Ancora il gentiluomo

Scritto da , il 2019-10-05, genere trans

Nel buio della notte, nel dormiveglia qualcosa di caldo mi avviluppa il cazzo, accendo la luce, i gentiluomo(che fra l'altro mi ha detto di chiamarsi astolfo) lo sta prendendo nella bocca, resto piacevolmente meravigliata si appresta a succhiarmelo.
Con fare inesperto muove la testa avanti e indietro i suoi denti graffiano, sento dolore.
No, non cosi', dico devi avvilupparlo solo con le labbra, i denti non devono sentirsi.
Va bene, ho capito, dice, riprende il cazzo e questa volta lo fa nel modo giusto, inizia a succhiare prima goffamente ma continuando acquisisce la tecnica del fare un vero bocchino, aspira con ingordigia provocando dei risucchi rumorosi, una vera puttana.
E mettilo del mugolii di piacere, lui aumenta l'intensità di aspirazione facendomi scaricare nella bocca tutta la sborra, lui la sputa, non ce la fa ad ingoiarla, lo invito a leccare quella che ancora mi scorre sul cazzo vedo che ne gusta il sapore e lecca tutta quella che mi e'colata sul ventre con ingordigia. Lo poggio sulle sue labbra, mi lecca la cappella, scende con la lingua lungo tutta l'asta, risale e prende il cazzo nella bocca e ricomincia a tirarmi ancora un pompino, ora lo fa con una bravura degna del piu'scafato trans, mi porta alla goduria facendomi ancora sborrare e questa volta ingoia fino all'ultima goccia.
Gli chiedo come mai lo ha fatto.
Non lo so mi risponde so solo che ho avuto voglia di succhiarti il cazzo, e' stato piu'forte di me.
Ora riposiamo, dico, domani entrambi abbiamo i nostri impegni di lavoro.

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