Nascita e declino di un aspirante cuckold parte 3

Scritto da , il 2020-07-21, genere scambio di coppia

Parte 3 primi approcci cuck

In breve tempo riprende il fisico di prima e tutto si stabilizza, apparentemente, come una relazione normale, scopiamo e c'è molto affiatamento, ma tutto rientra nel trantran di una relazione standard, scopatina, posizioni, ma tutto standard e la cosa va scemando lentamente e lei se ne accorge, al punto tale che iniziamo a parlarne, lei fa notare che ero molto più prestante all'inizio soprattutto quando ero "geloso", è il termine che ha utilizzato, perché si prostituiva o perché aveva incontrato il suo ex, le spiego con molta difficoltà, perché non le avevo mai detto della mia perversione, come il problema non fosse la gelosia, c'era molto di più e così mi è uscito di dirle, ma non era esatto, che la gelosia derivava dal fatto che volevo facesse con me tutto quello che aveva fatto con i suoi precedenti uomini e con i clienti, al ché mi risponde come al solito: "sei sicuro di voler sapere tutto? Potrebbe non piacerti", solo a sentire la frase "potrebbe non piacerti" mi è venuto di marmo. E così iniziamo, mi chiede: "vuoi fare tu le domande? Ok ma poi non ti lamentare" lamentarmi? Figuriamoci!! E così inizio, le chiedo quanti uomini ha avuto e mi risponde che prima di prostituirsi una decina, considerando che quando ci siamo conosciuti lei aveva 19 anni, direi che si era data già parecchio da fare e poi aggiunge e oltre 400 quando ho lavorato, contento? Io resto muto e poi me ne esco con la frase: "sei proprio una puttana", risponde, "lo hai voluto tu, e poi mi sembra che ti piace soffrire", ma quale sofferenza, le salto addosso e la sbatto come un toro.
Inizialmente sorpresa resta decisamente soddisfatta e sottolinea: "certo non sei tra quelli più dotati che ho incontrato, ma sembravi assatanato" e qui sorge spontanea la domanda: "perchè il cazzo più grosso che hai visto come era?", mi risponde che un cliente lo aveva così grosso che si è rifiutata di farsi scopare ed anche con la bocca riusciva a mala pena a prendergli la cappella. Quasi dispiaciuta mi ha raccontato che il soggetto in questione era triste e consapevole della sua dotazione perché non trovava quasi nessuna disposta a farsi scopare e molte si rifiutavano anche solo di spompinarlo perchè dovevano farlo senza in quanto era troppo grosso per qualunque tipo di preservativo. Mi racconta che, tuttavia, ha cercato di accontentarlo facendogli una sega con entrambe le mani e a volte con i piedi sui quali voleva sborrare. In effetti la mia donna, oggi mia moglie, ha delle gambe e dei piedi spettacolari. Vedendomi nervoso mi chiede: "vuoi che lo faccio anche a te" e inizia il lavoretto, e mentre inizia a toccarmi mi dice: "mi sono ricordata di tutto il processo se non ti arrabbi e ti piace lo faccio anche a te", che pensate? Le rispondo :"fammi vedere quanto sei stata puttana" e inizia, mi massaggia il cazzo, ci sputa sopra, si dedica alle palle e poi scende fino al buco del culo che inizia a leccare mentre continua a spompinarmi e poi ancora in bocca e poi le palle e poi ancora il culo e alla fine mi mette un dito nel culo e poi due e a quel punto le innondo la faccia. Finito il lavoretto si mette a ridere e mi dice: "la cosa che non mi piace è che mi piace, leccare il culo e le palle e vedere come gli uomini impazziscono per questo e mettergli un dito nel culo, mi piace troppo. A te è piaciuto?" Cazzo se mi è piaciuto, così non me lo aveva fatto nessuna, mi aveva svuotato completamente e mi chiede:"ma non ti ha dato fastidio ascoltare questa cosa" le rispondo "mi ha innervosito ma è stato eccitante, voglio che mi racconti tutto" - "ok se piace a te e reagisci così, piace anche a me".

Continuiamo?

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