Sotto casa del suo fidanzato

Scritto da , il 2019-12-13, genere tradimenti

E' in ferie da una settimana e non resisto più. Mi manca l'appuntamento quotidiano, il rituale di fine giornata del quale ho già parlato in un recente racconto. Oggi però non resisto più e decido di incontrarla. Devo inventarmi una scusa per incontrarla. So che sta passando questi giorni di vacanza a casa del suo fidanzato, in un residence fuori città. Decido di andare da lei durante la pausa pranzo. Le mando un messaggio "Ciao, scusa se ti disturbo durante le ferie, ma mi dovresti firmare urgentemente dei documenti per la tua pratica di tirocinio. Se mi dici dove sei, vengo io da te e porto i documenti da firmare". Risponde subito: "Residence delle Rose, sul lungomare di Xxxxx. Ti aspetto". Avviso subito la segretaria che dovrò assentarmi per mezz'oretta, sposto un appuntamento di lavoro, prendo la macchina e mi avvio immediatamente da lei. Attraverso velocemente la città, rischiando più volte di farmi beccare dall'autovelox della municipale. Sento già il cazzo pulsare tra le gambe. So che lei ha capito che è solo una scusa. So che lei sa di cosa ho bisogno. Arrivo davanti alla casa del suo fidanzato, ma non c'è uno straccio di posteggio. La chiamo. "Sono qui davanti, ma non ci sono posteggi" "Aspetta che ti apro il cancello, entra nel garage di Giulio. Io scendo subito". Si accende il lampeggiante del cancello automatico ed entro nel garage direttamente con la macchina. E' un garage condominiale. Ci sono altre macchine posteggiate. Lei mi manda un messaggio "Rimani in macchina, la casa è disordinata, Giulio si è appena svegliato e si vergogna di farsi vedere da te in pigiama. Scendo subito". Il tempo di posare il cellulare sul cruscotto e lei è già arrivata. Apre lo sportello della macchina ed entra. Indossa un paio di jeans aderenti ed un maglioncino nero. Ci fissiamo senza parlare. Le accarezzo i capelli dietro la nuca e accenno un sorriso. Lei risponde capisce il vero motivo della mia visita. La sua mano è già scesa tra le mie gambe. Sente che ho il cazzo duro. Sa cosa voglio. Abbassa la cerniera e lo tira fuori, stringendolo con la mano. Rimaniamo ancora in silenzio. Inizia a segarlo continuando a fissarmi . Poi da' un'occhiata fuori dalla macchina per assicurarsi che non ci fosse nessun vicino nei dintorni. Ci siamo solo noi, via libera. Abbassa la testa sul mio bacino, fermandosi con la bocca vicino alla punta del mio cazzo.Sento il suo respiro sulla cappella durissima. Continua a segare, lentamente mentre con l'altra mano inizia ad accarezzarmi le palle. Non resisto più. So che non abbiamo molto tempo. Il suo fidanzato potrebbe insospettirsi o peggio ancora potrebbe passare qualcuno e scoprirci. Il cazzo è durissimo. La prendo per i capelli e le ficco il cazzo in bocca. Lei finge una leggera resistenza, appoggiando le mani sulle mie gambe per paura che potessi farle male, spingendolo troppo dentro. E' molto duro, ma non lo spingo tutto dentro. Rimette la mano alla base del cazzo e ricomincia a massaggiarmi le palle, mentre inizia a succhiarmi la punta. E' incredibile l'intesa che si è creata tra noi. Il mio cazzo e la sua bocca sembrano essere un'unica entità. Raccolgo i suoi capelli con la mano per guardarla bene in faccia e assecondo i movimenti della sua testa che fa su e giù. Vedo il mio cazzo sparire nella sua bocca. Il glande scorre sulla sua lingua e sento le sue labbra stringersi attorno al prepuzio. Non resisto più ed esplodo dentro la sua bocca tutto il mio piacere. Due, tre cinque schizzi. Urlo dal piacere e spingo forte la sua testa giu contro il mio cazzo, per schizzarle fino in gola e impedire che qualche goccia potesse sfuggire. Lei è molto brava e ingoia tutto senza far uscire nulla. In preda alle convulsioni, mollo i suoi capelli, ma lei continua a tenere il cazzo in bocca, aspettando la fine degli ultimi spasimi e finire di ingoiare fino all'ultimo schizzo. Poi lo esce fuori, lentamente e succhiando tutto. Si assicura che la sborra sia uscita tutta, poi lo bacia, mi guarda sorridendo e rimette il cazzo negli slip. Mi rialza la cerniera, mi bacia sulla guancia ed esce dalla macchina per tornare su, a casa del fidanzato. Mi sistemo i pantaloni, mi do una sistemata. Metto in moto la macchina e vado via. Mentre sono sulla strada verso casa ripenso a quanto successo e immagino la scena di lei che rientra nell'appartamento del suo fidanzato e lo bacia con in bocca ancora il sapore della mia sborra. E al pensiero già mi diventa duro di nuovo... Penso proprio che domani la tirocinante avrà altri documenti da firmare urgentemente.

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