fica già pronta ad accoglierlo in un lago di umori. Si alza e si abbassa e tutti e due non capiscono più nulla....sono eccitati come maiali e i giochi e i ruoli sono abbandonati. Non hanno voglia di condurre il gioco a lungo...vogliono solo godere il più possibile e infatti il rapporto è brevissimo.... Lui sborra in pochissimi minuti e gli schizzi caldi nell'utero fanno godere anche lei e la portano all'orgasmo travolgente che quasi la fa svenire sopra di lui. Restano immobili per un po' per fare calare l'onda che li ha travolti e lei gli ricorda di essere ancora la sua padrona.
“Certo mistress” risponde Fabio. Lei si china col capo vicino al suo e gli fa aprire la bocca con le dita. Raccoglie tutta la saliva che può e gli sputa in bocca chiudendogliela subito fino a che non ingoia. Poi la riapre accertandosi che non ci sia più niente, si sfila del cazzo dalla fica e si siede sulla sua faccia. Gli riapre la bocca e gli fa cascare in gola tutta la sborra che la sua fica poteva contenere. Gli chiude la bocca gli strofina la fica in faccia per pulire le ultime gocce e “Bevi porco” gli dice restando immobile fino a che non è sicura che lui abbia deglutito.
Si guardano e si sorridono......sanno che il gioco per oggi è finito. Quanto si amano questi due e ognuno pensa già a cosa inventerà la prossima volta. Ma ora ci vuole una bella doccia per tutti e due.
Poi Fabio fa una domanda...e Sabrina capisce che sono rientrati nella normalità.
Volete sapere cosa ha chiesto? Ve lo dico....
“Sabrina, che si mangia stasera?”. Decisamente siamo proprio tornati normali e per oggi il gioco finisce qui.



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