Amore in famiglia 13

Scritto da , il 2011-07-02, genere incesti

Sono passati oramai 2 anni da quando la mamma,in una sola giornata aveva fatto l'amore con il giovane Luca, suo figlio e poi,in serata con sua figlia Marina.
A quel tempo Luca mostrava piu' dei suoi 16 anni tuttavia non aveva alcuna esperienza sessuale ed e' stata cura della madre,svezzarlo ed insegnargli tutti i segreti del sesso e dell'amore.Marina era piu' piccola,aveva 14 anni,anche lei inesperta ma gia' innamorata del fratello tanto da confessare alla madre che anche lei lo desiderava e voleva farci l'amore.
Luca era diventato un giovanotto compiuto sia fisicamente(Aveva un cazzo maturo,scuro e di misure ragguardevoli,forse sviluppato precocemente grazie alle attenzioni della madre.Un pelo adulto e virile ricopriva il suo petto ed i genitali ed anche il portamento e le fascie muscolari,erano quelli di un giovane adulto gia' maturo)che cerebralmente.
Grazie agli insegnamenti della mamma(maestra,amante e madre del suo bambino)anche la sua maturita' sessuale era compiuta.
Anche Marina nel frattempo aveva subito molti cambiamenti.I suoi 16 anni gli donavano un'aspetto da donna;gambe lunghe,longilinea,culo alto e sodo svettante su di un bacino largo e ben impostato anche per una futura maternita'.
Vita stretta,seno generoso e prominente,capezzoli grossi e sensibili(Questo caratteristico sviluppo,certamente favorito dall'intensa attivita' sessuale intrattenuta con la madre)monte di venere velato da una folta peluria scura e riccia,ben curata dalle attenzioni di sua madre.Tra le cosce un bocciolo rosso,gonfio e gia maturo in attesa del primo raggio di sole che lo faccia sbocciare in tutto il suo rigoglioso splendore.A guardia di questo fiore selvatico,uno stupendo clitoride che troppi baci ha ricevuto negli ultimi due anni per potersi mimetizzare tra le grandi labbra e la folta peluria e
che,dunque,si erge rigoglioso e gagliardo sulle valve umide della calda fichetta.
Si erge turgido come in attesa di nuove labbra che ne vogliano coglire l'afrore di rosa ed il gusto zuccherino.
"Mamma"aveva detto un giorna Marina:"Anch'io voglio fare l'amore con Luca".
"Ogni cosa a suo tempo,tesoro" le rispose la madre.
Quel tempo era finalmente giunto.
Anche Luca,nei momenti di intimita'con la madre,lanciava discreti messaggi sul suo desiderio di fare l'amore con la sorella.
Erano segnali timidi,forse nel timore di contrariare la madre la quale,comunque,non lo ha mai dissuaso ma,gli ha sempre lasciato spiragli di speranza.D'altra parte era a tutti evidente la reciproca attrazione dagli sguardi che si scambiavano e da come lui la guardava quando in casa lei si aggirava,col suo stupendo corpo,velato solo da intimo succinto e sexi,sapientemente scelto dalla madre per quelle occasioni in cui Luca era l'unico a non sapere.Anche i baci che si scambiavano,a volta avevano poco di fraterno quando,anziche' limitarsi ai tradizionali baci sulle guance,si attardavano in lunghissimi contatti labiali nei cuali,Luca cercava di forzare con la lingua e Marina,seppure a malincuore,respingeva quegli assalti.
Il giorno prefissato all'insaputa di Luca,era tutto pronto.
La mamma ha dato a Marina tutta le istruzioni per accogliere al meglio il fratello e festeggiare insieme il suo sedicesimo compleanno.
La camera con il lettone della mamma che tante volte aveva visto i corpi della madre congiungersi-mai insieme-con quelli dei figli,era stata ben riordinata ed un'enorme bouquet di fiori selvatici coloratissimi e odorosi,era stato posto sul mobile antico dirimpetto al letto.
Le tende erano state lavate e tutta la camera odorava di pulito e di fresco ed era pervasa dall'olezzo dei fiori.
Il letto,vestito da fresche lenzuola di lino bianco,si ergeva dal pavimento come un'ara sacrificale.
Era l'altare dell'amore e del coronamento di un lunghissimo sogno.
Marina,dopo un rilassante bagno profumato,giaceva nuda distasa sul letto,le braccia abbandonate,le gambe sollevate e le cosce lievemente aperta.
La stanza era avvolta da una luce soffusa e nella penombra quel fresco,giovane corpo in attesa,appariva come avvolto da un'alone di mistero.
Marina era in attesa,il suo respiro era bloccato,il suo corpo era teso e tremulo come una foglia accarezzate dal vento,il suo tempo era come sospeso.
Marco e' arrivato puntualissimo a festeggiare il compleanno della sorella portando con se un pacchettino col suo regalo.
La madre lo ha accolto e baciato con lieve dolcezze(nulla a che vedere con i baci sensuali,lingua in bocca ai quali lo aveva abituato),gli ha preso la mano e lo ha accompagnato in bagno dove un'atmosfera nuova lo attendeva:Fiori,asciugamani di lino bianchi,sali profumati....
Allo sguardo di stupore di Luca che pareva chiedere:"Dov'e' Marina?"La madre sciogliendosi in uno sguardo dolce:"Shhhhhh......non parlare....Marina e' di la che ti aspetta.....vuole farti una sorpresa....e...festeggiare solo con te il suo compleanno...".
Gli diceva queste cose cinguettando le parole a bassa voce,scandendole come in un sacro rituale e mentre parlava,lo liberava degli ormai superflui vestiti.Lo ha accompagnato nella vasca colma di acqua tiepida e sali colorati come in un lavacro purificatore del corpo da offrire alla vergine sorella in attesa.
La madre lo ha lavato con cura come faceva ogni giorno col loro bambino.
Lo ha asciugato coi panni di lino e poi,facendolo distendere,lo ha accuratamente depilato sul petto e sul pube lasciando che il membro,senza filtri, svettasse in tutto il suo splendido turgore.
Lo ha accarezzato,leccato,succhiato e poi baciandolo sulla bocca gli ha indicato la stanza dicendogli:"Vai Luca,vai e compi quanto gia'scritto...vai...tua sorella ti aspetta per donarti il suo regalo e ricevere il tuo".
Tutta la stanza era in penombra e dopo alcuni minuti per adeguare la vista alla nuova situazione di luce i suoi occhi hanno cominciato a perlustrare l'ambiente mentre il suo olfatto lo inebriava dell'intanso profumo dei fiori e degli umori di sesso di Marina che gia'intasavano la camera.
Finalmente il suo sguardo si e' fermato sul letto,dove sinuosamente in controluce,si stagliava il corpo languidamente disteso di Marina.Ne distingueva il profilo del volto annegato nel cuscino,i seni che disegnavano dolci colline,un ventre piatto e due strane,alte protuberanze che non riusciva a distinguere come cosce sollevate.
"Marina...sei tu?"."Si....Marco....vieni amore....e' tanto che ti aspetto...."Il giovane si e' avvicinato all'alcova e come se davvero tutto fosse gia' scritto,e' salito sul letto e delicatamente si e' adagiato al corpo in attesa della sorella.Istintivamente Marina ha stretto le cosce ed ha sentito sulla sua pancia,il turgido contatto col sesso di Luca.Un brivido le ha accarezzato la schiena mentre Luca,baciandola dolcemente la tranquillizzava:"Marina...amore...non temere....non voglio farti del male...."Il cuore di Marina batteva come impazzint contro il petto del fratello il quale,unendo le sue labbra a quelle della sorella l'ha finalmente baciata perdendo la sua lingua nella disponibile bocca dell'eccitata fanciulla.Il desiderio di quel bacio e' stato troppo a lungo represso ed i vortici che si stavano sviluppando erano nervosi,profondi e violenti come a voler recuperare il troppo tempo d'attesa.Un bacio infinito con copiosi travasi di saliva e tumultuosi intrecci di lingue assetate hanno accompagnato i rispettivi sessi che come liberati,hanno cominciato a sciogliere i propri umori forieri di immensi piaceri.
In verita',dal cazzo di Luca fuoruscivano gocce di lubrificante,mentre Marina,rilasciava copiosi getti di umori emessi da un primo violento orgasmo le cui grida erano soffocate dai baci troppo profondi.
Un sacro silenzio avvolgeva la stanza,rotto di tanto in tanto da parole sussurrate e dai rumori che il contatto delle labbra ed altre parti del corpo rilasciavano.Consumata la prima lunga fiammata accesa dal desiderio represso,Luca si e' sollevato dallo stretto contatto col corpo ormai sudato di Marina,ha cominciato a scivolare lentamente,come pattinando,verso il basso.Il primo incontro e' stato con i pieni e gonfi seni di Marina,li ha accarezzati,leccati e poi,soffermandosi sui turgidi capezzoli irti come sentinelle,ha cominciato a succhiarli come gli aveva insegnato la mamma e come,molto bene,conosceva Marina la quale ansimava rapita da un piacere profondo:"Amore,succhia...succhiami le tette...bevi dai miei capezzoli la mia anima...amore...come ti amo...come mi fai godere....".
Le mani di Luca correvano smaniosamente su quel tenero corpo che gli appariva immenso nel suo carico di lussuria.
L'ha leccata in ogni angolo,perlustrando ogni piega di quel profumato corpo ed infine si e'trovato vis-a-vis col monte di venere.Un ciuffo di peli scuri lo divideva oramai dal sospirato scrigno.
Marina aveva gia' da tempo abbattuto quella barriera per Luca e non gli e' stato difficile superare il cespuglio nero e trovare un piccolo cazzo turgido avvolto da umide alette a dargli il benvenuto.
Luca ha affondato la testa e si e' perduto in quella grondante meraviglia delle meraviglie.Ha succhiato il clitoride sentendolo divenire ancora piu' turgido tra le sue labbra,il sapore e la consistenza gli ricordava quello della madre.
Ha leccato la fica di Marina per un tempo lunghissimo,si e' dissetato piu'volte a quella fonte grondante,le grida di piacere di Marina hanno scavato il suo cervello ed anche il suo cazzo divenuto tanto duro e vibrante da procurargli un intenso dolore,reclamava il suo turno di piacere.
Marco si e' tirato su,in ginocchio col busto eretto,ha passato le braccia sotto le cosce di Marina e sollevandola l'ha portata verso il suo fremente nerbo.Il cazzo di Luca si stagliava vigoroso verso la fichetta inzuppata di umori e saliva,non aveva bisogno di essere guidato,si dirigeva ritto e preciso verso l'ingresso del paradiso,la cappella grossa e livida come una prugna,ha avuto un primo contatto provocando un sussulto del corpo di Marina:"Amore,prendimi,fammi tua...chiavami col tuo meraviglioso cazzo...gia' ti sento amore...vieni...entra in me...".
Lentamente,ma senza incontrare ostacoli,il cazzo ha cominciato a scivolare nel corpo di Marina.
Improvvisamente,qualcosa si e' frapposto a rendere piu' difficoltosa la penetrazione,Luca si e' fermato titubante:
"Spingi Luca....spingi....sverginami....svergina la tua sorellina.....e'da sempre che aspetta il tuo cazzo...solo tu potevi farlo...spingi...amore....svergiiiiinamiiiii....."
Mentre come invasata Marina chiedeva di essere deflorata dal fratello,Luca con un secco colpo pelvico,ha rotto ogni barriera sprofondando completamente nel corpo della sorella e sentendo il contatto delle grandi labbra con l'elsa della sua spada profanatrice.Un grido sordo e soffocato di Marina ha accompagnato l'affondo.
Ora Luca era dentro la sorella che giaceva emettendo dei leggeri lamenti che lui captava e cercava di consolare con lievi carezze e leggeri baci sul volto.
"Marina,come ti amo...grazie del sacrificio che hai fatto per me...grazie dell'amore che mi dai".
Marina annuiva in silenzio,mentre i suoi occhi si illuminavano di nuova luce:"Amore,grazie a te e ora chiavami,fammi tua per sempre.."Luca si solleva',Marina ha inarcato il busto ed ha serrato con le gambe la schiena del suo amante che intanto aveva cominciato a muoversi con movimenti ritmici nel suo corpo.Luca alternava spinte lievi e superficiali a colpi piu' violenti e profondi.
Marina si sentiva squassata da quella mai provata intrusione ma,superato il dolore,cominciava a captare gli spasmi del piacere,il suo corpo comincio' a vibrare all'unisono con le spinte pelviche del fratello.Poi il respiro di Luca si e' fatto piu'pesante,i gemiti somigliavano a rantoli,i colpi erano sempre piu' violenti e profondi sino a che,schiantando il pulsante cazzo nel profondo del corpo di Marina,i movimenti si sono bloccati e insieme ad un'urlo sfuggito dalle labbra di Luca,una scia di lava bollente dilagava nel corpo ormai abbandonato di Marina.
Marina aveva goduto in silenzio per non interrompere il piacere del fratello e per fissare in modo indelebile nel suo cervello quel magico irripetibile momento.
Luca,suo fratello,l'aveva fatta donna sverginandola e riempiendole l'utero col suo bollente seme!
Per un po' i due corpi sono rimasti attaccati e languidamente rilassati sul letto ormai inzuppato si sudore e degli umori e del sangue sgorgati da quei corpi ormai placati dalla tensione del desiderio.
La mamma era seduta fuori dalla porta,captava i suoni che produceva la passione dei propri figli e col bambino sulle ginocchia,giocava e sognava un futuro felice anche per lui.
continua

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