Una notte da dimenticare

Scritto da , il 2020-11-12, genere dominazione

Non so se ho fatto bene ad accettare l’invito. Igor, il cliente russo che ho visto stamane, mi ha invitato nel suo residence per una serata bollente bsx alla quale – ha detto- non posso rifiutarmi. È un personaggio inquietante ma proprio per questo mi intriga e alla fine ho accettato. Per essere più sexy ho indossato uno jockstrap nero, davanti trasparente e il culetto come al solito scoperto. Suono alla porta del residence, mi apre Igor e mi fa entrare nell’ampio salotto dove trovo altri due partecipanti alla serata. Due russi vestiti in nero già alle prese con una bottiglia di vodka. La cosa si fa impegnativa, forse è meglio andarsene ma oramai Igor ha chiuso la porta alle mie spalle e mi sta gentilmente spingendo in sala. I presenti si guardano e poi brindano alla “troietta italiana che allieterà la serata”. Igor mi invita a spogliarmi, resto solo con lo jockstrap che si merita dei fischi di apprezzamento. La sala si scalda, i tre russi si spogliano restando completamente nudi con cazzi di notevole dimensioni barzotti all’aria. Igor mi fa inginocchiare e uno alla volta mi infilano il loro cazzo in bocca tenendomi ferma la testa e scopandomela fino a farlo diventare duro. E che dimensioni. Mentre uno mi scopa la bocca devo segare gli altri due tra insulti in russo e risate. La cosa sta prendendo una deriva un po’ troppo agitata per i miei gusti. I bicchierini di vodka aumentano e la loro irruenza cresce. Di colpo vengo fatto alzare, bloccato e ammanettato con le mani dietro la schiena. Mi coricano sul tavolo a pancia in giu e iniziamo a schiaffeggiarmi il viso con i loro tre cazzi oramai in tiro. Poi mi ordinano di aprire la bocca e mi obbligano a prenderne in bocca due contemporaneamente. Lo faccio con grande fatica. Mi tengono la testa, quasi soffoco e a turno uno affonda tutto il suo cazzo in gola mentre l’altro rimane solo appoggiato alle labbra o infilato appena. Il terzo russo si sposta dietro, mi lega i piedi alle gambe del tavolo così da bloccarmi completamente e inizia a colpire le chiappe con un righello. Poi si sposta sulle palle facendomi urlare dal dolore. Il loro gioco violento dura alcuni minuti poi sento il glande di chi mi sta dietro appoggiarsi al buchino ed entrare di prepotenza strappandomi un altro urlo. Affonda fino alle palle, mi allarga le chiappe, le stringe e inizia a scoparmi violentemente mentre continua a battermi con il righello. Intanto uno dei due cazzi che ho in bocca inizia a sborrare, mi sento soffocare per la tanta sborra che mi arriva direttamente in gola, ingoio a più non posso. Poi tocca all’altro, il russo preferisce schizzarmi in faccia, sugli occhi, la barba e i capelli, un mare di sborra. Poi mi ordinano di pulire loro bene i cazzi con la lingua, cosa che faccio subito impaurito. E proprio mentre li lecco a turno sento il ritmo di chi mi incula accelerare fino a sentirmi inondare di sborra i visceri. Continua ancora un po’ a scoparmi e poi si sfila, mentre parte dello sperma mi cola dal culetto. I tre si mettono davanti a me sorridenti e mi dicono che la serata non è ancora finita. Infatti in quel momento si apre una porta ed entra una donna di oltre 50 anni, un po’ in sovrappeso, con due tette in parte cadenti, vestita solo con un reggicalze nero, calze a rete nere larghe e stivali al ginocchio. Si corica sul divano, mi liberano e mi obbligano a leccarle la figa depilata. Inizio docilmente a entrare nella figa con la lingua e a giocare con la clitoride. Sono un bravo linguista, mi prende le mani e se le porta ai seni, li carezzo e la sento vibrare e godere riempiendomi la bocca di suoi umori. Devo ripetere il gioco ancora un paio di volte per soddisfarla nuovamente mentre i tre russi a turno mi inculano nuovamente sborrandomi dentro. Due tentano di entrare insieme nel mio culetto, mi sento morire ma alla fine per fortuna desistono. Con la bocca piena di umori della donna, la faccia e il culo che colano sborra vengo infine liberato e invitato a vestirmi ed andarmene. Cosa che faccio in fretta prima che ci ripensino.

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