Prima esperienza nera 3.0

Scritto da , il 2020-10-06, genere prime esperienze

Una mia caratteristica è avere un sonno pesante, unito dal fatto che sono andata a lello alle 4.30 la sera prima dopo una scopata di quasi un’ora direi che sarebbe stata dura svegliarmi. Quella mattina mi svegliai tra uno spasmo e l’altro e non capivo perché. Non stavo male, anzi stavo godendo. Dopo un po’ riuscii a connettere. Avevo dei polsini ai polsi e alle caviglie che mi legavano agli angoli del letto con le gambe e braccia aperte. La mia figa era bagnata, la sentivo umida, ma non capivo il perché. Sekou era di fronte a me, con il cazzo ancora molle che mi guardava: “Ben svegliata principessa. Stamattina voglio testare quanto troia sei. Se vado troppo oltre fermami d’accordo?”
“Va bene, dopo ieri sera voglio essere tua, quando si comincia?”
“E’ già cominciato!” vedo che preme un pulsante sul cellulare e sento la mia figa tremare da dentro e comincio a godere. Allora capisco, mi aveva messo un vibratore nella figa.
Alzo leggermente la testa e ne ho la conferma: vedo uno spaghetto blu uscire da in mezzo le mie gambe. Lui intanto si mette con la testa tra le mie gambe e comincia a leccarmi. Stava bevendo tutti i miei umori che uscivano. Ho avuto un orgasmo, lui da bravo spegne il vibratore, si alza e mi dà da mangiare il suo cazzo. Io lo succhio vogliosa. Non potevo fare altro che andare su e giù con la testa perché legata com’ero non potevo fare di più. Poi mi dice di fermarmi e di tenere la bocca aperta. Comincia ad andare su e giù lui. Mi stava letteralmente scopandomi la bocca. Poi si stacca, riattiva il vibratore e ricomincia a leccarmi la figa. Poi di nuovo mi scopa la bocca, poi vibratore, … era un loop continuo non so di preciso quanto è durato. Lui non aveva fretta di scoparmi e io sarei stata tutto il giorno li a fargli bocchini e a subire l’effetto del vibratore. Ero completamente sua e la cosa mi piace un sacco. Dopo il settimo o forse decimo orgasmo, non so dirvi mi toglie il vibratore dalla figa. Io ero ancora legata, mi mette la cappella sul buco della figa ed entra tutto con un colpo di reni. Per fortuna ero bella bagnata e questo mi ha aiutato però tutto quel cazzo dentro di me mi ha fatto leggermente male. Si butta sopra di me e comincia a scoparmi con intensità. Ieri mi aveva scopato con tranquillità per studiarmi, ma stamattina voleva divertirsi e sentirmi urlare. A me piaceva essere dominata e quindi quello che mi aspettava non mi dispiaceva. Poi con l’intensità con cui mi scopava, nel quale il godimento era mescolato con una leggera nota di dolore mi mandava in estasi. Urlavo tantissimo.

Esce da me. Mi slega i polsi e le caviglie. Mi mette a pecorina e comincia a scoparmi dopo poco ebbi l’ennesimo orgasmo. Non ce la facevo più ma lo volevo e non volevo dirgli di smettere. Poi mi faceva i complimenti di come subivo e mi chiamava troia e a quello io non potevo resistere. Lui mi rimette in posizione, ma io ero stremata. Prendo coraggio e gli dico: “Non ce la faccio più, ho la figa distrutta”
“Ma troia sei già stufa. Mi deludi. Mi devo fermare?”
“Si per favore non scoparmi più la figa. Ma come ti ho detto voglio essere tua. La tua troia”
“Ma le troie non si stancano di cazzo. Finché il cazzo è duro continuano a pompare”
“Ho un po’ di paura ma ti voglio. Lo so che lo desideri. Rompi il culo di sta troia”
Questo siparietto intanto mi aveva permesso di prendere fiato. Non ero vergine nel culo, ma l’anale non mi piaceva troppo. Lo si fa perché il tuo ragazzo te lo chiede ma non di propria volontà. Non questa volta, però. Avevo la figa dolorante, e non volevo smettere con lui e poi prendere una mazza da baseball in culo è un’esperienza. Torno a pecorina, lui mi lecca un po’ il culo, poi sento la cappella dieto. Cerco di rilassarmi, la cosa non mi viene benissimo. Sento dolore e il culo che si apre. La sua cappella stava salendo lentamente nel mio culo. Faceva male, ma volevo il suo cazzo. Quando sento il suo pube sul mio culo sapevo che la parte difficile era passata. Il suo enorme cazzo era dentro di me, lo sentivo in gola. Lui mi lascia abituarmi, come se a certe dimensioni ci si possa abituare. Poi comincia a sbattermi, mi incula, mi incula e mi incula. È proprio bravo, il dolore iniziale si era trasformato in piacere. Non ce la facevo più e mi lascio cadere. Ero sdraiata sul letto, lui mi chiude le gambe, si distende sopra di me, allarga il culo e mi entra dentro di nuovo. Gli chiedo di buttarsi, volevo incularmi un po’ da sola. Mi lascia, mi faccio entrare piano il suo cazzo in culo e dopo è magia. Dopo un momento iniziale che lascia fare a me, comincia lui a sbattermi, ovviamente preferiva un ritmo sostenuto. Mi dice che stava per venire, mi tolgo. Stamattina volevo assaggiare il suo sboro. Mi inginocchio davanti a lui e comincio a pompare, non ci mette tanto e viene. Mi riempie la bocca del suo succo agrodolce e caldo. Lo ingoio.

Avevo il culo che bruciava e si contraeva. Ero stremata e unta di sudore e liquidi seminali. Avevo bisogno di una doccia. Vado a lavarmi, stamattina Sekou viene a lavarsi con me.
Una volta ripuliti e usciti dalla doccia gli chiedo: “Sekou perché hai scelto proprio me ieri sera?”
“Quando scelgo una ragazza di solito devo non avermela ancora scopata. Poi preferisco quelle piccoline sia d’altezza che d’età possibilmente anche magre. Così il mio cazzo risalta ancora di più.”
“Si ok, ma perché proprio me?”
“Dopo tante esperienze capisci, anche se non lo dimostrano esplicitamente, chi sono troie. E con te ci ho azzeccato alla grande.”
“Diciamo che con un superdotato come te non potevo tirarmi indietro”
“Brava la mia troia” e mi bacia in bocca.
“Te di solito le ragazze te le fai una botta e via o hai anche scopa amiche”
“Non ti è bastata questa nottata? Di solito una botta e via. Voi ragazze siete un po’ come i preservativi, li si usa una volta e poi li si cambia”
Quella affermazione mi aveva un po’ ferita perché trattata come un oggetto ma forse di più perché lo desideravo ancora.
“ma ogni tanto ho qualcuna di fissa…per essere la mia troietta fissa però ci sono delle regole”
Un lampo di speranza illuminava i miei occhi.
“Se vuoi possiamo provare, ma ricorda che non devi essere gelosa se mi scopo altre troie, devi essere disposta ad essere scopata duro anche più di oggi e quando ti chiamo devi essere sempre disponibile”
Ero sua, lo volevo e lui si era trovato una troia. Non avrei mai pensato di diventare dipendente di un cazzo dopo una scopata, ma che cazzo è questo. Accetto.
“Ottimo, lo sai che non ho avuto tante scopa amiche? Saresti la terza.”
Una volta dato il mio numero di telefono a lui mi rivesto, lui mi offre la colazione e poi torno a casa.

Visti i commenti nella scorsa puntata mi fermo o proseguo?

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