Notte calda

Scritto da , il 2019-11-02, genere esibizionismo

Abito in una via che sbuca su piazza Sempione a Milano e quest’anno in agosto avevo deciso di passarlo a casa per godermi la città vuota.
La notte di ferragosto faceva un caldo atroce e così alle 4 del mattino decisi di fare una passeggiata nella piazza mi misi dei sandali con il tacco a spillo ed un pareo sotto il quale ero completamente nuda.
Come già detto faceva caldissimo e la piazza era deserta Un silenzio impressionante mi tolsi il pareo e continuai a passeggiare nuda , le mie tette ( una terza) ballonzolavano ad ogni passo e un’aria caldissima mi passava tra le cosce accarezzandomi la fica, sono sempre stata esibizionista , ma passeggiare per Milano nuda non me lo sarei aspettato neanche nei sogni.
Ad un tratto un lampeggio arancione attirò la mia attenzione una squadra di 4 uomini stava riparando una perdita dal condotto dell’acqua potabile nel sottopasso del palazzo della triennale, doveva esserci da un po’ la perdita perché aveva formato un laghetto di circa mezzo metro di acqua, gli operai muscolosi indossavano solo pantaloncini corti e scarponi , entrai nel cono dei fari che avevano posato per illuminare il lavoro, si fermarono ad osservarmi poi il più intraprendente si avvicinò e mi mise una mano sul culo , era affascinante muscoloso e lucido di sudore allungai una mano e gli carezzai la patta dei pantaloni sotto era messo bene , e c’è lo aveva già duro, anche gli altri 3 allora iniziarono a palpeggiarmi .
Un dito si infilò nel culo ed un’ altra mano callosa mi strofinava la fica, avevo addosso sicuramente otto mani che mi esploravano , mi strizzavano le tette , il culo , poi improvvisamente mi sollevarono e mi misero sul cassone del camion e mi ritrovai 4 cazzi che svettavano davanti e iniziai a leccarli avevano un sapore aspro di piscio e sudore esattamente come me lo aspettavo.
Quello che sembrava il capo dei 4 si sdraiò e io mi impalai su quel cazzo che forse in in altro momento non avrei considerato, un’ altro tenendomi ferma con le mani sui fianchi spingeva con il suo ariete sul mio buchino oramai da parecchi anni non più vergine , altri due si affollavano nella mia bocca, montandomi e scambiandosi i posti il tempo passo in fretta e mentre iniziava ad albeggiare i 4 oramai spompi dopo avermi riempita di sborra ovunque erano sdraiati a bere da una bottiglia.
Io mi alzai e dopo essermi rimessa le mie scarpe e con il pareo come cintura mi allontanai in silenzio come ero arrivata , dopo pochi minuti ero a casa , forse qualcuno mi aveva vista camminare nuda ma forse per il caldo nessuno se ne era stupito .
Una doccia poi finalmente sarei riuscita a dormire, rimanere a Milano in agosto non era stata poi una cattiva idea , qualcuno deve controllare il lavoro degli operai mentre la maggioranza delle persone erano in vacanza, sicuramente la prossima notte andrò a controllare un ‘ altro cantiere questo è stato il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi

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