Il mio gusto preferito

Scritto da , il 2020-04-29, genere prime esperienze

Vorrei tanto uno di quei nostri pomeriggi.
Io sudata, in preda a panico e timori.
Mi trucco. Ho già fatto la doccia e incremato delicatamente tutto il corpo.
Scelgo i vestiti. Sistemo i capelli, metto anche quella mollettina che tanto ti piace.
Arrivo appena in tempo per il treno delle 14.35.
Ascolto un paio di canzoni, sperando il controllore non passi.
Scendo. L'aria è diversa.
Ho le fitte allo stomaco e un po' tremo, mi sudano le mani.
La metro, e ogni volta mi ci perdo sempre. Mi sembra enorme. Perdonami se sono un po' sbadata.
Le fermate corrono.
Penultima.
Mi controllo con la fotocamera del cell.
Ci siamo.
Ora non si torna indietro, bimba, qui si fa sul serio.
Mi accendo una sigaretta. Faccio fatica.
Timbro il biglietto della metro. Questo è obbligatorio.
Qualche ragazzo.
Il tipo con la pettorina gialla.
Giro.
Salgo le scale. Fa caldo e ho le mutandine bagnate.
Il sole in faccia e un po' arrossisco già.
Eccoti.
Mi guardi dall'alto.
Così imponente.
Ho le farfalle nello stomaco e non mi sento più le gambe.
Sei bello.
Mi imbarazzi.
Scusa se dopo faccio fatica a guardarti.
Ho paura.
Ti voglio tanto. Troppo.

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