Incesti e ricordi 3

Scritto da , il 2011-07-17, genere incesti

Per tutto il mese mio padre non si e' fatto vedere,almeno da me.

Sapevo della presenza di Arturo quando mia madre e mia sorella si assentavano per alcune ore e dalla camera matrimoniale attigua alla mia,mi arrivavano rumori e suoni che segnalavano inequivocabilmente che era in atto una sessione erotica tra mia madre,mia sorella e mio padre.

Il resto del tempo(naturalmente escluso quello occorrente per le cure domestiche e personali)le due donne lo passavano con me rendendomi,benche' convalescente,la persona piu' felice del mondo.

Quando entravano nella mia camera immersa nel buio,avevano la luce alle spalle e le loro siluettes mi apparivano in tutto il loro scultoreo splendore.

Solitamente indossavano una leggara e trasparente camicia da notte.Qualla di mia sorella bianca,molto corta metteva in evidenza le stupende gambe e lasciava intravvedere la piega che delimita la verticalita' delle cosce dalla orizzontale sporgenza delle natiche.

Due sottilissime bretelle poggiavano sulle spalle facendo adagiare la seta alle meravigliose tette culminate da baldanzosi capezzoli che spingevano come piccoli rostri.

Mia madre,per contrasto,indossava una vestaglia nera lunga sino alle caviglie,il suo incedere molle, accompagnato dal frusciante svolazzare della seta,me la faceva apparire voluttuosa e desiderabile come una creme-caramel che io bramavo dal desiderio di mangiare in tutta la suo,dolce carnalita'.

Solitamente si stendevano sul letto al mio fianco,ai lati opposti del mio corpo.

Mi chiedevano come stavo e contamporaneanente,dopo avermi completamente scoperto,mi accarezzavano e mi tempestavano di lievi,dolcissimi baci.

Poi l'approccio si faceva via via piu' audace e mentre l'una mi infilava la lingua in bocca in un impeto di lussuria,l'altra con la mano correva a tastare il gia' allertato sesso mentre la sua lingua pennellava il mio corpo con particolare attenzione per i miei capazzoli(Col tempo avrei capito il motivo di tanta cura per le mie piccole protuberanze toraciche)che venivano leccati,succhiati e strizzati sino a procurarmi un piacevole dolore.

Io ero convalescente e questo mi forniva il pretesto per abbandonarmi passivamente alle attenzioni di mia madre e mia sorella.

Marina alternava i suoi approcci e movenze amorevoli e dolci con altri carichi di fortissime tensioni e aggressivita'erotica.

Con la lingua schiantata nella mia bocca si agitava freneticamente a cercare la mia per fagocitarla e risucchiarla come a volermela strappare di bocca...e poi...baci...baci dolci...leggeri...la sua saliva sul volto...sulla fronte...sugli occhi.

Mia madre scende ad imboccare il mio turgido e irrequieto cazzo,apre la bocca e lo lascia scivolare a fondo e quando le labbra sentono il contatto con i peli che ricoprono l'elsa,dopo una breve sosta per riprendere fiato,comincia un lento movimento su'-giu'.

Mia madre mi sta'facendo un succoso bocchino mentre le sue mani dopo aver mollato la presa coi miei capezzoli,si dedicano ai miei gonfi testicoli,accarezzandoli e stringendoli come fossero palline da tennis.

Mi fa male,ma sopporto e' un dolore lancinante e profondo ma resisto e sento che il mio cazzo reagisce con un'erezione nuova,lo sento gonfio e duro piu' del solito.

Ora e' mia sorella ad occuparsi dei miei capezzoli,assumendo una postura da contorsionista,appoggia la sua fica alle mie labbra e con la bocca continua il tormento delle mie appendici.

Me li succhia con avidita'come un bambino che sugge la mammella della mamma,me li torce strappandomi un grido soffocato,me li morde e poi me li lecca come fosse un micio per farsi perdonare e lenire il mio dolore.

Mi fa godere quel trattamento energico di mia sorella.

La sua fica e' completamente spalancata sulla mia bocca e con facilita'la penetro,ne succhio i succhi del suo piacere,spompino la clitoride rossa e turgida come un piccolo membro.

Marina accompagna la mia esplorazione del suo sesso roteando il bacino ed esercitando una pressione sulle mie labbra che favorisce gli affondi della lingua.

Ho il viso ed il corpo completamente irrorati dal suo caldo,fragrante nettare,sento il suo respiro pesante come d'altra parte pesante e' il mio fiato,la sento godere!

Gode molte volte sul mio viso la mia amata sorellina,mentre mia madre continua il suo estenuante bocchino sul mio docile e accondiscendente dardo.

Poi ad un cenno della mamma,Marina,cambiando postura,si porta col bacino sul mio nerbo che umido della saliva di mia madre pulsa tra le sue dita che l'accompagnavano a varcare la meravigliosa soglia del corpo di mia sorella.

Al primo contatto della mia livida cappella con le labbra della sua vagina,Marina ha reagito come fosse sorpresa,poi con decisione si e' lasciata calare ingoiando tutto il mio nerbo ed iniziando una danza dai ritmi veloci e scomposti.

Contorce il corpo,scuote la testa offrendo i capelli al vento e gridando il suo piacere di avere ancora una volta il mio cazzo,il cazzo di suo fratello,conficcato nella fica come un pugnale.

Anche mia madre si e' reinserita nel gioco e posizionandosi dove prima c'era la fica della figlia,ha preso posto sulla mia bocca.

Fa' scorrere il suo bacino con escursioni molto lunghe affinche' la mia lingua,issata all'esterno della bocca a mo' di cazzo,la possa pennellare dalla fica al buco del culo.

Sono completamente inghiottito e perso tra le generose chiappe e la slabbrata fica di mia madre che cola come un rubinetto aperto placando la mia oscena, incestuosa sete.

La madre e la figlia occupano il 100%del mio corpo ed io non sto' nella pelle dalla felicita' e dalla esplosiva tensione erotica,ho il cazzo turgido che viene chiavato da mia sorella,i testicoli pieni che fremono per liberarsi,la fica di mia madre sul viso e loro,col busto eretto ed i visi accostati si baciano lascivamente e si massaggiano reciprocamente i capezzoli.

Il mio rantolo di piacere e' stato soffocato dalla pressione che esercita il sesso bollente di mia madre e solo le convulsioni del mio bacino e l'improvviso calore che pervade l'utero di mia sorella,hanno gridato alle mie donne che stavo godendo.

Mentre la raffica di getti di sborra esplode impetuosa nel suo corpo anche mia sorella ha avuto un'altro violento orgasmo al quale e' subito seguito quello di mia madre che mi ha sciolto in volto litri dei suoi bollenti umori.

Per un po,siamo rimasti cosi legati come l'attimo in cui il piacere ci ha coinvolti nel suo vortice.

Ora la mamma si toglie dal mio viso permettendomi,finalmente di respirare profondamente e si porta con la bocca a contatto dei sessi ancora congiunti e grondanti.


Solleva mia sorella e l'aiuta a sfilarsi il cazzo dalla fica.

La fa adagiare sul mio corpo,il suo viso e' di fronte al mio,cominciamo a scambiarci languidi baci mentre la mamma,raccoglie dalla fica di Marina la sborra che cola e poi con la stessa meticolosita'si dedica alla pulitura del mio cazzo,ormai placato ma ancora grondante di sperma.

Quando tutte le tensioni erotiche sono placate e la calma regna,la mamma dice:"Ragazzi e' ora di occuparsi dell'infermo,dobbiamo passare alla medicazione".

Detto fatto,mi girano,mi allargano le cosce e le chiappe ed a turno,si prendono cura con la lingua del mio ferito buco del culo.

Dopo un'oretta di questo trattamento,mi spalmano con una speciale crema(Mia madre ne era ben provvista giacche' quasi sempre dopo un trattamento di Arturo,i culi ne sortivano devastati e bisognosi di attente cure)mi danno un bacino e vanno a dedicarsi alle cose di casa o....altro....
segue









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