Famiglia di Testimoni di Geova 7

Scritto da , il 2020-01-05, genere incesti

Mi svegliai la mattina sul tardi, eran le 10.45; ripensavo ancora alla serata di ieri e mi ricordai che, per la stanchezza e il sonno, non ero riuscito a farmi la doccia, per cui avevo ancora tracce di sperma sulle mutande! L'odore acre che emanavo e i ricordi della serata precedente, mi fecero eccitare, così che il mio pene cominciò ad ingrossarsi nell'erezione. Pensai: -"cavolo, son proprio malato di sesso! Son diventato sesso-dipendente! Mi si rizza sempre!...Meno male che posso sfogarmi liberamente! Se fosse ancora come tempo fa, non sarei stato libero neanche di masturbarmi, mentre adesso...adesso...wow...posso usare il mio cazzo a destra e a manca, da solo e...in compagnia! brrrr..."- mi vennero i brividi di contentezza! -"quasi quasi, svuoto il mio cannone da mamma"- e così uscii dalla mia stanza vuota, dato che mio fratello, mio padre e mia sorella, erano andati a sbrigare commissioni inerenti alla pubblicazione di dvd porno di nostra "fabbricazione". Mia madre era in vestaglia, una vestaglia bianca, quasi trasparente, che lasciava poco all'immaginazione: stava facendo colazione. Ad un certo punto, bussarono alla porta. -"mamma, vai tu? mi devo cambiare"- chiesi. -"ma tesoro, sono quasi nuda!"- rispose.- "sei te la zoccola, non io"- replicai. -" ok, vado io!"- e si precipitò verso la porta d'ingresso.
-"Salve, buona signora...vu cumprà? fare offerta per miei bambini, prego!"- era un ragazzo di colore che vendeva cianfrusaglie di porta in porta. Sbirciai dalla porta del bagno e vidi mia madre che lo squadrava da capo a piedi. Era un ragazzo molto alto, credo sopra i 190 cm, di media robustezza. Mia madre, senza freni inibitori, chiese sorniona: -"ma è vero che voi africani avete il cazzo enorme?"- "cosa dire, signora? non capire!"- disse confuso il vu cumprà! -"oh, sì...certo che mi hai capito! facciamo una cosa! hai bisogno di soldi, vero?"- chiese al ragazzo.
-"sì, io dovere comprare cibo per bambini!"- "bene, allora! ti dò 1000 euri se mi mostri la tua mazza"- propose mia madre. -"ma io non vendere mazze?!"- disse il vu cumprà, non capendo! -" mostrami il tuo cazzo, il tuo pene...come lo chiamate in Africa?..."- si chiarì mia madre. -"ahhh, ora capire!"- e, senza esitazione, si calò il pantalone, facendo fuoriuscire un affare che pareva un serpente, tanto era lungo! Mia madre si accovacciò, slacciandosi la vestaglia, e prese a segarlo per tutta la sua lunghezza, toccandosi freneticamente con la mano libera la fregna.
La mazza del ragazzo si ingrossava e allungava sempre più, superando di certo i 25 cm. A quel punto mia madre lo imboccò, allargando fino all'impossibile le fauci. Aveva proprio una bocca da pompinara nata! Andò avanti così, davanti all'uscio, col pericolo di farsi beccare da qualche condomino, per circa 5 minuti, dopodichè il ragazzo venne, inondando la bocca di mamma. Tanta era la sua sborra, che fuoriuscì violentemente dalle labbra di mamma, riversandosi sui suoi tettoni e, parte, sulla vestaglia. Ripulì l'enorme mazza, prosciugandola, alzò i pantaloni della tuta al ragazzo, si ricompose e lo fece attendere 1 minuto sull'uscio. -"Vado a prendere i soldi!"- quando tornò, porse 10 banconote da 100 al ragazzo e lo salutò. -"grazie, signora! lei molto buona"- "anche tu sei molto BONO...soprattutto il tuo cazzo!"- e, così dicendo, chiuse la porta e si dirisse in camera sua.
Che troia: pagare 1000 euro per un pompino, quando una puttana ne prende, semmai, di soldi, e circa 50 euri. Davvero una gran bella troiona! La raggiunsi in camera, eccitato dalla sega sparatomi nello sbirciare la scena, e la trovai stesa sul letto, nuda, a gambe aperte, che si masturbava con un vibratore enorme!
-"Ma sei insaziabile!...tieni il mio cazzo, che non ho fatto il tempo a venire nel segarmi sbirciando la scena!" - "ohhh...sì...figliolo....sono affamata...non so che mi succede!...vieni quà, scopami assieme al vibratore!"- "io lo so cosa succede! semplicemente sei nata troia...tieni, beccati il mio cazzo"- "sììì...sono una ninfomane del cazzo...fammi male, figlio mio...infilaci anche la mano, ti pregooo!"- mi supplicò urlando; così, oltre al vibratore e al mio cazzo, ci infilai anche la mia mano nel suo figone, allargato a dismisura. -"daiiii...continua....sembra che stia partorendo di nuovoooo....godooooo"- e venne urlando come un'ossessa, fottendosene dei vicini di casa! Per quanto venne, sembrava che stesse pisciando, invece era tutto seme, tutta sborra femminile. Venimmo insieme ed imbrattammo tutto il letto, le lenzuola di sperma e sudore. "Mamma, sei una vacca sfondata! Te lo dico con tutto il cuore e...il cazzo!"- "Grazie tesoro! son contenta che mi consideri tale!"- "Sarà meglio cambiare le lenzuola, adesso"- dissi. -"e perchè mai?...la notte voglio avere sotto al naso i tuoi odori forti...e anche degli altri...man mano che li porterò a letto, farò la collezione di macchie e odori...mmm...quanto son troia!"- concluse, leccando le dita che avevan raccolto lo sperma dalle lenzuola.
Andai a farmi la doccia, sbrigandomi perchè invitato a pranzo da amici!
La giornata passò velocemente, tanto che mi ritrovai già di ritorno verso casa. Eran circa le 18.00, e alle 20.00 dovevo andare a giocare a calcetto con mio fratello e degli amici. Avrei mangiato un boccone e sarei volato verso il campo sportivo.

La partita durò 1 ora e 30 minuti: ero distrutto! Non solo per la stanchezza, ma anche per i falli subiti dagli avversari. Tornammo, io e mio fratello, a casa zoppicando. Arrivammo verso le 22.30.
Il resto della famiglia era sul salotto a guardare la tv. -"ciao...ma guardatevi! siete tutti sudati, la mamma!"- disse Imma, alzandosi e venendoci incontro per salutarci. - "Ciao a tutti...siamo proprio distrutti!"- disse mio fratello.
-"Su, sedetevi con noi...appoggiate i piedi sulla sedia...ecco, la metto davanti a voi...così va bene?"-chiese mia madre facendoci sedere sul salotto con le gambe stese su una sedia a testa che prontamente ci porse.
- "Wow...meglio di un Harem...così mi sento servito e riverito!"- scherzò mio fratello.
Alle parole di mio fratello, mia madre, ancora con la vestaglia di stamattina, slacciò la cintura, l'aprì e prese a massaggiare mio fratello sulle spalle. - "Silvy, andresti a prendere dell'olio aromatico, per piacere?"- chiese a Silvia.-"vado subito a prenderlo!"- e corse in bagno a prendere la boccetta. Al suo ritorno, la porse a mamma che, a sua volta disse: -"tesoro, spalmala a mamma, mentre io massaggio Fabrizio e Massimo"- così Silvia cominciò a spalmare la pozione dapprima sulle spalle di mamma e poi sui seni. Mentre Silvia pastrugnava i tettoni di mamma, rendendoli unti, oleosi e lucenti, i capezzoli le si indurirono, e cominciò ad eccitarsi. -"adesso, cuccioli miei, mamma gatta vi lava"- e, così dicendo, cominciò a spogliarci, con l'aiuto di Silvia; ci tolsero scarpe e calzini e l'intera tuta, fino a farci rimanere completamente nudi. Poi mamma cominciò col suo gioco perverso: si mise a gattoni, col culo enorme rivolto verso Silvia e, mentre si faceva spalmare d'olio il resto del corpo da sua figlia, ormai nuda anche lei, si mise a leccare senza ritegno i nostri piedi sudati e puzzolenti. Ciucciò ogni dito dei piedi di Fabrizio e miei; ci sputò più volte sui piedi, come per sciacquarli, e riprese a slinguazzare dal tallone ai vertici delle dita, poi riuscì ad infilarsi quasi l'intero piede in bocca, ormai larga a dismisura dopo aver accolto cazzi ed oggetti vari. Ovviamente io e mio fratello ci eccitammo, così che una forte erezione cominciò ad aver luogo. Anche papà si eccitò, e aprì la lampo dei pantaloni per prendere e segare il suo cazzo. Intanto mia sorella spalmava d'olio il culone di mamma, penetrandola con l'intera mano anche negli orifizi anali e vaginali. -"oh...sììì...figlia mia, infila i pugni nel culo e nella figa di mamma...daiii...su, fai avanti e indietro con i pugni"- detto, fatto. Silvia fece scorrere un pugno chiuso nel buco del culo di mamma e l'altro nella figa contemporaneamente e violentemente. - "ohhh...sììì...mi sconquassi....godooo...godoooooo"- urlò quasi a squarciagola mamma, venendo come una fontana. Mia sorella, prontamente, si accucciò dietro al culone di mamma e, come una cagnetta, leccò gli umori della madre. -"mamma, sei una cagnaccia indecente...adesso ti lecco il buco del culo e te lo scopo con la lingua"- disse mia sorella infoiata. -"baldracca, continua a leccare i nostri piedi"- comandò mio fratello a mamma. -"certo...certo...rendimi schiava...figliolo!"- si umiliò mia madre. Mio padre si alzò e, col cazzo in mano, si diresse dietro sua figlia, per incularla. -"continua a leccare tua madre, troietta, che al tuo culo ci penso io"- " oh...sì papino...sfondami il culetto senza pietà"- e così fece mio padre: le sbattè il cazzo dritto nel foro anale, cominciando a muoversi velocemente; sembrava un pazzo, tanto era veloce il suo "su e giù"!
Dopo 2/3 minuti di feroce inculata, venne. -"Vengo, vengoooo...tieni, troietta di papà"- e, estraendo il cazzo dal buco del culo della figlia, le sborrò sulle chiappe, spalmandole poi il tutto come fosse l'olio che mia sorella aveva spalmato a mamma. Anche il suo culo, ora, appariva unto e luccicante.
Mia madre si alzò e venne dietro mio fratello, infrapponendosi fra lo schienale del salotto e la schiena di Fabrizio. Lo avvinghiò con le gambe e, con i tettoni unti, gli massaggiò e oleò per bene la schiena. Con una mano, invece, prese a segare il cazzo di Fabrizio e con l'altra, a massaggiarli il petto, concentrandosi, di tanto in tanto, sui capezzoli del figlioletto. -"ti piace che la mamma sia cosi porca, eh?...ti piace farti toccare i capezzoli dalla mamma?..."- sì, troia di una mamma, continua così, che ti sborro sulla mano"- e così avvenne dopo un paio di minuti. -"Silvia, vieni da mamma, che ti spalma dell'altro olio naturale"- "vengo"- spalmò il contenuto della mano sul petto e sui seni di Silvia. Poi si abbracciarono e, strusciandosi, si scambiarono l'olio aromatico e...naturale...ungendosi entrambe, risultando, infine, viscide come delle anguille. Io mi alzai, presi mia sorella per la coda, e le schiacciai il volto fra le ascelle. -"lecca le ascelle sudate di tuo fratello, troia!"- leccò con insistenza e fu imitata dalla madre, che si dirisse verso mio fratello. -"e adesso, fateci il bidè"- ordinò mio fratello. Così ci mettemmo a gattoni e ci facemmo leccare il culo, le palle e l'asta del cazzo. -"sputateci sopra, altrimenti la sporcizia non va via"-dissi. Cominciarono a sputare, mia sorella sul mio culo e mia madre su quello di Fabrizio, e ad infilare 2 dita a testa nel buco del culo d'ognuno. Io, che non ero ancora venuto, presi per le guancie mia sorella, e le ficcai a forza il cazzo in gola, senza avvertirla che sarei venuto; infatti, quasi soffocò, quando sborrai.
-"Ingoia tutto, troia!"- in effetti, non ne fece uscire nemmeno una goccia. Mentre mia madre lavorava ancora di lingua sul buco del culo e sulle palle di Fabrizio, mio padre si mise davanti al figlio, e si fece fare una pompa.
Venne poco dopo, direttamente in gola di Fabrizio. -"che froci che siete!...ma mi eccita da morire...mi avete fatto venire!"- disse mia sorella a suo padre e Fabrizio, appena venuta col ditalino sparatosi davanti ai 2 maschi!
D'un tratto, suonò il campanello. Risposi dal citofono. -"chi è?"- "ciao, sono Michele...passavo per farvi un saluto!"- rispose un anziano della nostra congregazione. - "Ciao, che piacere! un attimo solo"-"cazzo, cazzo...è Michele! Veloce, date una pulita nel soggiorno, è tutto sfatto...cazzo...lo accolgo io, son quello conciato meglio, voi andate di là, in bagno, accamperò una scusa!"-
Dopo 2 minuti, lo feci accomodare in casa. - "Sei solo in casa?"- mi chiese. - "eh, sì, gli altri dovevan sbrigare delle commissioni! Ma...a cosa devo la tua visita a mezzanotte?"- chiesi a mia volta.
-"Fratello, son venuto d'urgenza per via delle voci che circolano sul conto della tua famiglia...son preoccupato!"-
-"Quali voci?"- "Insomma, non si fa altro che dire che vi siete associati ad una setta satanica, e io..."- "ma quale setta satanica!"-lo interruppi scoppiando a ridere! -"ma non è vero niente...è solo un periodo di...come potrei definirlo...di riflessione, ecco!"- "Non sai quanto mi renda felice sentirtelo dire...sai, ero davvero preoccupato...fiuuu...meno male!"- Questo era uno dei motivi per cui mia madre cominciò ad odiare la religione in generale e i suoi bigotti adepti: eran sempre pronti a puntare il dito, a sparlare alle spalle altrui e giudicare! In effetti, non aveva tutti i torti!...Michele riprese, chiedendo: -"per caso avete dei gatti?"- "mmm...no...perchè?"- risposi.-"perchè c'è uno strano odore...l'avevo associato all'odore che emanano i gatti quando son in calore!"- "ah, quello...sì, sì...in effetti abbiamo 2 gatte, o meglio, una gattona e una gattina...sarà per quello!"-dissi, riferendomi a mia madre e mia sorella.-"Non sapevo che avessi 2 gatti...me li fai vedere?....sai, li adoro!"-"ehmm...veramente in questo momento non sono in casa...sono con mio padre e mio fratello..."- risposi, non nascondendo, effettivamente, la verità.
-"Vabbè, me li farai vedere in un altro momento"- "oh, sì, sì, certo...puoi starne certo!"- risposi, balenandomi una mezza idea perversa: chissà se il parroco resisterebbe alle avance esplicite di mia madre e mia sorella?! Mah!
-"Bene, adesso posso tornare a casa più tranquillo! Ci vediamo, Massimo...e saluta il resto della famiglia!"-
"Ok, renderò! Ciao, Michele, alla prossima!"- lo salutai con un ghigno perverso sulle labbra! Ma questa è un'altra storia! Non perdetevela assolutamente! A PRESTO!

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